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martedì 5 aprile 2011

innovazione energetica in edilizia


In alcuni Comuni, come Alzate Brianza (CO),
Castel del Piano (GR) e Pavarolo (TO),
l’installazione di pompe di calore diventa requisito
cogente in mancanza dell’utilizzo di altre fonti
rinnovabili come il solare termico ed il fotovoltaico.
E’ importante lo sviluppo di questo tema nei R.E.
perché richiama una tecnologia ed
un’applicazione possibile in tutte le Regioni
italiane, come dimostrato dagli esempi e che è
possibile integrare con impianti solari e di
geotermia a bassa entaplia:
Comune di Alzate Brianza: “Allegato F. Scheda
3.3: Per gli edifici di nuova costruzione e per gli
edifici esistenti (in alternativa ai generatori termici
tradizionali) e possibile:
­l’installazione di impianti destinati al
riscaldamento (collegati a terminali a bassa
temperatura) e al raffrescamento, attraverso l’uso
di pompe di calore, alimentate con acqua
prelevata da corpi idrici superficiali, dalle falde
idriche sotterranee o da scarichi idrici;
­ l’installazione di impianti finalizzati allo
sfruttamento della energia geotermica del suolo
mediante pompe di calore abbinate a sonde
geotermiche, con funzione di scambiatore di
calore, nei casi in cui non sia possibile mettere a contatto i fluidi geotermici
direttamente con gli impianti di utilizzazione.
Campo di applicazione: Per nuovi edifici, per
ristrutturazioni integrali l’energia geotermica e una
delle fonti rinnovabili da usare per soddisfare
l’obbligo normativo; consigliato per edifici
esistenti.
http://www.legambienteverona.it/doc/pianificazione_territorio/dossier%20edilizia%202010.pdf