Il Fondo Monetario Internazionale (International Monetary Fund, di solito abbreviato in F.M.I. in italiano e in I.M.F. in inglese) è un'organizzazione composta dai governi di 186 Paesi e insieme al Gruppo della Banca Mondiale fa parte delle organizzazioni internazionali dette di Bretton Woods, dalla sede della Conferenza che ne sancì la creazione. L'Accordo Istitutivo acquisì efficacia nel 1945 e l'organizzazione nacque nel maggio del 1946. Attualmente gli Stati membri sono 186. Il F.M.I. si configura anche come un Istituto specializzato delle Nazioni Unite.
Il Fondo Monetario Internazionale è fortemente criticato dal movimento no-global e da alcuni illustri economisti (come il Premio Nobel Joseph Stiglitz) che lo accusano di essere un'istituzione manovrata dai poteri economici e politici del cosiddetto Nord del mondo e di peggiorare le condizioni dei paesi poveri anziché adoperarsi per l'interesse generale.
Il sistema di voto (che chiaramente privilegia i Paesi "occidentali") è considerato da molti iniquo e non democratico. Il F.M.I. è accusato di prendere le sue decisioni in maniera poco trasparente e di imporle ai governi democraticamente eletti che si trovano così a perdere la sovranità sulle loro politiche economiche.
Nel suo libro Globalization and Its Discontents (La Globalizzazione e i suoi oppositori Einaudi, Torino) uscito nel 2002, e in una serie di interviste ed articoli, Joseph Stiglitz, dimessosi da poco dalla vicepresidenza della Banca Mondiale, accusa il Fondo Monetario di aver imposto a tutti i Paesi una "ricetta" standardizzata, basata su una teoria economica semplicistica, che ha aggravato le difficoltà economiche anziché alleviarle.
Membro del Partito Socialista, è stato più volte ministro in dicasteri economici nei governi a guida socialista. Economista, professore di macro-economia aSciences Po (Institut d'Etudes Politiques di Parigi)
Dal 1 novembre 2007 è direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (FMI).