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domenica 16 aprile 2023

Pacific Insurance Investment Management e Waterdrip Capital lanciano fondi di venture capital per progetti blockchain e NFT a Hong Kong.

 La terza compagnia assicurativa più grande della Cina, Pacific Insurance Investment Management, e Waterdrip Capital hanno lanciato a Hong Kong un fondo di venture capital per il finanziamento di progetti blockchain e un fondo che guadagna su token POS.

Waterdrip è un'organizzazione internazionale di investimento che supporta progetti orientati a blockchain e start-up cripto come Polkadot e altre. Fondata nel 2017, Waterdrip è stata definita "pioniera cinese di blockchain più visionaria".

Le due società hanno lanciato due fondi per gli investimenti nel settore delle criptovalute: un fondo di venture capital chiamato Pacific Waterdrip Digital Asset Fund I e Pacific Waterdrip Digital Asset Fund II, anche noto come "Fondo di guadagno sui token POS".

Il primo investirà nelle prime fasi di nuovi progetti incentrati sullo sviluppo di infrastrutture blockchain, applicazioni finanziarie decentralizzate, Web3, metaverse e applicazioni a token non fungibili (NFT), mentre il secondo deterrà principalmente attività digitali basate sul meccanismo di consenso proof-of-stake (POS).

L'Arabia Saudita e altri grandi produttori di petrolio riducono la produzione provocando preoccupazioni per il futuro del dollaro USA come moneta di riserva mondiale

Questo fine settimana l'Arabia Saudita e diversi grandi produttori di petrolio, tra cui la Russia, gli Emirati Arabi Uniti (EAU), l'Iraq, il Kuwait, l'Oman e l'Algeria, hanno pianificato di ridurre la produzione di petrolio di 1,15 milioni di barili al giorno.

L'Arabia Saudita e la Russia hanno annunciato che ogni paese ridurrà la produzione di petrolio di 500.000 barili al giorno, mentre gli EAU ridurranno la produzione di 144.000 barili al giorno e il Kuwait ridurrà la produzione di 128.000 barili al giorno

L'annuncio della decisione delle superpotenze petrolifere di ridurre le forniture è seguito dai tagli fatti nell'ottobre, quando i paesi produttori di petrolio hanno annunciato la riduzione della produzione di 2 milioni di barili al giorno. In quel momento, l'amministrazione Biden ha espresso la sua rabbia e ha avvertito delle "conseguenze".

Domenica la Casa Bianca ha anche reagito alle inaspettate riduzioni, e un rappresentante del Consiglio per la sicurezza nazionale di Biden ha dichiarato che gli Stati Uniti non considerano la riduzione della produzione opportuna.