Milano, 31 mar. (TMNews) - Utilizzare la lana grezza abbinata a un originale quanto semplice sistema tecnologico denominato 'Wores' per ripulire le maree nere, come quella provocata nel Golfo del Messico dalla piattaforma Bp. Un'idea rivoluzionaria pensata e brevettata dal presidente dell'Unione industriali di Biella, Luciano Donatelli, che ha messo a frutto la sua lunga esperienza con i tessuti, insieme al direttore dell'Associazione Tessili e Salute di Biella Mauro Rossetti e all'Ad di Tecnomeccanica Biellese Mario Plomer. 'Wores' sfrutta la proprietà idrorepellente della lana grezza unita alla capacità di assorbire olii in quantità fino a 10 volte superiore al proprio peso, con risultati sorprendenti. Per esempio per riassorbire il petrolio sversato nel Golfo del Messico, secondo i sostenitori del progetto, sarebbero bastate 10 mila tonnellate di lana grezza e appena una quarantina di ore di lavoro per riportare la situazione sotto controllo.
Ma gli effetti positivi dell'invenzione non si fermano qui. La lana utilizzata, detta "sucida", è uno scarto della lavorazione di nessuna utilità, mentre se impiegata per riassorbire il petrolio acquisterebbe valore a tutto vantaggio dei produttori. Senza contare che una volta conclusa la bonifica, la lana potrebbe essere smaltita nei termovalorizzatori, sfruttando le proprietà caloriche del petrolio.
La componente tecnologica di 'Wores', il cui prototipo è pronto per essere realizzato, si basa su un sistema semplice e originale, installabile su navi di diverse dimensioni così da poter intervenire ovunque. In sostanza 'Wores' sparge la lana in mare a prua e, attraverso appositi scivoli, la recupera a poppa dove viene strizzata con delle presse che, a loro volta, scaricano l'olio nero in un apposito serbatoio posto nella stiva. Terminata l'operazione, la lana è pronta per essere riutilizzata per almeno una dozzina di volte. Per una imbarcazione di 50 metri il costo dell'apparecchiatura è di circa 1 milioni di euro, un investimento che si ripagherebbe in appena 20 ore di lavoro, tenuto conto della quantità di petrolio recuperata.
"Tecnologie, macchine e processo - dice Luciano Donatelli - sono state brevettate in questi giorni dalla società Gruppo Creativi Associati (GCA). Abbiamo, inoltre, progettato due tipologie di interventi: una per i grandi disastri in mare ed una per i 'piccoli' versamenti in acque di superficie: porti, laghi, fiumi". Una degli aspetti che rende più orgoglio Donatelli è il fatto di avere inventato "un sistema ecocompatibile a 360 gradi: dall'utilizzo di un materiale di scarto per bonificare le acque fino al suo smaltimento nei termovalorizzatori".