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domenica 30 settembre 2012

Scientists uncover deadly new virus in Africa

September 30, 2012 – DISEASE - A piece of genetic detective work by an international team has uncovered a deadly virus not seen before that likely caused a small isolated outbreak of acute hemorrhagic fever in central Africa in the summer of 2009. The outbreak, in the Democratic Republic of Congo (DRC), killed two people and left one person seriously ill. The researchers have given the deadly pathogen the name Bas-Congo virus (BASV), after the province where the three people lived. They report their work in the 27 September issue of the online open access journal PLoS Pathogens. The 2009 outbreak of acute hemorrhagic fever started when a 15-year-old boy from a village called Mangala in the DCR suddenly got ill and started bleeding from the nose and gums and vomiting blood. He got worse very quickly and died three days later. A week later, a 13-year-old girl who went to the same school as the boy, started with the same symptoms, which also worsened rapidly, and she also died within three days. Then, again, another week after the girl died, a male nurse who had cared for her started with the same symptoms. He was transferred to hospital and survived. The UCSF team leader was Charles Chiu, assistant professor of laboratory medicine at UCSF and director of the university's Abbott Viral Diagnostics and Discovery Center. He says in a press release: "These are the only three cases known to have occurred, although there could be additional outbreaks from this virus in the future." Initial tests for known viruses on blood samples taken from the survivor revealed nothing; however, further genetic tests uncovered a completely new virus. Chiu says the new virus, BASV, is quite unlike other viruses in Africa known to be behind deadly outbreaks of acute hemorrhagic fever, such as Ebola virus, Lassa virus, and Crimean-Congo Hemorrhagic Fever virus. Genetically, BASV bears more resemblance to rabies viruses, which cause a different type of infection, a neurological illness that can take months to develop but invariably kills, explains Chiu. The virus belongs, like rabies, to a family called the rhabdoviruses. "BASV was present in the blood of the lone survivor at a concentration of over a million copies per milliliter. The genome of BASV, assembled from over 140 million sequence reads, reveals that it is very different from any other rhabdovirus," write the authors. No other rhabdovirus is known to cause the acute, rapid and deadly hemorrhagic fever seen in the three cases in the Congo. For example, rabies can be deadly if untreated, but it doesn't progress in the rapid and deadly fashion seen with BASV. –Medical News Today
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La Russia blocca le importazioni di mais OGM della Monsanto!

Roma, 26 set. (TMNews) - La Russia ha temporaneamente sospeso le importazioni di mais geneticamente modificato prodotto dal colosso Usa delle biotecnologie Monsanto dopo la pubblicazione di un discusso studio che lega il consumo del prodotto alla mortalità per cancro nei ratti. L'agenzia di protezione dei consumatori Rospotrebnadzor ha annunciato che sta studiando i dati dello studio francese e che ha chiesto l'aiuto di un istituto russo per interpretare i dati. "Finchè non riceveremo una piena informazione sul caso, l'importazione e la vendita di mais NK603 geneticamente modificato sono temporaneamente sospese" si legge in un comunciato pubblicato sul sito dell'agenzia.

Lo studio è stato duramente criticato perchè i ricercatori francesi che lo hanno condotto hanno rifiutato la verifica dei risultati da parte dell'Efsa, l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare. Gli scienziati dell'Università di Caen hanno sostenuto che l'Efsa non è imparziale dato che ha già approvato il mais ogm. Ma altri istituti europei e statunitensi hanno messo in discussione la validità dello studio, sotto il profilo dell'ampiezza del campione e della completezza dei dati. NK603 è un tipo di mais disegnato per essere resistente al diserbante Roundup, anch'esso prodotto da Monsanto, e utilizzato per massimizzare le rese. Un portavoce del gruppo ha ridimensionato l'importanza il blocco dell'import russo. "La Russia è un esportatore netto di cereali e l'impatto reale della sospensione temporanea è minimo, se non nullo" ha dichiarato il portavoce all'edizione online del Wall Street Journal.

(fonte Afp)

http://www.tmnews.it/web/sezioni/nuovaeuropa/PN_20120926_00181_NE.shtml


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2012-09-30 16:31:34 UPDATED: (mb 7.1) COLOMBIA 2.0 -76.3 (6a997)

Preliminary Earthquake Report
Magnitude7.1 mb
Date-Time
30 Sep 2012 16:31:34 UTC
30 Sep 2012 11:31:34 near epicenter
30 Sep 2012 17:31:34 standard time in your timezone
Location1.969N 76.315W
Depth150 km
Distances
62 km (39 miles) SSE (149 degrees) of Popayan, Colombia
89 km (55 miles) WNW (296 degrees) of Florencia, Colombia
137 km (85 miles) NE (51 degrees) of Pasto, Colombia
345 km (214 miles) NE (45 degrees) of QUITO, Ecuador
Location UncertaintyHorizontal: 3.0 km; Vertical 6.9 km
ParametersNph = 717; Dmin = 885.8 km; Rmss = 0.89 seconds; Gp = 57°
M-type = mb; Version = A
Event IDus 2012gdap
For updates, maps, and technical information, see:
Event Page
or
USGS Earthquake Hazards Program

National Earthquake Information Center
U.S. Geological Survey
http://neic.usgs.gov/
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sabato 29 settembre 2012

Ciclismo: centenario batte record di velocità, 100 km in 4h e 17' - Video - Corriere TV

Ciclismo: centenario batte record di velocità, 100 km in 4h e 17' - Video - Corriere TV

l’oro è tornato ad attirare l’attenzione degli investitori di tutto il mond

Carlo Vallotto - Metalli-Preziosi.it

NEL MESE DI SETTEMBRE l’oro è tornato ad attirare l’attenzione degli investitori di tutto il mondo, soprattutto dopo le mosse  a sorpresa delle principali banche centrali occidentali, che hanno messo in azione gli strumenti di politica monetaria a loro disposizione.

Infatti sia la Federal Reserve Americana che la Banca Centrale Europea hanno aperto i rubinetti per iniettare liquidità nel sistema economico-finanziario nel tentativo di risollevare le sorti di una crisi di  proporzioni gigantesche.

La conseguenza attesa dagli investitori che segue appunto queste mosse, è un aumento dell’inflazione o meglio della svalutazione degli assett monetari in generale. Per combattere la perdita di valore causata dagli effetti inflattivi, l’investimento in oro è lo strumento più importante che viene utilizzato dai gestori di tutto il mondo.

Naturalmente i mercati avevano già anticipato questa mossa: infatti i prezzi sono saliti con decisione a partire dal 21 agosto scorso, quando la quotazione dell’oro era ancora intorno a 1.620$ l’oncia. Il 13 settembre la FED non ha deluso le attese degli operatori e ha lanciato, come da attese, il terzo round di allentamento monetario (QE3), generando un nuovo boom dei prezzi dell’oro.

Dal 21 agosto scorso infatti la quotazione dell’oro è salita quasi del 10%, anche se poi c’è stato un fisiologico pullback dei prezzi a seguito delle prese di beneficio degli investitori posizionati al rialzo da diverso tempo. Gli investitori istituzionali sono da alcune settimane fortemente bullish sull’oro e sono convinti che il rally possa continuare ancora nei prossimi mesi.

Secondo Bank of America Merrill Lynch, il prezzo dell’oro raggiungerà  quota 2.000$ l’oncia nella prima parte del 2013 ma entro la fine del 2014 la quotazione potrebbe addirittura salire fino a 2.400$ l’oncia, a seguito delle politiche monetarie ultra-espansive di BCE e FED.

La banca d’affari statunitense  ritiene quindi che  “alla luce di un quantitative easing a tempo indeterminato, la pressione rialzista sui prezzi dovrebbe continuare fino a quando l’andamento dell’occupazione non giustificherà un cambio di strategia”.  Gli strategist dell’istituto finanziario ritengono pertanto che  la situazione attuale non subirà cambiamenti almeno per i prossimi due anni.

Di parere leggermente più conservativo  sono gli analisti di Morgan Stanley, che  vedono il prezzo dell’oro stabilizzarsi intorno a 1.750$ l’oncia nell’ultimo trimestre dell’anno in corso, mentre il prezzo medio per il 2013 sarà intorno a 1.816$ l’oncia.

Hussein Allidina, analista finanziario per le commodity di Morgan Stanley, ritiene che “l’outlook sull’andamento del costo del denaro, il sostegno che la crisi dell’Eurozona garantisce all’avversione al rischio e l’andamento dei fondamentali giustificano l’esposizione all’oro”. Altre banche d’affari sono long sull’oro, come Ubs e Ubp.

Sonda Nasa registra una gigantesca esplosione solare,fortunatamente dal versante opposto la Terra!

 

28 Set 2012 - SPAZIO - Una regione solare sul lato nascosto del sole e' esplosa lo scorso 27 settembre, scatenando un estremo bagliore ultravioletto e sprigionando una massiccia espulsione di massa coronale CME nello spazio. Anche se l'esplosione è avvenuta al di là del sole, l'evento e' stato registrato puntualmente dalle sonde della Nasa.

http://theextinctionprotocol.wordpress.com/

Un'espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell'inglese coronal mass ejection) è una espulsione di materiale dalla corona solare, osservata con un coronografo in luce bianca.

Il materiale espulso, sotto forma di plasma è costituito principalmente da elettroni e protoni (oltre a piccole quantità di elementi più pesanti come elio, ossigeno e ferro), viene trascinato dal campo magnetico della corona. Quando questa nube raggiunge la Terra (in questo caso viene chiamata ICME - Interplanetary CME) può disturbare la sua magnetosfera comprimendola nella regione illuminata dal Sole ed espandendola nella regione non illuminata. Quando avviene la riconnessione della magnetosfera nella zona notturna, si generano migliaia di miliardi di watt di potenza diretti verso l'atmosfera terrestre superiore, che provocano aurore particolarmente intense (dette anche Luci del Nord nell'emisfero boreale e Luci del Sud nell'emisfero australe). Le espulsioni di massa della corona assieme ai brillamenti possono disturbare le trasmissioni radio, creare interruzioni di energia, danneggiare i satelliti e le linee di trasmissione elettriche. La più grande perturbazione geomagnetica venne misurata da Kew Gardens e coincise con la prima osservazione senza i moderni strumenti di un brillamento nel 1859 di Richard Christopher Carrington.

http://terrarealtime.blogspot.it/2012/09/sonda-nasa-registra-una-gigantesca.html

venerdì 28 settembre 2012

L’Italia virtuosa esiste: premiati i Comuni ecosostenibili

 

Resi noti i vincitori del Premio Nazionale Comuni a 5 stelle 2012, giunto alla sesta edizione.

Non c’è solo degrado e speculazione. Dalla Tuscia arriva un segnale positivo per quella parte del Paese che propone un’altra idea di futuro ed economia.

Il Premio Nazionale dei Comuni a 5 stelle, la cui assegnazione si è tenuta lo scorso 22 settembre a Corchiano, delizioso centro in provincia di Viterbo, rappresenta una grande occasione di confronto sui temi della sostenibilità. Un’iniziativa promossa dall’associazione Comuni Virtuosi, nata nel 2005 per difendere l’ambiente e migliorare la qualità della vita, e patrocinata del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, della Regione Lazio e della Provincia di Viterbo.

Un riconoscimento che va alle comunità per l’impegno sul terreno delle buone pratiche per un futuro green, e che per l’edizione 2012, la sesta, ha visto prevalere comevincitore assoluto il Comune di Massarosa, in provincia di Lucca. Molteplici i progetti realizzati da questo centro di 22,500 abitanti. “Come la riqualificazione dell’ex oleificio Sais”, si legge nel comunicato ufficiale, “ove insistevano da tempo capannoni, ciminiere, silos e serbatoi interrati, che ha visto sorgere una piazza e un parco giochi, fino all’introduzione di criteri di bioedilizia nel Regolamento comunale.

Sempre in ambito della gestione del territorio, da segnalare l’attivazione della Strada delle sorgenti, con il recupero delle 66 sorgenti immerse nei boschi e oliveti collinari”. Territorio e ambiente, quindi, ma non solo. “I cittadini interagiscono positivamente con l’amministrazione, attraverso l’uso intelligente delle nuove tecnologie. Due i servizi in particolare: Guardingo, tramite cui, via sito istituzionale dell’ente, i residenti possono segnalare disservizi, problemi, proposte, e Alert System, che consente al Comune di avvertire tutte le persone, via SMS, di eventuali problemi per la salute e la sicurezza”.

Anche nella cittadina toscana, poi, si è sviluppato il fotovoltaico, ma non a danno delle aree verdi e agricole, bensì “intervenendo su due superfici compromesse: una discarica e una cassa di espansione” aggiunge il comunicato. “Altri impianti di fotovoltaico e solare termico sono stati realizzati ricoprendo i tetti degli edifici pubblici, scuole, impianti sportivi, sedi istituzionali. La tecnologia LED la fa da padrona nella pubblica illuminazione, mentre i riduttori di flusso montati negli spogliatoi degli impianti sportivi consentono di ridurre al minimo lo spreco di una risorsa importante come l’acqua”.

E poi le mense scolastiche ecosostenibili con prodotti biologici e zero spreco di cibo, grazie alla consegna gratuita degli avanzi ad associazioni che si occupano di assistere famiglie bisognose. Senza dimenticare il GPP, Green Public Procurement, o “appalto verde”, i cui criteri vengono seguiti dal Municipio di Massarosa per l’acquisto di prodotti e servizi che abbiano un minore impatto sull’ambiente e la salute umana. “Grazie al progetto Eternit free” conclude il comunicato, “molti tetti di case e imprese e aziende agricole hanno rimosso una vera e propria emergenza ambientale, mentre il Comune ha aderito alla strategia internazionale Rifiuti zero”.

Una piccola realtà che ha fatto della sostenibilità una politica concreta, anche come educazione per le future generazioni, con il progetto degli orti in classe che coinvolge i bambini delle scuole. Tutti progetti, che includono la mobilità dolce con piste ciclabili e car pooling, che la Giuria del Premio, composta dai membri del Direttivo nazionale dell’Associazione Comuni virtuosi, alla presenza, tra gli altri, di Fulco Pratesi, presidente onorario Wwf, ha voluto valorizzare.

Oltre al Comune di Massarosa, vincitore assoluto, ci sono quelli di Povegliano Veronese (Verona), che vince nella categoria “Gestione del territorio”, diMontechiarugolo (Parma), primo nella categoria “Impronta ecologica”, di Oriolo Romano (Viterbo), che vince nella categoria “Rifiuti”, di Lodi e di San Vito di Leguzzano (Vicenza) che vincono, rispettivamente, nella categoria “Mobilità sostenibile” e “Nuovi stili di vita”.

La tutela del territorio, dell’ambiente e della salute pubblica come fulcro di una nuova idea di amministrazione. Così come non esiste solo l’Italia del cemento e dell’inquinamento, allo stesso modo non c’è solo la politica famelica, votata al parassitismo e all’arricchimento personale.

Marco Bombagi

Per informazioni sui Comuni Virtuosi:
www.comunivirtuosi.org

mercoledì 26 settembre 2012

OGM, l'autore dello studio francese sulla tossicità:"Sono attaccato dalle lobby"

Gilles-Eric Séralini lo scienziato francese che ha condotto lo studio che dimostrerebbe la effettiva tossicità degli OGM si dice attaccato dalla Lobby. Ecoblog di questo studio ne aveva scritto a febbraio annunciando i sostanziosi risultati a cui il gruppo di lavoro misto tra scienziati tedeschi e francesi era giunto.
Ma a febbraio nessuno aveva minacciato il professore Séralini. Come mai oggi lo scienziato ci inforoma delle denuce e perché lo studio viene riproposto e sparato con grande risonanza sopratutto dai media francesi?
Ha detto Séralini:
Sono stato attaccato in maniera estremamente disonesta da lobbisti che si fanno passare per appartenenti alla comunità scientifica. Ossia da quella stessa lobby che ha ottenuto le autorizzazioni per i prodotti OGM.
In Francia pure la Corte europea si era pronunciata in favore del MON810 invalidando la moratoria in atto dal 2011 ma nel marzo del 2012, poco prima della stagione della semina, il governo ha adottato una misura precauzionale di “esclusione temporanea” per colture geneticamente modificate, confermata dal Consiglio di Stato nel mese di maggio. Ma il MON810 resta autorizzato dall’Europa e dunque in procinto di entrare anche in Francia, che in merito alle proprie scelte agricole non ama farsi influenzare dagli Stati Uniti. E a nulla sono serviti gli 11 punti a sostegno del blocco degli OGM, inclusa la tutela dell’ ordine pubblico.
E come risposta allo studio di Séralini si sono levate voci contrarie da parte di alcuni gruppi della comunità scientifica.
Da noi il il ministro all’Agricoltura Mario Catania, ha suggerito una soluzione, secondo me condivisibile, ossia spostare la competenza relativa agli OGM sul ministero alla Sanità poiché come ha avuto modo di dichiarare: 
Siamo nella parte della tematica sugli Ogm di carattere squisitamente sanitario, non si tratta di coesistenza (di colture Ogm e non, ndr) o di contaminazione ambientale che competerebbero alle Politiche agricole. Forse l’approccio dell’Efsa (l’Autorità di sicurezza alimentare europea, ndr) su queste cose dovrebbe avere un respiro diverso… Mi dicono che possono solo esaminare la documentazione fornita dalle imprese biotecnologiche, che comporta sperimentazioni su periodi relativamente brevi (tre mesi, in genere, mentre lo studio di Séralini è durato due anni, ndr). Sulla filiera sanitaria credo che si debba fare di più: vista la rilevanza della questione e le implicazioni potenzialmente enormi per i consumatori ed i cittadini, penso sia doveroso andare fino in fondo.
Di diverso parere fu in merito il ministro Corrado Clini che si espresse in favore degli OGM, opinione che gli costò le bacchettate proprio dal ministro Catania.
In Francia, invece, si va già duro tanto che il ministro per l’Agricoltura Stéphane Le Foll propone di rivedere le procedure di omologazione e autorizzazione degli OGM proprio in seno all’Europa.
Torniamo allo studio in questione, come dichiarato dallo stesso Séralini è costato 3 milioni di euro e finanziato dalla Fondazione Charles-Léopold Mayer, e l’associazione CERES, anche se si vocifera che di fatto dietro tutto ciò ci sia Greenpeace. In ogni caso Monsanto già rispose agli studi dello scienziato.
Di studi circa la pericolosità degli OGM come prodotti per l’alimentazione ve ne sono probabilmente pochi ma ve ne sono. Uno studio simile è stato condotto in Russia, per cui erano stati usati criceti alimentati con soia OGM aveva prodotto risultati pure sconcertanti, eppure non si assistette a nessun delirio mediatico.
Ora la sindrome da causa/effetto, ossia approvazione di una legge in favore delle lobby e conseguente studio che spunta miracolosamente e che lancia un profondo allarme, si è ancora una volta manifestata. Ma questa strategia che forse non è proprio vincente, rischia probabilmente di vanificare un lavoro di quanti provano a fare una informazione continua, costante e sempre vigile e in allerta. 
Fonte:

lunedì 24 settembre 2012

Qualità dell'aria, l'Italia tra le ultime in Europa


Secondo il rapporto 2012 dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, presentato questa mattina a Bruxelles, l’aria italiana, quella che nei luoghi comuni è un must di italianità, non è la migliore d’Europa, non si piazza neppure sul podio, anzi: è la maglia nera del continente.
Secondo il rapporto, che abbraccia il periodo tra il 2001 ed il 2010, l’Italia ha superato i limiti europei per l’ozono, il monossido di carbonio, il particolato, nichel e benzene: non certamente un buon record, quello nazionale.
Oltre ad essere tra i paesi ad aver superato più spesso il valore dell’ormai famoso Pm10 (fissati dall’Ue nel 2005), anche le concentrazioni di polveri sottili Pm2.5 sono state tra le più alte del Continente; in entrambi i parametri al nostro paese fanno brutta compagnia Polonia, Bulgaria, Slovacchia, Turchia e Repubblica Ceca, paesi per i quali l’esperienza europea è iniziata da molto meno tempo rispetto al Belpaese.

Sul tema è intervenuto anche il ministro Corrado Clini, che ieri da Palermo ha anticipato alcune considerazioni sul rapporto europeo:
L’Italia ha bisogno di una politica per la mobilita’ sostenibile che non abbiamo ancora. Ci sono delle situazioni in Italia dove registriamo un positivo miglioramento dei livelli della qualita’ dell’aria e situazioni dove invece rimangono dei problemi legati prevalentemente al traffico.
Effettivamente anche l’Europa ha riscontrato un “effettivo miglioramento” negli anni del numero di sforamento su base giornaliera di Pm10, ma il record negativo assoluto sulle emissioni di ozono spetta inequivocabilmente al nostro Paese: i valori più alti sono stati registrati nel 2010 nell’Italia settentrionale: oltre 45 mila μg/m3.h.
Stesso discorso vale per le emissioni di monossido di carbonio: l’Italia ha sforato i limiti in tutto il 2001, 2005 e 2010 (che si è registrato come una delle annate peggiori dal punto di vista dell’inquinamento atmosferico); come sostenuto dal ministro Clini:
Anche in Sicilia -ha aggiunto- si registrano dei valori al di sopra dei obiettivi qualita’ dell’aria che come strategia di base richiedono una gestione diversa della mobilita’, riducendo il traffico privato, potenziando i servizi pubblici e promuovendo le forme di mobilita’ alternativa, come l’uso di biciclette o l’auto elettrica.
Effettivamente le uniche quattro stazioni europee di misurazione che sforano i limiti di benzene e benzopirene sono proprio nell’isola della Trinacria anche se i siti industriali del nord non hanno fatto miglior figura.

Pubblicato il 24 set 2012 da Andrea Spinelli Barrile
Fonte:

New ‘Sars-like’ coronavirus identified by UK officials

September 24, 2012 – UNITED KINGDOM -A new respiratory illness similar to the Sars virus that spread globally in 2002 and killed hundreds of people has been identified in a man who is being treated in Britain. The 49-year-old man, who was transferred to a London hospital by air ambulance from Qatar, is the second person confirmed with the coronavirus. The first case was a patient in Saudi Arabia who has since died. Officials are still determining what threat the new virus may pose. The World Health Organization has not recommended any travel restrictions. Prof John Watson, head of the respiratory diseases department at the UK's Health Protection Agency, said: "In the light of the severity of the illness that has been identified in the two confirmed cases, immediate steps have been taken to ensure that people who have been in contact with the UK case have not been infected, and there is no evidence to suggest that they have. “Further information about these cases is being developed for healthcare workers in the UK, as well as advice to help maintain increased vigilance for this virus.” He said there was no specific evidence of the virus spreading from person to person and he had no advice for the public or returning travelers. Peter Openshaw, director of the Centre for Respiratory Infection at Imperial College London, told Reuters that at this stage the novel virus looked unlikely to prove a concern, and may well only have been identified due to sophisticated testing techniques. Coronaviruses are a large family of viruses which includes ones that cause the common cold and Sars (severe acute respiratory syndrome). This new virus is different from any coronaviruses that have previously been identified in humans. There have been a small number of other cases of serious respiratory illness in the Middle East in the past three months, one of whom was treated in the UK but has since died. This person's illness is also being investigated, although there is no evidence as yet to suggest that it is caused by the same virus or linked to the current case. No other confirmed cases have been identified to date in the UK. Sars is a serious respiratory infection that caused a global outbreak in 2002, spreading from Hong Kong to more than 30 different countries around the world and killing around 800 people. Although it has not been eradicated its spread was fully contained in 2003. Like other coronaviruses, it is spread through droplets of body fluids - produced by sneezing and coughing.

http://www.bbc.co.uk/news/health-19698335

DISABILE IN CARROZZINA

 

La tragedia si sarebbe consumata sabato mattina in una casa-accoglienza dove risiedeva la vittima

La tragedia si sarebbe consumata sabato mattina in una casa-accoglienza dove risiedeva la vittima

E’ una storia INCREDIBILE… Date una pistola in mano a qualcuno e sicuramente prima o poi sparerà un colpo !

http://www.cadoinpiedi.it/2012/09/24/texas_poliziotto_uccide_disabile_in_carrozzina.html

10 alimenti che accelerano il metabolismo

Purtroppo non esistono scorciatoie che siano in grado di garantirci di perdere peso rapidamente da un giorno all’altro. Vi sono però alcuni alimenti che si rivelano particolarmente utili nel momento in cui ci si renda conto di un rallentamento del proprio metabolismo.

L’assunzione di alimenti benefici, in tal senso, può affiancare la buona abitudine di dedicarsi all’esercizio fisico a cadenza regolare. Alcuni di essi, come le spezie, sono tradizionalmente noti per la loro capacità di favorire il dimagrimento, azione che avviene grazie a precise reazioni chimiche che si svolgono all’interno del nostro corpo. Arricchire la propria dieta con verdura, frutta e cereali integrali potrà essere d’aiuto nel garantire a se stessi un’alimentazione più varia. Uno specialista sarà in grado di fornire ai pazienti ulteriori indicazioni in merito ai cibi da assumere a seconda dell’entità del problema di peso che si desidera risolvere.

1. Peperoncino

L’azione positiva del peperoncino piccante sul nostro metabolismo e sulla circolazione del sangue viene attribuita al suo contenuto di capsaicina, un composto chimico in grado di svolgere un’azione stimolante sia sui processi metabolici che circolatori. Mangiare peperoncini piccanti aumenterebbe la nostra spinta metabolica del 25% per un periodo che può prolungarsi fino a tre ore. Se da una parte il metabolismo subisce un’accelerazione, dall’altra lo stimolo della fame si riduce ed il senso di sazietà perdurerà più a lungo.

2. Cereali integrali

cereali integrali

Cereali integrali come il riso o l’avena sono in grado di offrire energia al nostro organismo in maniera graduale e costante, evitando che si generino i picchi insulinici tipici di cibi troppo zuccherini, il cui consumo dovrebbe essere il più possibile limitato, in modo da evitare il rischio che l’organismo, avendo assunto zuccheri in eccesso, trasformi questi ultimi in grassi, processo che a lungo andare porterebbe ad un evitabile aumento di peso.

3. Broccoli

broccoli

I broccoli sono annoverati tra gli ortaggi maggiormente in grado di aiutare il nostro organismo nello svolgimenti dei propri processi depurativi e di eliminazione delle tossine. Essi contengono elementi fondamentali per il buon funzionamento del nostro apparato digerente, tra cui troviamo in particolare le fibre vegetali. I broccoli si contraddistinguono inoltre per la loro capacità di apportare vitamine tra cui la vitamina C, la vitamina A e la vitamina K. Non è da trascurare, infine, il loro contenuto di antiossidanti e folati, necessari per il compimento di alcuni importanti processi, tra cui il metabolismo dell’omocisteina, la cui elevata presenza nel sangue viene considerata un fattore di rischio a livello cardiovascolare.

4. Zuppe e minestre

zuppe

Studi recenti effettuati presso la Penn State University (http://www.psu.edu/) hanno messo in luce come l’assunzione ben combinata di cibi liquidi affiancati a cibi solidi sia in grado di aumentare il senso di sazietà, apportando allo stesso tempo le proprietà benefiche di quei cereali legumi e verdure che vengono comunemente impiegati nella preparazione di zuppe e minestre. L’assunzione di una minore quantità di cibo spinge l’organismo a bruciare i grassi già accumulati in precedenza, favorendo il dimagrimento. Ricordiamo, in ogni caso, di non affidarsi a diete improvvisate o fai-da-te, ma di affidarsi alle indicazioni di uno specialista.

5. Tè verde

te-verde

Il tè verde è una bevanda molto preziosa che, oltre ad esplicare i propri benefici sul nostro metabolismo, rendendolo più efficiente, è in grado di contribuire al mantenimento di un ottimo stato di salute, per via del suo contenuto non trascurabile di antiossidanti, in grado di svolgere una potente azione anti-invecchiamento sui tessuti e sugli organi del nostro corpo.

6. Mele e pere

mele

Da uno studio condotto dall’Università di Rio De Janeiro su di un campione di donne, è risultato che, coloro a cui era stato richiesto di consumare tre mele o tre pere al giorno, si erano rivelate in grado di perdere peso più rapidamente rispetto a coloro che non seguivano la buona abitudine di consumare questi frutti quotidianamente. Mele e pere si sonodunque rivelate in grado di risvegliare il metabolismo e di favorire il dimagrimento.

7. Spezie

spezie

Cannella, pepe di Cayenna, pepe nero, cipolla in polvere e zenzero sono tra le spezie ritenute maggiormente in grado di svolgere un’azione stimolante nei confronti del metabolismo. Sembra che siano le spezie dal sapore più piccante e pungente a garantire i risultati migliori. Da un sorprendente studio canadese emerge come chi assume regolarmente spezie sia in grado di bruciare quotidianamente fino a 1000 calorie in più rispetto a chi non le annovera nella propria dieta.

8. Agrumi

L’elevato contenuto di vitamina C di arance, mandarini e pompelmi contribuirebbe a tenere a bada i picchi insulinici, facendo in modo che l’organismo svolga in maniera regolare le proprie funzioni metaboliche, favorendo di conseguenza lo smaltimento di eventuali grassi in eccesso.

9. Cibi ricchi di calcio

mandorle

Uno studio condotto dall’Università del Tennessee ha dimostrato come chi assume una quantità di calcio compresa tra i 1200 e i 1300 milligrammi sia in grado di perdere il doppio del peso rispetto a coloro il cui apporto giornaliero del minerale si sia rivelato minore. E’ bene ricordare che è possibile arricchire di calcio la propria dieta assumendo alimenti vegetali come i semi di sesamo(una porzione da 100 grammi ne contiene 1000 milligrammi), le verdure a foglia verde, i semi di lino, le mandorle e la quinoa.

10. Cibi ricchi di omega3

frutta secca

L’assunzione di cibi ricchi di omega3 si rivela fondamentale nel ristabilire il corretto ritmo del metabolismo in quanto questi acidi grassi essenziali si rivelano in grado di ridurre la produzione di un ormone chiamato leptina, che sarebbe in grado di contribuire al rallentamento del metabolismo. Tra gli alimenti da scegliere per aumentare l’apporto di omega3 nella dieta vi sonoolio di lino, semi di lino, semi di zucca, semi di girasole, noci e anacardi.

Marta Albè

Fonte: http://www.greenme.it/mangiare/alimentazione-a-salute/7366-alimenti-accelerano-metabolismo

mercoledì 19 settembre 2012

M5S e Liquid Feedback, come funziona la piattaforma online

Al via i primi test con il software sviluppato dal “Partito dei Pirati” che permette di prendere decisioni attraverso discussioni e votazioni democratiche su Internet. In Sicilia è già stato usato per definire il programma per le prossime regionali, ma con alcune limitazioni

 

Poca democrazia nel MoVimento 5 stelle? Beppe Grillo, dopo l’accusa fuori-onda del consigliere emiliano Giovanni Favia sulla scarsa democrazia interna, ha affrontato la questione con un post sul suo blog. Nel suo intervento, Grillo ha annunciato che “per le prossime elezioni politiche i candidati del M5S saranno scelti on line e il programma sarà discusso e completato attraverso una piattaforma in Rete. In modo trasparente”. Come? A spiegare quali potrebbero essere le modalità delle consultazioni è Mattia Calise, consigliere per il M5S al Comune di Milano, che conferma l’interesse del movimento per Liquid Feedback, la piattaforma software creata dai “pirati” tedeschi di Interaktive Demokratie.
Il software è stato tradotto in italiano dai militanti del MeetUp (i “circoli” del movimento, ndr.) di Bergamo con l’obiettivo di integrare il sistema di comunicazione via Internet dei 5 Stelle e consentire di prendere decisioni condivise. Non è detto però che sia questo lo strumento a cui si riferisce Grillo nel suo messaggio. “I test si stanno svolgendo in diversi MeetUp, ma non si tratta ancora di un progetto a livello nazionale” spiega Calise. “Si tratta più che altro in un percorso di sperimentazione che gli attivisti stanno portando avanti in maniera indipendente”.
Come funziona - Liquid Feedback è un progetto open source che permette alle associazioni di offrire ai suoi membri uno spazio libero per prendere parte ai processi decisionali. L’idea è quella di approvare (o indirizzare) le singole decisioni attraverso un dibattito Web. Il processo è distinto in due fasi: discussione e votazione. Se la prima ricorda da vicino il funzionamento di un qualsiasi forum Internet, la parte più interessante è quella che riguarda la fase decisionale. La votazione avviene infatti secondo il cosiddetto “metodo Schulze”, che prevede la possibilità di esprimere la propria opinione su un quesito in maniera articolata, creando una gerarchia di preferenze delle varie soluzioni. Il metodo è spiegato in maniera piuttosto intuitiva in un video pubblicato su YouTube dagli stessi sviluppatori di Liquid Feedback. Semplificando, ogni mozione riceve un punteggio di preferenza da parte di ogni partecipante e quella che ottiene il punteggio migliore viene approvata. Un sistema che potrebbe essere utilizzato non solo per la scelta dei candidati alle prossime elezioni o per la definizione del programma, ma anche nei casi di democrazia interna più spinosi, come quello della “scomunica” recapitata da Grillo al consigliere ferrarese Valentino Tavolazzi attraverso un post sul blog e messa all’indice dai dissidenti del M5S come dimostrazione della scarsa democrazia interna al movimento.
Delegati virtuali - L’adozione di Liquid Feedback rappresenterebbe quindi la messa in pratica di quella democrazia diretta e partecipativa che il M5S sostiene fin dalla sua nascita. Pronti dunque per una partecipazione “orizzontale” e per la scomparsa del concetto di delega? Non proprio. Anzi: la delega, sia nella discussione che nella votazione, sarebbe parte integrante e fondamentale del sistema della liquid democracy. Secondo gli autori del software, infatti, non tutti i partecipanti possono avere il tempo e le competenze necessarie per dire la loro su un argomento. Per ovviare al problema, Liquid Feedback permette di delegare il proprio voto a un altro partecipante. La delega è valida solo per ogni singolo argomento (topic ndr) e può essere revocata in qualsiasi momento. Insomma: a prima vista il sistema non sembrerebbe molto diverso da quello utilizzato all’interno di un partito tradizionale, attraverso i vari direttivi o circoli provinciali, regionali e nazionali, con l’eccezione che tutto avviene tramite Web. Alfonso Moscato, del MeetUp di Palermo, sottolinea però la diversa natura che assume la delega nella liquid democracy: “Limitandosi ad argomenti specifici, la delega permette di affidare le decisioni a chi dimostra di avere una buona competenza sul tema trattato. Visto che può essere revocata in maniera istantanea, poi, rappresenta uno strumento di controllo estremamente efficace: se il delegato esprime opinioni contrastanti con le mie, posso sfiduciarlo con un clic. Proprio lo strumento che ci vorrebbe per garantire il rispetto del mandato tra eletti ed elettori”.
Quali controlli? - L’utilizzo di Internet come strumento per il processo decisionale pone nuovi problemi, soprattutto per quanto riguarda i controlli sull’identità e la genuinità degli iscritti. Secondo quanto dichiarato da Grillo sul suo blog, infatti, il processo dovrebbe essere “aperto a tutti”. Ma con quali controlli e quali garanzie? Quando si parla di numeri su Internet, infatti, le cose si fanno piuttosto complicate. Non a caso per i controlli si parla di firme digitali o posta certificata. Una soluzione che potrebbe permettere di evitare casi come quello scoppiato a luglio, dopo la polemica di Marco Camisani Calzolari - docente dello IULM e tra gli autori del sito forzasilvio.it - secondo il quale molti dei follower di Beppe Grillo su Twitter sarebbero dei “bot”, utenti fantasma generati automaticamente e gestiti via computer. Nello scorso luglio il tutto si è risolto con un botta e risposta al vetriolo tra il professore e gli attivisti del movimento, ma in tempi di liquid democracy dubbi del genere potrebbero avere ripercussioni molto più ampie e minare il sogno di una partecipazione orizzontale sul Web. In Sicilia, dove Liquid Feedback è stato utilizzato per definire il programma alle prossime regionali, l’accesso è stato limitato agli attivisti. “Per la partecipazione abbiamo chiesto l’invio di una copia della carta d’identità e l’URL (il collegamento Internet ndr) del profilo MeetUp di appartenenza” spiega Moscato. Per alcune decisioni viene anche fissato un quorum, del 20%, il cui raggiungimento è vincolante per la validità della votazione.
Fonte:

Un Consiglio aperto su «Rifiuti zero» a S. Giovanni Lupatoto -VR

Le minoranze chiedono che sia convocato un consiglio comunale aperto sulla gestione dei rifiuti. La richiesta vede come primi firmatari i consiglieri Fabrizio Zerman (lista Impegno Civico) e Andrea Nuvoloni (Movimento 5 Stelle). La richiesta di convocazione propone anche, visti i rilevanti motivi di interesse per la comunità, che il consiglio comunale sia aperto, consentendo l'intervento ad associazioni ecologiste, sociali e politiche interessate, per avere un loro contributo. L'idea è di riunirsi al teatro Astra o nell'ex chiesa di Pozzo, o simili. L'ordine del giorno riguarda la determinazione delle fasi per raggiungere l'obiettivo «rifiuti zero». L'idea di un consiglio aperto nasce dalla constatazione che molte delle forze che hanno partecipato alla competizione elettorale avevano nel loro programma proposte per la riduzione e il riciclaggio dei rifiuti. «Nell'ottica del bene comune, un consiglio dedicato al tema dovrebbe consentire a tutte le forze politiche di dare un importante contributo per raggiungere un fondamentale risultato», dicono i proponenti. Nuvoloni: «Diventare un comune a rifiuti zero significa togliere carburante all'inceneritore di Ca' del Bue, rendendone ancora più evidente l'inutilità e il costo. Per farlo è necessario l'avvio di un progetto integrato tra Comuni per la gestione dei rifiuti. Con questo progetto si vuole reagire in maniera propositiva; non più semplici proteste, ma una valida alternativa». Zerman aggiunge: «È importante ripartire da dove la precedente amministrazione era arrivata dopo un voto all'unanimità in consiglio comunale e un passaggio in giunta: il progetto intercomunale per la realizzazione di impianti di compostaggio della frazione umida e di recupero dei rifiuti urbani». In paese, stando ai dati 2011, la raccolta differenziata supera il 79 per cento. L'obiettivo è stato conseguito con il porta a porta, in funzione da due anni e mezzo. Emerge innanzitutto il calo del secco non differenziato, che nel 2011 scende del 53 per cento sul dato 2010: 1966 tonnellate. Occorre tenere presente che nel 2010 il calo era stato dell'81 per cento sul 2009. Oramai ogni lupatotino non supera i 220 grammi al giorno di rifiuti non differenziati rispetto ai 1.159 grammi pro capite prodotti nel 2009. Restando al 2011, sale del 25 per cento l'umido passando da 1.848 a 2.316 tonnellate/anno, del 19 per cento il verde (1866 tonnellate) e del 10 il vetro (874 tonnellate). Cresce molto anche la raccolta di televisori, frigo e lavatrici: 25 per cento. Più 30 per cento i rifiuti ingombranti. Plastica e lattine si fermano a più 5, perché raccolte in forma differenziata da diversi anni, così come il legno (più 8) e il ferro (più 2 per cento ). R.G.
Fonte:

La Sicilia punta sul solare termodinamico

Entro il 2015 la prima centrale operativa al mondo con tecnologia italiana a sali fusi

Sarà operativa in Sicilia entro il 2015 la prima centrale al mondo con tecnologia italiana a sali fusi. Si avvera così il sogno di Carlo Rubbia, il premio Nobel per la fisica che, quando ricoprì la carica di presidente dell’Enea, lanciò l’energia solare termodinamica come una delle soluzioni energetiche del futuro. La centrale a solare termodinamico e integrata a biomasse che realizzata da Enel Green Power fornirà elettricità sufficiente agli usi domestici di circa 40 mila famiglie.

Il solare termodinamico Il solare termodinamico Il solare termodinamico Il solare termodinamico Il solare termodinamico

DOPO LA SPERIMENTAZIONE - L’impianto in provincia di Catania - con un investimento di 200 milioni di euro - avrà una potenza di 30 megawatt (MW) ed è già in fase di autorizzazione; produrrà il 60% di una centrale di pari potenza a fonti fossili (una quantità di energia doppia rispetto a quella prodotta dal solare fotovoltaico). Lo ha annunciato Enel Green Power mercoledì 19 settembre nel corso di un convegno a Palermo, dopo la fase sperimentale e pionieristica dell’Enea e dell’Enel a Priolo, dove è stata collaudata e affinata la tecnologia a sali fusi (molto più efficiente e meno inquinante di quella basata sul riscaldamento di oli).

OCCUPAZIONE - Secondo le stime di Anest (Associazione nazionale per l’energia solare termodinamica), il numero di personale direttamente occupato in una centrale di queste dimensioni può arrivare fino a 150 persone. Nel corso del convegno siciliano, è stato sottoscritto un documento di impegno sullo sviluppo del solare termodinamico in Sicilia - nel rispetto dell’ambiente e della vocazione dei territori - sottoscritto dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini, da rappresentati politici, della Confindustria e dei sindacati. «Il solare termodinamico può arrivare a competere entro il 2020 con il costo del kilowattora prodotto dal petrolio», ha dichiarato Gianluigi Angelantoni, presidente di Anest.

http://www.corriere.it/ambiente/12_settembre_19/sicilia-solare-termodinamico_b2dc4e78-0264-11e2-9f2e-6124d1c3f844.shtml

Scoperta rivoluzionaria: “Gesù era sposato”

Nel corso di un convegno in corso a Roma una storica della Cristianità antica alla Harvard Divinity School ha presentato un frammento di papiro in copto nel quarto secolo che conterrebbe una frase mai esistito nelle Sacre Scritture: «Gesù disse loro: Mia moglie….».
Il frammento è più piccolo di un biglietto da visita e contiene otto righe di scrittura in inchiostro nero leggibili solo con la lente di ingrandimento. «Lei sarà in grado di essere mia discepola», sarebbe un’altra frase contenuta nel testo di cui dà notizia il
New York Times sul suo sito online.
A dare l’annuncio della scoperta, che ricorda le trame del Codice da Vinci di Dan Brown, è stata Karen King, la prima donna a occupare la cattedra più antica degli Stati Uniti. La provenienza del papiro resta un mistero e il suo proprietario ha chiesto di restare anonimo, scrive il New York Times. Fino a oggi, quando lo ha presentato al Convegno Internazionale di Studi Copti, la King aveva mostrato il frammento a un ristrettissimo circolo di parirologi e linguisti secondo i quali è «probabilmente» autentico. La studiosa e i suoi collaboratori attendono con mente aperta il parere di altri studiosi, pronti a vedere ribaltate le loro conclusioni preliminari.
In una intervista al New York Times e ad altri giornali americani, la King ha sottolineato che il frammento non deve essere preso come la prova che il Gesù storico fosse effettivamente sposato. Il testo sarebbe stato scritto secoli dopo la vita di Gesù e tutta la prima letteratura cristiana non sfiora la questione.
Ma la scoperta a suo avviso è interessante perchè «conferma antiche tradizioni secondo cui Gesù era stato sposato. Ce n’era una già nel secondo secolo – ha detto la studiosa di Harvard – legata al dibattito se i cristiani dovessero sposarsi e avere rapporti sessuali».

Fonte: http://www.leggo.it/news/social/gesu_era_sposato_scoperto_antico_testo_come_il_codice_da_vinci/notizie/194688.shtml

Rapporto Primi 8 mesi del 2012 – Dove va l’Italia? (Tutti gli Indicatori Economici)

rapporto mensile Rapporto Primi 8 mesi del 2012 – Dove va l’Italia? (Tutti gli Indicatori Economici)

http://www.rischiocalcolato.it/2012/09/rapporto-primi-8-mesi-del-2012-dove-va-litalia-tutti-gli-indicatori-economici.html

martedì 18 settembre 2012

L'Istituto Antonio Provolo



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Testo di Federico Tulli, giornalista
"Masturbazioni, sodomizzazioni, rapporti orali forzosi. Tra le mura dell’Istituto religioso per bambini e bambine sordomuti “Antonio Provolo” di Verona, dagli anni Cinquanta fino al 1984 si è consumata una agghiacciante vicenda criminale ai danni di circa 40 giovani ospiti, di cui ancora oggi troppo poco si parla. Fondato nel 1830 da don Antonio Provolo, l'istituto è stato considerato per decenni tra i più rinomati centri a livello internazionale nel campo dell'educazione scolastica per minori sordomuti. Una fama crollata miseramente nel giro di qualche anno quando a poco a poco la forza vitale delle vittime è riuscita ad aprire delle crepe sempre più ampie nel muro dell'omertà dietro cui la Curia veronese ha tentato di celare gli abusi compiuti nei loro confronti da alcuni sacerdoti e fratelli laici dipendenti dell'Istituto. Dopo aver tentato per anni, inutilmente, di ottenere ascolto prima ancora che giustizia dalla diocesi locale, in particolare dal vescovo Giuseppe Carraro (deceduto nel 1981), e cozzando contro la prescrizione del reato stabilita dalla legge sia italiana che vaticana, una quindicina di vittime più forti psicologicamente, ha deciso di cambiare strategia e denunciare pubblicamente la vicenda sui media nazionali. Era l'inizio del 2009 e la loro storia ebbe anche un discreto risalto. È dovuto però passare ancora un anno prima che il vescovo di Verona, Giuseppe Zenti, si decidesse ad accogliere una delegazione degli ex studenti abusati. Una scelta obbligata, quasi sofferta quella di Zenti, maturata sulla scia delle nuove indicazioni che giungevano dalla Santa Sede. Si era infatti nel pieno dell'onda lunga di indignazione popolare montata durante la prima metà del 2010 in seguito all'impressionante serie di scandali pedofili che via via venivano alla luce dagli istituti religiosi cattolici di mezza Europa, isole comprese. Dopo infinite trattative col vescovo, le vittime ottennero - per la prima e unica volta in Italia - l'istituzione di una commissione curiale presieduta da un laico, che accertasse la veridicità delle loro denunce. La commissione, incaricata dal Vaticano e guidata dall’ex presidente del Tribunale di Verona, Mario Sannite, ha finito il proprio lavoro a febbraio 2011, dopo aver raccolto e videoregistrato le testimonianze sia delle vittime che di sacerdoti e fratelli laici presenti nell’Istituto all’epoca dei fatti contestati. È passato un anno e mezzo, che ne è dei risultati di quella inchiesta? Ancora oggi le vittime, riunite nell'associazione sordi Provolo, attendono di conoscere le conclusioni come convenuto con le autorità vaticane. Di certo si sa che la documentazione fu consegnata dopo pochi mesi a monsignor Giampietro Mazzoni, il magistrato del Tribunale ecclesiastico della diocesi di Verona. Ma nessuno dei testimoni è stato informato o ha ricevuto una copia della sua audizione. Eppure qualcosa è già trapelato e ha del clamoroso. Intervistato a Matrix su Canale 5 il 24 maggio 2011, il presidente Sannite, dichiarò che «almeno tre, tra sacerdoti e fratelli laici, hanno ammesso gli abusi». Da allora più nulla. Non un cenno, non una comunicazione. Niente. Un'omertà totale da parte di Mazzoni che nemmeno i proverbiali tempi biblici della Chiesa possono ormai più giustificare.
Testimonianze (espandi | comprimi)
«Guarda là! Quella finestra, che s’affaccia verso il cortile interno, un po’ stretta ma alta con un muro divisorio dove ci sono i gabinetti … non lo vedi all’interno lo sciacquone?» «Si è lì, e allora?». «È lì che dopo essere stato violentato ...
Non è ancora dato di conoscere i risultati della commissione curiale sul Provolo, ma testimonianze come quella di Bosoli, tutte in grado di descrivere dettagliatamente la stanza del vescovo, hanno provocato nel 2011 il blocco della procedura di beatificazione di Giuseppe Carraro, il vescovo di Verona al tempo dei crimini." Federico Tulli, giornalista, autore nel 2010 del saggio “Chiesa e pedofilia” edito da L'Asino d'Oro
Proposta di legge di Maurizio Turco per l'istituzione della Giornata della memoria
Lettera al Papa, a Bertone e Bagnasco in cui le vittime del Provolo chiedono la sconsacrazione dei luoghi in cui sono avvenute le violenze
Lettera ai principali quotidiani locali e nazionali

ISCRIVITI O CONFERMA L’ISCRIZIONE AL MOVIMENTO 5 STELLE NAZIONALE

In questi giorni Beppe Grillo, dal suo blog, sollecita tutti coloro che ancora non lo avessero fatto ad iscriversi al portale del MoVimento, ed a perfezionare l'iscrizione con l'invio del documento di identità. Chi non svolgerà queste semplici operazioni non potrà infatti validamente votare per la definizione dei candidati per le prossime consultazioni politiche.

L'invito a tutti è di iscriversi per tempo, per non restare tagliato fuori.

http://www.beppegrillo.it/2012/09/votazioni_on_li.html

lunedì 17 settembre 2012

Rifiuti, in Italia il 50% finisce in discarica

Rifiuti, in Italia il 50% finisce in discarica

Pubblicato il 17 set 2012 da Andrea Spinelli Barrile




L’International Solid Waste Association (ISWA) ha presentato oggi a Firenze, nell’ambito del Congresso Internazionale dell’associazione, la ricerca “Globalizzazione e gestione dei rifiuti solidi” dalla quale sono emersi numeri e modalità di smaltimento a dir poco inquietanti: stando all’ISWA, il 70% dei rifiuti prodotto sull’intero pianeta vengono conferiti in discarica, l’11% viene incenerito (o gassificato) e solo il restante 19% viene riciclato e gestito con trattamento meccanico biologico, compostaggio incluso.

Un giro d’affari, quello dei rifiuti su scala mondiale, dal valore di 400 miliardi di dollari l’anno per le 4 miliardi di tonnellate di immondizia prodotte annualmente; l’Italia, purtroppo, non si piazza molto bene nel “ranking mondiale” della monnezza: il Belpaese infatti smaltisce in discarica il 50% dei rifiuti che produce, con picchi dell’80% (superiore quindi alla media planetaria) in alcune regioni.
La notizia peggiore è che spesso le discariche italiane non sono nemmeno a norma a causa del mancato pre-trattamento degli scarti; la strada intrapresa porta, innegabilmente, a soluzioni virtuose ma siamo ancora piuttosto arretrati, lontani da quegli standard europei che chiedono la chiusura delle discariche, sostituite da pratiche virtuose di recupero.

La regione meno virtuosa è la Sicilia, che smaltisce in discarica il 93% dei rifiuti che produce (di cui meno del 30% viene pretrattato), mentre la più virtuosa è l’Emilia Romagna che registra un -15% di rifiuti conferiti in discarica.
Non si tratta solo di un obiettivo ambientale, ma anche economico: secondo l’ISWA infatti il trattare i rifiuti con altre modalità potrebbe portare, solo in Italia, migliaia di nuovi posti di lavoro; milioni nel mondo.
David Newman, presidente ISWA, ha dichiarato in tal senso:
bisogna trasformare il 70% dei rifiuti avviati allo smaltimento in discarica in materia soggetta a recupero creerebbe milioni di nuovi posti di lavoro in un settore che già impiega 40 milioni di persone nel mondo. Attraverso l’attivazione di nuovi sistemi di raccolta differenziata, recupero e trasporto presso impianti dedicati, questo già significativo numero potrebbe facilmente raddoppiare
Un evidenza in tal senso è la Regione Campania, famosa nel mondo per camorra e monnezza: l’incremento della raccolta differenziata (e l’entrata a regime dell’inceneritore di Acerra) ha portato non solo ad una riduzione dello stoccaggio in ecoballe ma anche importanti ripercussioni sul dato occupazionale; secondo la Commissione Europea per ogni 10mila tonnellate di rifiuti in discarica si registra un addetto.
La stessa quota di rifiuti indirizzata a compostaggio o recupero registrerebbe 10 addetti. Un dato che si commenta da solo e mi fa fare una domanda piuttosto chiara: che aspettiamo a differenziare i rifiuti?

Fonte:
http://www.ecoblog.it/post/31065/rifiuti-in-italia-il-50-finisce-in-discarica

La UE assalta la sovranità alimentare a Mario Monti dichiara illegale l’agricoltura “a chilometro zero”

Chi controlla il petrolio controlla le nazioni, chi controlla il cibo controlla il popolo“, è questo il pensiero di Henry Kissinger, ex Segretario di Stato dell’era Nixon e Ford e membro portante del gruppo Bilderberg.

Forse la possente azione dell’Unione europea, imbastita per dare l’assalto alla sovranità alimentare dei singoli stati, ha avuto origine da questo spassionato consiglio del famoso politico statunitense.

-Fin dal 1998 è in vigore una direttiva comunitaria che riserva la commercializzazione e lo scambio di sementi alle ditte sementiere (Monsanto e altre multinazionali) vietandolo agli agricoltori. Ciò che i contadini hanno fatto per millenni è diventato un reato. Per far fronte a questa imposizione sono nate varie associazioni di volontari impegnati nel recupero delle varietà antiche e tradizionali, con lo scopo di preservare e distribuire a chi le richiede, sementi fuori dal catalogo uffìciale affidato alle mani delle multinazionali.

Con sentenza del 12 luglio, la Corte di Giustizia della UE ha confermato il divieto di commercializzare le sementi delle varietà tradizionali e diversificate che non sono iscritte nel catalogo ufficiale europeo.

Con questa sentenza sono messe fuorilegge anche le suddette associazioni di volontari. Essi sono criminali delle sementi, sporchi tradizionalisti che mirano alla condivisione incontrollata del bene comune.

Ma non è finita qui.

Il nostro premier golpista Mario Monti ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro l’agricoltura a “chilometro zero”. In pratica il governo vuole bloccare alcuni atti normativi della Regione Calabria, rea di aver legiferato oltre la sue competenze stabilite in materia.

Secondo il governo oligarchico la legge regionale contiene delle disposizioni che, nel favorire la commercializzazione dei prodotti regionali, ostacolerebbero la libera circolazione delle merci in contrasto con i principi comunitari. In sostanza, la normativa regionale viene considerata alla stregua di un provvemento di natura quasi autarchica tale che i prodotti regionali avrebbero un vantaggio considerato contrario al principio di libera circolazione delle merci rispetto ai prodotti extraregionali.

(Qui troverete il Comunicato ufficiale del governo tecnocrate contro l’agricoltura a “Km zero”)

E’ chiaro che il ricorso mira a liberare il campo alle multinazionali da qualsiasi tipo di concorrenza.

Distruggono le aziende locali, devastano il tessuto sociale e rendono il popolo completamente dipendente da strutture extraterritoriali e multinazionali senza scrupoli. Annientano la tradizione, distruggono l’identità e le coscienze per imporre il loro progetto di governo mondiale.

Il controllo delle sementi, quindi dell’agricolura, e di conseguenza degli alimenti è il chiaro segno che si aprono il varco per l’introduzione delle colture Ogm.

Attentano alla basi della coesione sociale. L’agricoltura, ricordiamolo, è un bene comune nato 10.000 anni fa. Da quando l’uomo ha fatta propria questa arte, sono nati i primi centri urbani, le prime aggregazioni civili, è stata la base dello sviluppo della società che oggi andiamo demolendo.

Il culto dell’ugualianza e dell’omologazione sta per convertire le diversità agro-alimentari.

Quando tutto il cibo apparterrà alle multinazionali come faremo? E’ questa l’anticamera della nuova schiavitù?

NATURALMENTE VERONA 2012

il Festival dell’Economia Eco-EquoSolidale

28-29-30 Settembre - Ex Arsenale

- Cibo e Territorio -

Una “comunità terrena” in mostra… Prodotti, Servizi, Saperi e Sapori, Progetti delle realtà di Economia Solidale e di consumo consapevole del territorio veronese. Partecipa alla costruzione del Circuito della “Solidarieità ChE Cammina” – SCEC


Il buon mercato dedicato alle piccole produzioni agroalimentari di qualità e rispettose dell’ambiente, biologico e a “chilometro zero” e dell’Economia solidale.


Il piacere dell’incontro in un ampio ventaglio di proposte culturali -incontri, dibattiti, gastronomia, teatro, musica, arte, laboratori, giochi...- di realtà associative no-profit locali che si dedicano a tematiche quali l’ecologia, il consumo critico, la decrescita, il ben-essere, il turismo responsabile, la solidarietà…

Una festa, una tenda musicale, una cucina piena di voci, una tavolaattorno alla quale raccontare la propria storia…

Uno spazio dove fermarsi e ri-conoscersi.

Cibo e Territorio.

Durante i giorni del Festival particolare attenzione sarà data all’alimentazione prodotta nel nostro territorio, importante per la nostra salute ed il sostegno dell’economia locale.

La scelta del cibo quotidiano come gesto “d’attenzione”, come modo di occuparsi di noi stessi e del mondo.

Il cibo come identità culturale, ricchezza di popoli, tutela del piacere e del gusto… dono “universale” della Terra.

www.naturalmenteverona.org

domenica 16 settembre 2012

L' ARTIGIANO

"Sono artigiano da 35 anni. Per i primi venti non ho fatto ferie. Sono stato abituato a lavorare, anche di domenica e a pagare (tasse e contributi ai dipendenti) sempre e comunque: ho un libro paga con almeno 50 dipendenti che hanno lavorato e preso soldi da me. Tutti contenti e soddisfatti. Io li ho sempre trattati come dei figli. E, prima di me, mio Padre. Sono sposato da 34 anni, ho tre figli tutti laureati (con grandi fatiche e rinunce). Né io, né mia moglie abbiamo mai usufruito di un giorno di malattia e di infortunio, pur avendo i nostri problemi di salute (con un gran risparmio per lo Stato). Non abbiamo TFR, ammortizzatori sociali, ferie o gratifica natalizia. Mi hanno spostato la pensione a 68 anni (spero di arrivarci). Ho in carico un fratello di 61 anni, disabile dalla nascita: lo Stato lo ha riconosciuto tale solo tre anni fa. Da cinque anni il lavoro è più che dimezzato, ho ridotto i prezzi del 30% pur di lavorare (poco) e far lavorare i miei dipendenti (alcuni ho dovuto, malgrado, licenziarli). Per campare mi tocca attingere a fondi avuti in eredità (ormai esauriti). Dopo i soldi (che non ho più), mi prenderanno la macchina, la casa, ma non la mia anima e la mia dignità. Ora sono considerato un "ACARO DELLA SOCIETA''". Ora è arrivato il momento di agire." Maurizio Roncato

66.285 i terremoti italiani e zone limitrofe accaduti dal 01/01/2009 al 22/08/2012

RE-BUILD - 17-18-19 SETTEMBRE 2012 - RIVA DEL GARDA


RE+build è il primo evento nazionale esclusivamente dedicato al mercato dei servizi e delle tecnologie per la riqualificazione, gestione e conduzione sostenibile degli edifici esistenti.
Quali sono i casi che oggi possono indicare una via per far partire il mercato della riqualificazione immobiliare? Come si finanzia e quali sono le prospettive di rientro degli investimenti?
Quali sono le strategie, gli strumenti e le tecnologie capaci di garantire migliori performance tecniche ed economiche nella gestione dei patrimoni immobiliari?
Queste sono alcune delle domande al centro di RE+build. Saranno presentate le esperienze, le best practice e i casi studio di livello nazionale ed internazionale che stanno trasformando il mercato della riqualificazione edilizia.
RE+build è organizzato da Habitech, Progetto Manifattura e Riva Fiere e Congressi.

ANDREA ROSSI PRESENTA UFFICIALMENTE A ZURIGO LA TECNOLOGIA E-CAT



Articolo di Luciano Saporito
Fonte: http://www.nexusedizioni.it/apri/Ar...FICIALMENTE/

Conferme ufficiali vengono dal recente congresso internazionale sulla “E-Cat Technology” da parte dello stesso Dott. Andrea Rossi, inventore di questa nuova e stupefacente tecnologia, basata sulle reazioni nucleari a bassa energia (LENR) Nichel/Idrogeno.
Il congresso “Energy Change, whith E-Cat Technology” è stato organizzato dai licenziatari E-Cat Germany e E-Cat Switzerland. Era presente anche Aldo Proia della Prometeon, società licenziataria dell’ E-Cat per l’ Italia.
Dopo il clamore provocato inizialmente, e già nel lontano1989, dagli esperimenti pionieristici sulla “Fusione Fredda”, resi pubblici da Martin Fleischmann e Stanley Pons (ricerche purtroppo tristemente insabbiate poi per oltre 20 anni!), negli ambienti scientifici aperti e innovativi, e spesso non Accademici, non si è fatto comunque altro che parlare di questa possibilità e di nuova fonte di energia: pulita, economica e pressoché inesauribile. Energia da “Fusione Fredda”, ovvero ottenuta da fusioni nucleari a bassa energia (LENR). Questa nuova fonte di energia, economica, praticamente inesauribile e pulita, ovvero priva di radiazioni nucleari nocive e di scorie radioattive (come invece avviene attualmente nella fusione nucleare calda), determinerebbe oggettivamente le condizioni per una rivoluzione energetica planetaria e per il benessere di tutti i Popoli della Terra, e potrebbe salvare anche lo stesso pianeta Terra dagli effetti disastrosi, già in atto, dovuti al riscaldamento globale determinato dall’uso dei combustibili fossili e dalla conseguente emissione di CO2 nell’atmosfera...
L’Italia, in questo settore (quello della “Fusione Fredda”, LENR) è sempre stata all’avanguardia, a partire dagli studi teorici del Prof. Giuliano Preparata e poi dalle ricerche effettuate dall’ENEA (“Rapporto 41”), già nel 2002, da parte di Emilio Del Giudice, Antonella De Ninno, Antonio Frattolillo e Antonietta Rizzo. Ricerche note e apprezzate anche dal Nobel Carlo Rubbia, allora Direttore dello stesso Ente di ricerca Italiano, ENEA, ma purtroppo poi cadute, di fatto, nel vuoto poiché non rifinanziate...
In Italia operano tuttora alcuni tra i maggiori Scienziati nel campo delle LENR: Andrea Rossi/Sergio Focardi, Francesco Piantelli, Francesco Celani, Iorio/Cirillo, Ugo Abundo (solo per citare i più noti...). In particolare il Dott. Andrea Rossi, che per portare avanti il proprio lavoro si è trasferito negli USA, dove ha fondato la Leonardo Corporation, ha già annunciato la commercializzazione anche in Italia, nei prossimi mesi, delle prime centrali (E-Cat) da 1MW termici (inizialmente, quindi, per la sola produzione di calore).
In un secondo momento, ma molto presto, come lo stesso inventore Andrea Rossi ha dichiarato di fronte ad una platea internazionale nel Convegno di Zurigo appena svoltosi, il 9 e 10 Settembre 2012, questi apparati basati su tecnologia E-Cat saranno anche in grado di produrre direttamente energia elettrica dal calore, sempre a partire da sistemi basati su Nichel/Idrogeno (LENR).
Si tratta di una scoperta scientifica degna sicuramente di un premio Nobel per la Fisica! (“Se son rose fioriranno”...) Una scoperta che avrà di certo ripercussioni enormi e positive sullo sviluppo energetico ed economico di tutto il pianeta, e anche della civiltà umana nel suo complesso...
Allo stato dei fatti la cosa che lascia senza parole è che nel Nostro Paese, il Nostro Governo non si sia ancora interessato, come ci si aspetterebbe, a questo argomento, a questa meravigliosa invenzione che è l’ E-Cat. Vi risulta che siano stati fatti significativi investimenti per il sostegno di queste promettenti e attuali ricerche e tecnologie? In particolare ovviamente mi riferisco alla tecnologia E-Cat del Dott. Andrea Rossi, che è ormai matura, testata, e in corso di certificazione Ufficiale da parte degli Enti internazionali preposti...
Non crede il Nostro Governo che questa nuova tecnologia, E-Cat, tutta Italiana, potrebbe dare un impulso clamoroso in positivo alla stanca economia del Nostro affaticato Paese? E anche al benessere e alla qualità della vita del Nostro Popolo?
Mi domando ancora, per concludere, se i Nostri Governanti abbiano veramente a cuore le sorti tecnologiche, energetiche, e lo sviluppo economico e sociale del Nostro Paese? O ancora una volta, invece, pensino solo a finanziare industrie obsolete e tecnologie ampiamente antieconomiche, quando non addirittura dannose per l’ ambiente e per l’essere Umano? A Voi la risposta...



Il dott. Andrea Rossi durante uno dei suoi interventi al congresso di Zurigo


Il dott. Andrea Rossi durante uno dei suoi interventi al congresso di Zurigo

Euro o lira? A Brescia propongono EuroBexb




di Samanta Di Persio
Oggi in Italia  c’è un dibattito sull’Euro che spacca: da  una parte economisti che chiedono l’uscita dalla moneta unica e dall’altra economisti  che preannunciano una catastrofe in caso di ritorno alla lira. Beppe Grillo e la Lega vorrebbero un Referendum antieuro per dare l’opportunità di scelta ai cittadini e sono convinti della vittoria. C’è un’altra alternativa che dal 2001 portano avanti quattro imprenditori bresciani: Silvio Bettini, Antonio PanigalliMassimiliano Bontempi e Alessandro Rotondo per combattere la crisi, hanno mutuato un sistema svizzero, quello della Banca Wir che esiste dal 1934, un ritorno al baratto, tecnicamente moneta complementare. La mission, come si legge nel sito[1], di BexB (Business Exchange Business) è quella di riconsegnare alle imprese associate la liquidità e il potere d’acquisto necessari a rilanciare la produttività e di dare un nuovo impulso alle vendite delle stesse offrendo un’opportunità esclusiva che già negli U.S.A. rappresenta una realtà consolidata e di successo. Gli imprenditori associati al network BexB utilizzano uno strumento di pagamento complementare a quelli tradizionali: la Compensazione Multilaterale grazie al quale trasformano i propri acquisti a budget in vendite incrementali a nuovi clienti conosciuti grazie alla visibilità e alla promozione continua di cui beneficiano. Tutte le transazioni in compensazione sono assicurate contro il rischio d’insolvenza, non necessitano dilazioni di pagamento, permettono di risparmiare liquidità e di aumentare il fatturato: tutto ciò avviene grazie all’utilizzo di una specifica unità di conto, la Moneta Complementare EuroBexB, che misura il valore di beni e servizi scambiati nel circuito.Circa 2600 imprese in 160 settori utilizzano l’EuroBexB come unità di conto per acquistare beni e servizi necessari alla propria attività senza utilizzare denaro. Un esempio pratico. C’è l’azienda che produce imballaggi e che vuole rifare il tetto installando pannelli fotovoltaici. Bexb la mette in contatto con chi, iscritto al loro circuito, è in grado di fare l’intervento e poi si dà vita alla forma di compensazione. L’impianto fotovoltaico viene realizzato e lo scatolificio non solo non paga in denaro, ma si garantisce nuove vendite a nuovi clienti per importo pari all’acquisto effettuato in compensazione. L’azienda che ha installato il fotovoltaico vanta un credito nei confronti del circuito che compenserà con l’acquisto di prodotti e servizi necessari alla propria attività presso qualsiasi altro fornitore del circuito, senza pagare in denaro.In oltre 10 anni di attività sono stati intermediati oltre 200 milioni di Euro per circa 69.000 operazioni con un costante e progressivo trend di crescita interno. Ciò significa che sempre più aziende aderiscono e incrementano il proprio volume d’affari in EuroBexB. Per entrare a far parte del circuito bisogna sottoscrivere un “abbonamento” che a seconda del fatturato delle aziende varia tra i 1.300 e i 6 mila euro, se questa sorta di quota iscrizione garantisse l’uscita dalla crisi, chi non sarebbe disposto a pagarla?

La Rete MESH


CHE COSA E’ ?

Una rete distribuita a banda larga per una comunicazione libera e a basso costo di proprietà dei cittadini dove ognuno è fruitore ed erogatore allo stesso tempo del servizio con un rapporto diretto con tutta la rete costruita, la cosiddetta rete distribuita a maglia (mesh).
Ognuno è un nodo della rete che riceve e ritrasmette il segnale e l’unione di tutti questi nodi costituisce una rete di proprietà diffusa all’interno della quale far circolare una serie di servizi a basso costo o addirittura gratuiti. Tanti nodi interconnessi fra loro che comunicano e si scambiano dati ed informazioni ad alta velocità, senza uscire dalla rete, come una specie di grande rete intranet.
Con il sistema distribuito abbiamo un rapporto diretto con chiunque faccia parte della rete e non abbiamo necessità di intermediari. Avremo solo bisogno di un unico accesso alla banda della rete internet che verrà distribuito in tutta la rete e condiviso con gli altri attraverso ogni nodo.



sabato 15 settembre 2012

SWITZERLAND - Wild animals including bears, wolves and jackals are on the increase in the Switzerland,

September 14, 2012 – SWITZERLAND - Wild animals including bears, wolves and jackals are on the increase in the Switzerland, a government agency said Friday, as it reported a spike in the figures across the country. "The development is spectacular," said Reinhard Schnidrig, who heads the Federal Office for the Environment's department for hunting, wild animals and biodiversity. "All species are growing in number in one way or another," he told the Le Temps daily. "Bears are returning each year in summer" and wolves had "started to reproduce on Swiss soil," he said. In addition, he said, the first golden jackal had made its way to Switzerland in recent weeks from the Balkans, while lynxes, wild cats and foxes were also prospering. Even beavers were "testing the air" in Switzerland, he said. Reports of wild animal sightings are common in Switzerland, where many carnivores are protected. One of the reasons for the sudden increase in the numbers of wolves appeared to date back to the arrival of the first females in 2006, Schnidrig said. Females were less likely to move on than more itinerant males, he explained. "Bears share the same kind of behavior," he said, adding that female bears had also been making their way to Swiss territory. With the first wolf litters born in the country this year, "we have entered a new era. Wolves will only go on growing in number," Schnidrig said. Growing forest cover and an abundance of prey such as deer were together facilitating the rise in wild carnivores in Switzerland, he added. He cautioned however that while most wild animals represented no threat to people 'bears are different' as they were "less predictable" than most other animals. –Physics
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