La Valpolicella soffre, soffocata com'è dal traffico di passaggio e dalla mancanza di un effettivo e valido sistema di collegamento sia interno che da e verso la città. Fino AGLI ANNI 60 vi erano diverse stazioni ferroviarie, sulla tratta Verona Caprino: Parona, Negrar, Pedemonte, San Floriano, San Pietro, Sant’Ambrogio. Mentre sulla linea del Brennero era presenti e poi sono state soppresse, le stazioni di Pescantina e Parona. Oggi piu' che mai la riapertura di queste stazioni sarebbe quantomeno auspicabile e piu' che mai necessaria, risolverebbe il problema della congestione da e verso la citta' e sarebbe con pochissimo sforzo ( visto che c'è gia' ) un sistema di mobilità alternativa, in grado di trasportare migliaia di persone, i pendolari della mattina, o chi semplicemente si sposta per necessità ludica. Ma queste stazioni sono state soppresse, invece di essere implementate e ammodernate: un errore che la Valpolicella e Verona pagano oggi con volumi di t...