Translate

domenica 22 maggio 2011

Ca' Filissine, Legambiente al sindaco «Soluzioni idonee solo a fare cassa»

«Come può il sindaco che ha portato, per l’inerzia dei controlli e delle verifiche, al sequestro della discarica e che in cinque anni non è stato in grado (insieme alla Regione del Veneto e alla Provincia di Verona) di metterla in sicurezza e di presentare un piano concreto per la sua chiusura o per la sua riapertura, spiegare “coram populo” cosa bisogna fare?».

«Forse», dice Michele Bertucco, presidente regionale di Legambiente, «è meglio ricapitolare le vicende e sottolineare le carenze dei controlli e i pericoli della proposta annunciata dalle pagine dei giornali da parte di Reggiani.
Nel 2006, quando a seguito di un esposto di Legambiente, la Procura della Repubblica di Verona decise il sequestro della discarica era evidente un fatto la presenza di sostanze inquinanti e il livello sempre più alto di percolato. Tutto questo era leggibile nelle diffide inviate dalla Provincia di Verona alla ditta che gestiva Ca’ Filissine e al Comune di Pescantina. Diffide che Legambiente ha letto, ma probabilmente il sindaco Reggiani no. In caso contrario assieme alla Provincia di Verona sarebbe intervenuto per far rispettare le autorizzazioni regionali alla gestione della discarica ed avrebbe imposto quegli interventi che avrebbero consentito di mettere in sicurezza, da subito, l’impianto di Pescantina. Perché gli enti non siano intervenuti pur conoscendo i pericoli per la falda e il territorio verrà appurato dal Tribunale di Verona».

«Il Sindaco», prosegue, «non sembra conoscere la differenza tra una discarica di inerti (discarica 2A) e una discarica per rifiuti speciali (discarica 2B). Le discariche 2B possono ricevere rifiuti più pericolosi e sono autorizzate dalla Regione, mentre le discariche 2A sono autorizzate dalla Provincia. Nell’atto d’integrazione allegato alla Deliberazione della Giunta Provinciale di Verona n. 59 del 12 aprile 2011 si scrive: “…il Comune di Pescantina, titolare del progetto approvato della discarica per RSU e dell’autorizzazione all’esercizio scaduta, ha elaborato un’ipotesi di una possibile prima soluzione progettuale (a distanza di 5 anni n.d.r.) che ha come presupposto il conferimento in discarica di rifiuti speciali, previa approvazione di specifico progetto da parte della Regione …”. Quindi, di discarica per rifiuti speciali si tratta».

«Il sindaco», prosegue, «sembra non sapere che nel Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Speciali adottato dalla Giunta Regionale del Veneto con propria deliberazione n. 597 del 29 febbraio 2000 si vieta espressamente all’art. 6 la possibilità di realizzare nuove discariche per rifiuti speciali nella fascia di ricarica degli acquiferi (area di cui fa parte il territorio del Comune di Pescantina). Questo il testo dell’art. 6 della Delibera della Giunta Regionale del Veneto n. 597/2000: “Articolo 6 - Norme particolari per le discariche. E’ vietata la realizzazione delle discariche per rifiuti speciali nella fascia di ricarica degli acquiferi, come individuata all’articolo 12 del P.T.R.C. ... ”.

Segue --->http://www.larena.it/...