Gentile
un mese fa ti avevamo inviato l'appello sulla drammatica situazione nei campi rifugiati in Sud Sudan. A un mese di distanza purtroppo la situazione è peggiorata.
I risultati di due indagini epidemiologiche che abbiamo concluso a fine luglio hanno evidenziato dati agghiaccianti: nei campi di Yida e Batil ogni giorno muoiono 5 bambini e il tasso di mortalità è due volte superiore rispetto alla soglia di emergenza.
Nei quattro campi rifugiati in cui lavoriamo, trovare l'acqua potabile è una sfida quotidiana e durissima: le nostre équipe continuano a effettuare trivellazioni a 50/60 metri di profondità con scarsi risultati. I nostri ospedali da campo, allestiti in tende, sono al massimo della loro capacità così come i nostri centri nutrizionali dove sono ricoverati più di 1.200 bambini.
Le immagini e i racconti che i nostri operatori riescono a mandarci, come quella di Gabriele di cui puó vedere un breve estratto, sono agghiaccianti: file per la distribuzione di generi di prima necessità e cibo in mezzo a pozze di fango; bambini talmente stremati da mesi di fuga da morire per semplici malattie gastrointestinali e infezioni respiratorie.
Già dallo scorso mese di novembre, MSF ha avviato un massiccio intervento di assistenza sanitaria e oggi è il principale fornitore di cure mediche nei campi rifugiati del Sud Sudan. Stiamo mobilitando tutte le risorse umane e finanziarie disponibili, ma ciò non basta a fronteggiare la situazione.
Se non l'avessi già fatto, ti chiediamo di sostenere i nostri progetti d'emergenza in Sud Sudan.
Abbiamo bisogno di te! A nome dei nostri pazienti e della mia equipe, ti ringrazio sinceramente per quanto potrai fare per questa emergenza.
Kostas Moschochoritis
Direttore Generale Medici Senza Frontiere Italia