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lunedì 1 agosto 2011

Trivelle texane in Veneto: il miraggio del petrolio - Corriere della Sera

VENEZIA - L'oro nero della pianura veneta attrae gli yankee. Ma riusciranno i texani a piantar trivelle per scoprire se nel sottosuolo vi sono giacimenti di idrocarburi? Sarebbero i primi passi verso lo sfruttamento prossimo venturo da parte di una società, la «Aleanna Resources» che, di sicuro, non è la prima ad interessarsi a questo territorio. Già negli anni 60 si scoprì che nel Polesine c'era il metano e, in parallelo, si accertò che gli scavi provocavano il fenomeno delle «subsidenza» (abbassamento del suolo), con effetti devastanti per quei luoghi sospesi tra terra, fiume, mare. Vero è che l'arrivo degli americani in Veneto ha riportato d'attualità il tema e ieri Il Gazzettino vi ha dedicato una pagina, raccontando il progetto, che riguarda 70 Comuni delle province di Rovigo, Padova, Venezia, e che non piace alla gran parte dei sindaci.

Al di là del campanello di allarme dei municipi, nella vicenda c'è un passaggio delicato. Riguarda il primo parere della Commissione veneta «Via» (Valutazione d'impatto ambientale), previsto per dopodomani, 3 agosto. Spiega il presidente Silvano Vernizzi: «La società texana ci chiede se il loro progetto di trivellazione è o no soggetto alla valutazione d'impatto ambientale. Si tratta di stabilire se è il caso di aprire la procedura che porterà al verdetto definitivo, o se dare il nulla osta preliminare». Come vi regolerete? «È una questione delicata», taglia corto Vernizzi. C'è da intuire che per i texani non sarà una passeggiata. Del resto, molti dei tentativi fatti in Veneto (e non solo qui) di sfruttamento di giacimenti di idrocarburi sono andati a infrangersi contro le proteste dei cittadini.