Poco meno di mille dollari: con questa cifra un team di ricerca è riuscito a raccogliere, per anni, traffico satellitare geostazionario non cifrato . È una cifra bassa — e questo è il punto: la vulnerabilità non risiede in hardware esoterico ma in pratiche di configurazione e in assunzioni sbagliate sull’obscurity del mezzo. Come hanno fatto Il principio è semplice: molte stazioni geostazionarie trasmettono segnali che coprono vaste porzioni di superficie; un’antenna direzionale, anche piccola, orientata correttamente riesce a ricevere quei segnali. I ricercatori hanno usato un setup economico, software-defined radio e tool open-source per decodificare e analizzare flussi IP e VoIP. L’operazione è passiva: non si inviano pacchetti né si interferisce — si ascolta. Perché questo è rilevante? Perché la trasmissione on-air non cifrata rimane leggibile a chiunque abbia l’antenna. Non c’è bisogno di attacchi sofisticati o di accessi privilegiati: basta la linea di vista e il know-how ...
Contrary to popular belief, I’m not always cheering for upward price movements in Bitcoin! I’ve also called down and sideways on many occasions, including regularly calling false starts etc, on my Twitter feed (as TwoBitIdiot can attest to!). When I first began thinking about this post, I initially wanted to focus on why I believed that the Bitcoin Exchange Traded Funds (ETFs) currently under review by the Securities and Exchange Commission (SEC) would present a dangerous situation for Bitcoin (but I’ll get to this later in this post). I quickly realized there was bigger issue at play here — the upcoming potential for another Bitcoin bubble!