Roma, 31 mar. (TMNews) - Il quarzo potrebbe aiutare i geologi a prevedere dove e quando si scateneranno nuovi terremoti. Lo sostiene uno studio di due geofisici pubblicato su Nature. La presenza nel sottosuolo di abbondanti depositi del minerale, infatti, è ovunque ci sia una faglia, sostengono i ricercatori, e sarebbe indicativa di una debolezza delle crosta terrestre tanto da incrementare il rischio di sisma. I due scienziati, Marta Perez-Gussinye dell'Università di Londra e Anthony Lowry della Utah State University, negli Usa, hanno utilizzato un programma per computer, EarthScoper, che combina tecniche geologiche a eventi geofisici per esplorare la natura della placca continentale nordamericana. Hanno così individuato una relazione tra il quarzo e la friabilità del suolo. Il quarzo intrappola molecole d'acqua che vengono rilasciate se il minerale si riscalda, facendo scivolare gli strati di terra sovrapposti. Lowry ha definito il meccanismo "ciclo viscoso". Il Giappone e la faglia di Sant'Andrea in California sono sottoposti a questo meccanismo. "Siamo ancora come elefanti che vanno a tentoni", ammette Lowry, che intanto ha tuttavia lanciato l'allarme terremoto per l'area del Midwest americano, intorno alla faglia di New Madrid che attraversa Kentucky, Tennessee e Indiana dove da tempo si attende un "Big One", una scossa tellurica di grande impatto.
http://notizie.virgilio.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2011/3_marzo/31/scienza_cristalli_di_quarzo_aiutano_a_prevedere_terremoti,28982170.html
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