Gli Stati Uniti stanno affrontando un “naufragio in slow motion”, la
situazione della Grecia è molto peggiore di sei mesi fa, come anche la
situazione della Spagna. Lo stesso vale per l’Italia, la Francia, il
Giappone, l’Argentina e tante altre nazioni. L’intera economia
mondiale sta rallentando, e stiamo ora entrando in un periodo che si
rivelerà incredibilmente doloroso per tutti.
Spese, prestiti finanziari e stampa di denaro sconsiderati hanno
prodotto un breve periodo di “stabilità economica”, ma le nostre assurde
decisioni faranno sì che il tracollo finanziario sarà di gran lunga
peggiore di quanto sarebbe potuto rivelarsi. Perciò toglietevi
dalla testa che gli USA eviteranno l’imminente crisi economica mondiale.
La verità è che, prima che la tempesta sia passata, saremmo considerati
tra i principali artefici della crisi.
Ecco i 21 segni che la crisi economica mondiale sta raggiungendo tutto un altro livello:
1. Stanley Fischer, governatore della Banca d’Israele, afferma che l’economia mondiale è “spaventosamente prossima” alla recessione.
2. Poco tempo fa è stato annunciato che il tasso di disoccupazione della Grecia ha toccato la cifra record del 25.1%, mentre la disoccupazione sotto i 24 anni ha superato il 54%. Nell’aprile del 2010, il tasso di disoccupazione greco si attestava solo all’11.8%.
3. Il Fondo Monetario Internazionale preannuncia l’eventualità di una nuova “ristrutturazione” del debito pubblico greco.
4. Anders Borg, ministro delle finanze svedese, dichiara che l’uscita dall’Euro della Grecia è “probabile”, e che dovrebbe avvenire entro i prossimi sei mesi.
5. Una
folla indignata di circa 40.000 greci ha invaso le strade di Atene per
manifestare contro la Cancelliera tedesca Angela Merkel in visita.
Da studenti a pensionati, decine di migliaia di dimostranti greci hanno
occupato Atene per manifestare alla Cancelliera tedesca la loro
indignazione nei confronti delle continue misure di austerità a cui sono
sottoposti. Ignorando il divieto governativo di protestare, si stima
che 40.000 manifestanti – tra cui molti con cartelloni della Merkel
travestita da nazista- si sono radunati nei giorni scorsi in Piazza
Syntagma nei pressi del parlamento. Dei giovani a volto coperto hanno
preso a sassate la polizia antisommossa che ha replicato con gas
lacrimogeni.
Le autorità hanno spiegato 7.000 agenti di polizia, cannoni ad acqua e
elicotteri. Dei cecchini sono stati piazzati sui tetti a protezione
dell’incolumità della Premier tedesca.
6. La crisi del debito pubblico argentino è sempre più critica.
8. L’agenzia di rating Standard&Poor’s ha declassato la valutazione azionaria del debito pubblico spagnolo a un BBB-, a solo un gradino al di sopra della categoria “debito altamente speculativo”.
9. Nel 2000 in Spagna il rapporto tra debito pubblico e PIL era del 192%, e nel 2011 ha raggiunto il 363%.
10. Somme record di denaro vengono ritirate dalle banche spagnole, molte delle quali si avviano verso lo stato di insolvenza.
11. L’attività manifatturiera spagnola è in fase di contrazione da 17 mesi di fila.
12. Si stima che il valore immobiliare delle case spagnole diminuirà di un ulteriore 15% entro la fine del 2013.
13. In Francia, il tasso di disoccupazione ha attualmente superato il 10%, ed è in costante aumento da 16 mesi di fila.
14. Vi sono indizi che la Svizzera si stia preparando per fronteggiare “disordini sociali di prim’ordine” in tutta Europa.
15. L’ex massimo economista presso la Banca Centrale Europea dichiara che la BCE è precipitata in uno stato di “panico” nel disperato tentativo di risolvere la crisi del debito pubblico europeo.
16. Secondo una recente relazione finanziaria del Fondo Monetario Internazionale,
le banche europee potrebbero essere costrette a mettere in liquidazione
beni per 4,5 trilioni di dollari durante i prossimi 14 mesi al fine di
far fronte all’assoluta necessità di nuovo capitale.
17. In agosto, l’export americano ha toccato il livello più basso dallo scorso febbraio.
18. Il docente di economia Barry Eichengreen si dichiara molto preoccupato in merito al futuro dei titoli di stato americani:
“Temo che in particolare i mercati azionari statunitensi abbiano superato la fase di crescita economica”
19. Durante la prima settimana d’ottobre, gli investitori hanno
ritirato più di 10 milioni di dollari dai fondi comuni d’investimento
americani. In totale quest’anno, sono stati ritirati più di 100 milioni di dollari dai fondi comuni.
20. Il Fondo Monetario Internazionale avverte il rischio “altamente preoccupante” di un ulteriore rallentamento dell’economia mondiale.
21. Uno dei segni più chiari che indicano il rallentamento
dell’attività economica è dato dal licenziamento del personale delle
compagnie di spedizione. Ciò spiega la preoccupazione in seguito
all’annuncio che la FedEx stia pianificando il licenziamento di “diverse migliaia” di dipendenti nei prossimi mesi. Seconda l’agenzia di stampa francese AFP “l’attività commerciale della compagnia è colpita dalla recessione economica”.
Ma c’è qualcuno che se la sta passando bene?
Si. A quanto pare, il nuovo piano di politiche monetarie degli USA
(QE3) sta gonfiando i profitti delle grandi banche americane rendendo i
ricchi ancora più ricchi, proprio come avevo previsto. Secondo il Washington Post, queste politiche stanno portando benefici alle grandi banche più che i consumatori. È forse questo che aveva in mente la Federal Reserve sin dall’inizio?
Poche settimane fa , JPMorgan Chase e Wells Fargo, società
finanziarie leader nel mercato ipotecario americano, hanno annunciato
che i tassi d’interesse dei prestiti immobiliari non verranno ridotti,
sebbene da questi servizi ne ricavino profitti esorbitanti. Tali
profitti sono stati gonfiati da iniziative federali con il fine di
stimolare l’economia. La Federal Reserve spende 40 milioni di dollari al
mese per ridurre i tassi ipotecari e incentivare gli americani a
comprare immobili. Ciò nonostante, queste manovre potrebbero
avvantaggiare le banche più che i mutuatari.
Di conseguenza, quali benefici hanno ricavato le banche dal QE3? Ecco le cifre:
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nell’ultimo
quadrimestre i ricavi derivanti dalle ipoteche sono aumentati del 57%
per la JPMorgan e più del 50% per la Wells Fargo. Ma cos’altro ci dovremmo aspettare dalla Federal Reserve?
In
ogni caso, è indiscutibile che l’economia e il sistema finanziario
mondiali sono insostenibili da qualsiasi prospettiva si voglia esaminare
il problema. Stiamo sprofondando nel debito
pubblico, annegando nel debito dei consumatori. La borsa è diventata un
casinò ad alto rischio dove le nostre più grandi istituzioni giocano
d’azzardo giorno dopo giorno. Consumiamo di gran lunga più di quanto produciamo,
in america più di 100 milioni di americani vivono di sussidi, è come se
stessero derubando le future generazioni di più di 100 milioni di
dollari all’ora, di cui poi loro ne dovranno rispondere.