Ed è già in corso di definizione, in stretta collaborazione con l'amministrazione comunale, la collocazione dei tre punti di ritiro e ricarica delle bici, che potrebbero trovare spazio in piazzale Boschetti, Prato della Valle e al Parco delle Energie Rinnovabili Fenice, sull'isola di Terranegra. Una dorsale cittadina per la mobilità elettrica, dunque, che andrà ad integrarsi con il circuito ciclabile padovano, ma anche, e soprattutto, con il paesaggio storico e architettonico della città: le pensiline fotovoltaiche che ospiteranno le biciclette saranno infatti studiate e progettate dalla Scuola italiana Design e MaTech del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo, per garantire la massima armonia con il contesto urbano patavino.
Accanto a Fondazione Fenice e al Parco Scientifico e Tecnologico Galileo, è fondamentale nel progetto in termini di apporto tecnologico il ruolo di Solon Spa, leader in Italia nel settore fotovoltaico, oltre ad Italwin, azienda veneta specializzata nella produzione di bici elettriche. Un team di aziende e soggetti scientifici per un'iniziativa dalla forte cifra innovativa: il progetto pilota che sta per sbarcare nella Città del Santo sarà infatti uno dei primo esempi in Italia di bike sharing elettrico alimentato dal sole. Sebbene si vadano moltiplicando in tanti Comuni le diverse formule di «bici condivisa» corredate da pensiline fotovoltaiche, nella maggior parte dei casi si tratta di pensile deputate alla semplice produzione di energia, senza alcun nesso con le due ruote. In questo caso invece avremmo una integrazione complessiva del sistema, con la possibilità di alimentare le biciclette grazie all'energia prodotta dalla copertura. Nicola Baggio, coordinatore del progetto e product manager di Solon spa, sottolinea come «lo sviluppo dell'energia rinnovabile si deve abbinare sempre più ad un uso efficace della stessa, andando a ideare soluzioni armoniose con il contesto urbano del nostro territorio». Una spinta innovativa, tutta Made in Padova, che, come ribadisce Mauro Tomasoni, amministratore di Italwin, «vede premiata la qualità e la dedizione di aziende che vogliono investire su nuove e concrete soluzioni per una mobilità sostenibile e alla portata di tutti».
E di energia ce ne sarà parecchia: la tecnologia applicata permetterà infatti di percorrere fino a 60 km ad una velocità massima di 25 km/h: è questo il limite massimo consentito per le biciclette elettriche. Quando? Già dall'estate prossima i padovani amanti delle due ruote potranno usufruire di questa tecnologia dal cuore della città e fino alla zona industriale, nell'ambito della seconda fase del progetto che prevede il monitoraggio di tempi di efficienza, sistemi di ricarica, flussi di spostamento. Un report che permetterà dunque di mettere a punto l'intero sistema entro il 2012 e di fornire un modello di eccellenza da applicare successivamente anche ad altri contesti.
(Fonte Fondazione Fenice)