Eurobarometro: le opportunità verdi per le PMI italiane.
È stato pubblicato nei giorni scorsi l’indagineEurobarometro “SMEs Resource Efficiency and Green Markets” che fornisce una panoramica dello stato dell’arte in tema di adozione di politiche aziendali “verdi” nellePiccole e Medie Imprese dell’area Euro. La presentazione è stata effettuata da Antonio Tajani, nel suo ruolo di vicepresidente della Commissione Europea, ed il dato che emerge è abbastanza confortante per quanto riguarda le PMI italiane.
Fatta eccezione per la conformità alla legislazione ambientale che viene seguita dal 42% delle PMI italiane a fronte di una media nell’eurozona del 49%, a livello generale il dato delle nostre PMI è in linea con gli altri paesi europei. Nonostante i rispettivi mercati interni risultino per tutti i paesi il principale sbocco commerciale, gli scambi intracomunitari rivestono comunque un’importanza crescente. Sotto questo punto di vista le aziende italiane hanno la tendenza a limitare la commercializzazione di beni e la prestazione di servizi all’interno dell’area euro e della Russia mentre le aziende degli altri paesi si aprono anche agli altri continenti.
Tra le aziende italiane che investono in efficienza energetica e in sviluppo di prodotti e servizi verdi quasi un terzo degli intervistati ritiene importante che arrivi un supporto dall’alto alla crescita del business, essenzialmente per il tramite di incentivi economici mentre un’importanza minore sembrano rivestire i servizi di consulenza in tema commerciale, tecnico e marketing.
Che la gestione delle risorse energetiche in modo efficiente sia un pensiero diffuso lo testimonia il fatto che la quasi totalità delle aziende (94%) dichiari di adottare almeno una misura per migliorarne l’efficienza. Tra queste, la più diffusa è la riduzione al minimo degli sprechi (adottata dal 72% del campione), seguita a ruota da risparmio energetico, riciclaggio, risparmio dei materiali e dell’acqua (adottate in circa la metà dei casi). Un dato più basso ma comunque in linea con la media europea è costituito dalla vendita di materiali di scarto ad un’altra azienda (14%) e utilizzo prevalente di energia da fonti rinnovabili (11%).
In definitiva, l’adozione di politiche aziendali volte all’efficienza energetica e allo sviluppo di prodotti e servizi ecologici fornisce diverse opportunità di business per le Piccole e Medie Imprese italiane: nuovi posti di lavoro, risparmio di risorse (cost reduction), salvaguardia dell’ambiente e nuovi mercati di sbocco sono tutti incentivi quasi gratuiti da sfruttare nel corso dei prossimi anni come leve di business per ottenere vantaggi competitivi.