L’auto più ecologica mai vista prima apparirà negli showroom Honda degli Stati Uniti non appena la casa automobilistica giapponese aumenterà le vendite della sua Civic a gas naturale compresso. Honda ha vinto premi per auto ecologiche per più di un decennio, man mano che introduceva la Civic GX prima a proprietari di auto governative ed aziendali e, poi, ai clienti al dettaglio in alcuni mercati di prova. Il lancio al dettaglio a livello nazionale, fissato per questo autunno, nasce anche grazie al presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che spinge per una più ampia adozione di veicoli a basso consumo (ed ha deciso che tutte le auto federali dovranno avere l'alimentazione alternativa - ibrida o elettrica - entro il 2015).
I potenziali clienti potrebbero anche essere attratti dalla sostanziale riduzione dei costi, considerato l’aumento dei prezzi del petrolio (conseguenza delle tensioni in Medio Oriente) e l’abbassamento dei prezzi del gas naturale, sulla scia di nuove importanti scoperte negli Stati Uniti. L’Honda Civic GX entra però in un campo affollato, dove nuove auto ibride plug-in e completamente elettriche - come la Chevy Volt e la Nissan Leaf - si accaparrano i titoli e nuove e scattanti auto compatte offrono un buon risparmio di carburante. Gli obiettivi di Honda sono relativamente modesti: raddoppiare le vendite intorno ai 4 mila veicoli nel primo anno di vendite nazionali, mentre la Nissan con la sua Leaf spera di raggiungere 20 mila vendite annuali negli Stati Uniti. In ogni caso, Honda pensa che la GX possa comunque competere.
La GM Volt può percorrere da 25 a 50 miglia (40-80 chilometri) con la sua batteria prima di passare al motore a benzina, e richiede da 4 a 10 ore di ricarica. La Honda GX è anche l’auto più pulita sul mercato statunitense, secondo American Council for an Energy-Efficient Economy, che considera l'impatto ambientale complessivo di un veicolo. Questo perché il gas naturale è un combustibile ecologico. Esso è costituito principalmente da metano e, rispetto alla benzina, emette circa il 30 per cento in meno di biossido di carbonio e dal 70 al 90 per cento in meno di particelle che compongono lo smog. Le auto elettriche possono non emettere nulla dal tubo di scappamento, ma hanno un significativo impatto ambientale di carbonio, poiché il 45 per cento di energia elettrica degli Stati Uniti è generata dal carbone.
Le loro batterie apportano anche un grande tributo ambientale. La property manager Irma Vargas ha acquistato la sua prima Civic GX nel 2006 per risparmiare sui costi del carburante ed avere accesso alle corsie carpool (le auto di gruppo), un accorgimento che può ridurre un tragitto di 90 minuti nel bel mezzo di un ingorgo a Los Angeles. "Io ed il mio socio l’abbiamo comprata ed abbiamo iniziato ad usarla a turni perché era una nuova idea", ha detto Vargas in un'intervista telefonica. "Ci siamo ritrovati a discuterne, e alla fine lui ha deciso che prenderà il modello del prossimo anno". Vargas ha venduto la GX ad un dipendente per passare nel 2008 ad un nuovo modello, e ha convinto quattro tra i suoi amici e clienti ad acquistarne una.
Vargas calcola di aver risparmiato migliaia di dollari sul costo del carburante. La donna può riempire la sua GX a casa per circa un dollaro a gallone, mentre spende quasi quattro dollari a gallone per riempire la sua Lexus ibrida, che riserva ai lunghi viaggi e alle uscite per fare grandi sessioni di shopping. “Ci vorranno anni prima che la GX o le auto elettriche vengano vendute in numero sufficiente per incidere significativamente sulle emissioni di gas serra” ha avvertito Lonnie Miller, analista della R.L. Polk, azienda di ricerche sulle automobili.
"Se si guarda al lotto tradizionale di veicoli ibridi gas-elettrici, essi rappresentano il 2,6% di tutte le nuove immatricolazioni degli Stati Uniti", ha affermato AFP. "I mezzi a gas naturale e quelli elettrici non sono ancora immatricolati". Ci sono voluti sei anni per i consumatori americani per abbracciare le ibride, che richiedono solo un paio di compromessi, come prezzo iniziale più alto ed un bagagliaio dallo spazio limitato. Come le auto completamente elettriche, la Civic GX richiede un commercio molto più grande.
Mentre i proprietari possono rifornirsi a casa con un dispositivo dal costo relativamente basso chiamato 'Phil', i viaggi a lungo raggio sono sostanzialmente fuori questione, perché ci sono solo 870 stazioni di rifornimento pubbliche in tutto il Paese. In ogni caso, secondo un recente rapporto della società di consulenza green tech Pike Research, il costo ed i vantaggi ambientali del gas naturale compresso contribuiranno a rafforzare le vendite globali del 9,1% all'anno, raggiungendo i 3,2 milioni veicoli nel 2016.
La crescita maggiore - il 25 per cento in un anno - è prevista negli Stati Uniti, alimentata soprattutto dalle vendite per le flotte aziendali e governative che operano tipicamente nelle proprie stazioni di rifornimento. Honda iniziò con le vendite delle flotte nel 1998 ed ha offerto la GX ai clienti al dettaglio in California e a New York nel 2005, quando aprirono maggiori stazioni di rifornimento.
Ha ampliato le vendite al dettaglio nello Utah e nell’Oklahoma nel 2008 e nel 2009, quando gli incentivi fiscali negli Stati produttori di gas naturale hanno attirato maggiori clienti, ma finora ha venduto solo poco più di 12.000 dei veicoli. "L'idea è stata per noi come azienda di imparare a vendere l’auto al dettaglio. È un po'diversa, ha alcune idiosincrasie", ha detto Rosenberg di Honda
L'esperienza con la GX, dal costo relativamente basso, servirà come un buon modello per l'introduzione del Santo Graal delle auto verdi, il ben più costoso e complesso combustibile a celle di idrogeno. Honda è stata la prima casa automobilistica ad introdurre un prototipo con combustibile a celle di idrogeno nel 1999, e nel 2005 iniziò a testare una piccola flotta per clienti al dettaglio. Per il prossimo anno l’azienda nipponica prevede inoltre di introdurre un’auto ibrida plug-in.
Antonino Neri
