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martedì 9 agosto 2011

In Alto Adige riparte il vuoto a rendere

Le bottiglie in vetro si possono riutilizzare oltre 50 volte, sono ecologiche ed incentivano l'economia locale. Il Centro Tutela Consumatori e Utenti intanto diffonde l'allarme: residui di acetaldeide in quasi tutte le bottiglie di plastica testate da una rivista austriaca

Una volta superato il Brennero venendo verso Sud insieme al beneamato Cappuccino made in Italy fanno la loro comparsa evidente le bottiglie di plastica, di cui deteniamo il record di consumo per il confezionamento dell'acqua. Un'abitudine ecologicamente insostenibile e poco comprensibile ai consumatori di lingua tedesca, dove birre, acqua e succhi di frutta vengono acquistati prevalentemente con il vuoto a rendere.

La Provincia Autonoma di Bolzano ha pensato di cambiare abitudini e sdoganare questa buona pratica anche in Italia. A partire da quelle zone le autorità locali stanno cercando di reintrudurre l'uso del vuoto a rendere. Un'azione concreta per ridurre i rifiuti, risparmiare materie prime ed energia.

Il Centro Tutela Consumatori e Utenti di Bolzano CTCU in collaborazione con l'Agenzia provinciale per l'Ambiente hanno infatti avviato una campagna di sensibilizzazione per l’impiego di vuoti a rendere.

GLi ideatori dell'iniziativa hanno ricordato il grande risparmio energetico, idrico e di materie prime abbinato al contenimento delle emissioni di C02 connesso con l’utilizzo di contenitori a rendere.
Una bottiglia di vetro “a rendere” può essere riutilizzata fino a 50 volte. E quando poi non è più utilizzabile, perché magari danneggiata o usurata, attraverso il riciclaggio il vetro viene riutilizzato e rimesso in circolazione. La bottiglia “a rendere” è sempre giovane ed è l’imballaggio ottimale da un punto di vista ecologico – anche perché è quello che più rispetta l’ambiente.

Dal momento che sono i produttori locali a preferire i vuoti a rendere per la commercializzazione dei prodotti, come ha aggiunto il direttore dell’Ufficio gestione rifiuti Giulio Angelucci, scegliere prodotti in vuoto a rendere rafforza la filiera dei prodotti regionali.

Ma secondo alcune indagini, c'è di più: le bottiglie monouso in plastica potrebbero rivelare rischi per la salute. E' quanto afferma il Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) che ha lanciato la campagna "Vuoto a rendere, molto meglio!" nella quale i cittadini possono ricevere informazioni sul tema presso lo sportello mobile dell'associazione.

L'associazione cita inoltre un'indagine di recente pubblicata (luglio 2009) sulla rivista per consumatori austriaca "Konsument", che avrebbe accertato la presenza nell'acqua gassata contenuta nelle bottiglie di plastica in PET di residui di acetaldeide. In ben 21 delle 25 marche di acqua minerale esaminate i laboratori, che hanno eseguito l'indagine, hanno rilevato la presenza di questa sostanza. Nell'acqua minerale naturale non sono state invece rinvenute tracce di tale sostanza. Per l'associazione, dunque, meglio bere acqua dalla fonte di casa o scegliere quella confezionata in bottiglie di vetro a rendere.




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