Sono uno dei pochi gruppi della scena elettronica internazionale in grado di proporre un vero live show e non soltanto un dj set. Gli inglesi Chemical Brothers, insieme a Prodigy e Underworld, rappresentano l'elite della musica dance-electro-techno che negli anni '90/2000 ha flirtato con il rock, riuscendo a raggiungere il successo di massa grazie a milioni di dischi venduti, tour mondiali e partecipazioni eccellenti a festival e rassegne.
Proprio i «Fratelli Chimici» saranno tra i protagonisti della prossima stagione di concerti in Arena. A giorni, infatti, verrà dato l'annuncio della loro unica data italiana del tour 2011, prevista all'anfiteatro intorno alla terza settimana di maggio. Per la città sarebbe un bel colpo, in virtù anche del fatto che i Chemical Brothers porterebbero un pubblico diverso: attento alle novità dell'elettronica, mediamente più giovane di quello che si vede di solito nei concerti areniani, con una concezione e una fruizione del concerto lontana dalle modalità più frequenti.
D'altra parte, gli stessi «Fratelli» (cioè gli ex compagni di scuola Tom Rowlands ed Ed Simons) hanno un'idea completamente differente di concerto rispetto a quella di un gruppo rock-pop. Luci, scenografie, laser, proiezioni: tutto quello che in un live set tradizionale è un contorno, diventa per i Chemicals una parte integrante dello show.
Non è un caso che per il loro disco più recente, Further, il settimo da studio, pubblicato lo scorso giugno, abbiano pensato a una serie di filmati corrispondenti a ogni traccia. A realizzarli, i registi-videomaker loro collaboratori da anni, Adam Smith e Marcus Lyall. Quei clip fanno parte integrante dei concerti, tanto che i «Fratelli» li hanno usati per presentare Further in anteprima, in uno show alla London Roundhouse, registrato su dvd e ora presente nell'edizione speciale dell'album e nella versione in vendita su iTunes.
Questo nuovo disco è stato descritto come il loro lavoro più psichedelico ma è da sempre che Rowlands e Simons sono attratti e influenzati dalla psichedelia. I due «Fratelli» hanno infatti collaborato con solisti e gruppi rock come Noel Gallagher degli Oasis (la psichedelica Setting sun, il loro primo brano al nunero 1 delle classifiche inglesi nel '96), Tim Burgess dei Charlatans, Jonathan Donahue dei Mercury Rev, Bobby Gillespie dei Primal Scream, Richard Ashcroft dei Verve e Wyane Coyne dei Flamig Lips. G.BR.
Proprio i «Fratelli Chimici» saranno tra i protagonisti della prossima stagione di concerti in Arena. A giorni, infatti, verrà dato l'annuncio della loro unica data italiana del tour 2011, prevista all'anfiteatro intorno alla terza settimana di maggio. Per la città sarebbe un bel colpo, in virtù anche del fatto che i Chemical Brothers porterebbero un pubblico diverso: attento alle novità dell'elettronica, mediamente più giovane di quello che si vede di solito nei concerti areniani, con una concezione e una fruizione del concerto lontana dalle modalità più frequenti.
D'altra parte, gli stessi «Fratelli» (cioè gli ex compagni di scuola Tom Rowlands ed Ed Simons) hanno un'idea completamente differente di concerto rispetto a quella di un gruppo rock-pop. Luci, scenografie, laser, proiezioni: tutto quello che in un live set tradizionale è un contorno, diventa per i Chemicals una parte integrante dello show.
Non è un caso che per il loro disco più recente, Further, il settimo da studio, pubblicato lo scorso giugno, abbiano pensato a una serie di filmati corrispondenti a ogni traccia. A realizzarli, i registi-videomaker loro collaboratori da anni, Adam Smith e Marcus Lyall. Quei clip fanno parte integrante dei concerti, tanto che i «Fratelli» li hanno usati per presentare Further in anteprima, in uno show alla London Roundhouse, registrato su dvd e ora presente nell'edizione speciale dell'album e nella versione in vendita su iTunes.
Questo nuovo disco è stato descritto come il loro lavoro più psichedelico ma è da sempre che Rowlands e Simons sono attratti e influenzati dalla psichedelia. I due «Fratelli» hanno infatti collaborato con solisti e gruppi rock come Noel Gallagher degli Oasis (la psichedelica Setting sun, il loro primo brano al nunero 1 delle classifiche inglesi nel '96), Tim Burgess dei Charlatans, Jonathan Donahue dei Mercury Rev, Bobby Gillespie dei Primal Scream, Richard Ashcroft dei Verve e Wyane Coyne dei Flamig Lips. G.BR.