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martedì 23 agosto 2011

101 modi per evadere le tasse

Ad uno stato ladro, rispondo rubando. Un 5% in più di carico di imposte ha come contropartita un 10% in più di evasione. L’Associazione Commercialisti ha calcolato che per ogni 100 euro dichiarati, lo stato se ne prende 53. Tutti sono pronti a sbandierare la soluzione del far pagare gli evasori. E’ solo demagogia. Le cose vanno diversamente e la prova sta proprio nei recenti calcoli sull’entità dell’economia sommersa.

La regola d’oro, inaugurata dalla sinistra, di aumentare la tassazione sui presunti evasori, a che cosa porta? Ad un aumento dell’evasione. Tu mi dichiari 10 ma io ti tasso su un reddito di 30. Risultato: io evado su tutti i fronti possibili e immaginabili. Anzi, per essere più precisi, creo un giro di nero che è ben accetto sia ai miei fornitori che ai miei clienti. Poiché questi processi si sviluppano a cascata, è chiaro che la fetta di economia sommersa si allarga, aumenta rispetto a quella ufficiale. Quando lo stato si accorgerà che il “non dichiarato” equivale ad un quarto del dichiarato, provvederà ad aumentare, ancora una volta, la tassazione sul dichiarato. E via di questo passo finché l’economia sommersa supererà quella ufficiale.

In una economia malata, dove le perdite di bilancio vengono ripianate con una maggiore tassazione, non può che andare così. E’ come se un fruttivendolo, che mediamente incassava 1.000 euro al giorno, accorgendosi di vendere sempre meno, cercasse di ripianare i conti aumentando i prezzi. Come risultato otterrà una ulteriore diminuzione della clientela, fino a rimanere con un unico cliente. Al quale sarà costretto a chiedere 1.000 euro per un chilo di zucchine. Che Tremonti, Brunetta & Co. non riescano a fare un ragionamento di questo genere appare quanto meno strano. Quando l’imposizione fiscale dovesse arrivare al 70%, nessuno pagherà più le tasse.

E’ stata ipotizzata una aliquota del 25% come quella che una persona o una società accetterbbe di pagare, senza pensare troppo all’evasione. Il problema insormontabile è: come si fa a dimezzare da un momento all’altro l’introito derivante allo stato dalle tasse? Quale governo si prenderebbe una tale responsabilità? Siccome non è dimostrabile (almeno nel brevissimo periodo) che una riduzione delle tasse al 25% porterebbe un gettito equivalente all’attuale, c’è un’unica strada da percorrere: dimezzare il costo dello Stato. Se finalmente qualcuno decidesse di trattare lo Stato Italiano come una qualsiasi azienda che non può pensare di sopravvivere presentando sempre bilanci in perdita, magari si potrebbero anche ipotizzare scenari di sviluppo reale dell’economia. Che, non dimentichiamolo, è la locomotiva che tira tutto il treno di un paese.

Per quanto riguarda i 101 modi di evadere le tasse … vi aspetto nel mio studio.
Il Commercialista di Robin Hood



http://www.teladoiolavalpolicella.it/101_modi.htm