Un lampione che non sarà una lampadona stradale più o meno normale, ma invece un Lampionet: un po' lampione e molto "rete". Gioco di parole, tutto questo, per raccontare che tra un po' di tempo - forse alquanto tempo, ma l'accelerazione della modernità è imprevedibile - in giro per le strade del Veneto (e altrove) potrebbe svettare una specie nuova di totem contemporanei ipertecnologici.
Faranno "anche" luce, risparmiando energia, ma funzioneranno pure da prese per le ricariche dei telefonini o delle vetture elettriche, da sensori meteorologici, da antenne per internet wireless, da punto-video per la telesorveglianza, da diffusori di musiche e messaggi telegestiti.
In base a quest'ultimo paio di riferimenti il Lampionet dà magari una mezza idea di strumento buono per un Grande Fratello supervisore della società, alla George Orwell modello 1984 - dipenderà dalla gestione che se ne farà, naturalmente - ma per il resto si annuncia davvero come un portento nel campo degli strumenti urbani multifunzione.
L'ha studiato e trasformato in prototipo - come spiega una nota targata Kstc-Lampionet - "un gruppo di aziende del vicentino, ciascuna leader in uno dei segmenti tecnologici utili allo sviluppo dei servizi che l'innovativa infrastruttura urbana può fornire".
"Multiutility urban device ad alto contenuto architettonico e tecnologico": questa la classificazione del nuovo apparato, finanziato dalla Regione nell'ambito del sostegno alle aggregazioni di filiere produttive omogenee.
Ne discute domani - nella sala della Confartigianto in via Fermi 201 alle 9.30 - un convegno in cui saranno ospiti l'assessore veneta all'economia Maria Luisa Coppola e la vicepresidente dell'Anci Maria Rita Busetti, e relatore per i progettisti Pio Saverio Porelli. Una tavola rotonda coordinata da Maria Cristina Ceresa di Energia24 de Il Sole-24 Ore farà confrontare Marisa Fantin dell'Inu-Veneto, Aldo Bottoli del Politecnico di Milano e Cristiano Rosini comandante della Polizia locale vicentina.
Faranno "anche" luce, risparmiando energia, ma funzioneranno pure da prese per le ricariche dei telefonini o delle vetture elettriche, da sensori meteorologici, da antenne per internet wireless, da punto-video per la telesorveglianza, da diffusori di musiche e messaggi telegestiti.
In base a quest'ultimo paio di riferimenti il Lampionet dà magari una mezza idea di strumento buono per un Grande Fratello supervisore della società, alla George Orwell modello 1984 - dipenderà dalla gestione che se ne farà, naturalmente - ma per il resto si annuncia davvero come un portento nel campo degli strumenti urbani multifunzione.
L'ha studiato e trasformato in prototipo - come spiega una nota targata Kstc-Lampionet - "un gruppo di aziende del vicentino, ciascuna leader in uno dei segmenti tecnologici utili allo sviluppo dei servizi che l'innovativa infrastruttura urbana può fornire".
"Multiutility urban device ad alto contenuto architettonico e tecnologico": questa la classificazione del nuovo apparato, finanziato dalla Regione nell'ambito del sostegno alle aggregazioni di filiere produttive omogenee.
Ne discute domani - nella sala della Confartigianto in via Fermi 201 alle 9.30 - un convegno in cui saranno ospiti l'assessore veneta all'economia Maria Luisa Coppola e la vicepresidente dell'Anci Maria Rita Busetti, e relatore per i progettisti Pio Saverio Porelli. Una tavola rotonda coordinata da Maria Cristina Ceresa di Energia24 de Il Sole-24 Ore farà confrontare Marisa Fantin dell'Inu-Veneto, Aldo Bottoli del Politecnico di Milano e Cristiano Rosini comandante della Polizia locale vicentina.
Dice ancora la nota di presentazione: "I numerosi elementi architettonici che declinano l'arredo urbano vengono spesso disseminati nell'ambiente esterno in maniera totalmente disomogenea. E il disordine estetico è uno dei fattori che più influiscono negativamente sulla qualità della vita collettiva.
Armonia e bellezza del contesto urbano, infatti, contribuiscono al benessere psicofisico degli abitanti, mentre degrado, confusione visiva e consumo dello spazio aumentano stati di stress e peggiorano l'umore e gli stati d'animo». Il Lampionet è stato pensato anche per questo.
Ipotesi per il futuro, nell'ambito dalle grande "nuvola" informatica che sta addensandosi sul mondo degli smartphone e dei pc portatili: collegandosi via internet o al sistema Lampionet gli utenti potranno registrarsi e attivare un borsellino elettronico ricaricabile per pagare servizi a scalare; i navigatori in rete registrati e occasionali usufruiranno del wi-fi pubblico per la connessione; i display forniranno informazioni su eventi culturali, notizie meteo, cronache locali e nazionali, dati su hotel e ristoranti.
Antonio Trentin
http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Cronaca/243936__un_totem_ipertecnologico_tutto_luce_e_internet/