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venerdì 17 febbraio 2017

Crisi Venezuela: la soluzione è nel Bitcoin. Ecco perché

Crisi Venezuela: Bitcoin è la soluzione? - La crisi del Venezuela ha ormai raggiunto livelli impensabili, ma una soluzione potrebbe essere il Bitcoin.
Come abbiamo avuto modo di vedere più volte, la crisi del Venezuela è iniziata come recessione economica, ma nel giro di pochissimo tempo si è trasformata in una vera e propria emergenza sociale e umanitaria che ha messo in ginocchio la popolazione. L’uso del Bitcoin potrà davvero rappresentare una soluzione?

Nonostante la grande disponibilità di riserve petrolifere, il Venezuela ha dovuto fronteggiare una crisi economica sempre più grave, anche e soprattutto a causa del crollo della quotazione di greggio. La crisi del Venezuela ha così generato un livello di inflazione senza precedenti e le previsioni degli esperti parlano di come questa potrebbe arrivare fino al 1.600%. In un contesto del genere, sono in tanti ad identificare il Bitcoin come una possibile soluzione alla crisi del Venezuela.

L’inflazione ha ovviamente preso il volo accompagnata dal deprezzamento del bolivar: una banconota da 100 - il taglio più alto esistente nel paese - vale ora 2 centesimi. Per fronteggiare la crisi del Venezuela e il crollo della valuta, il paese ha così deciso di stampare banconote di taglio più elevato in modo da non costringere i cittadini ad andare in giro con borsoni pieni di banconote e monete per comprare anche solo i beni di prima necessità. Si pensi come molti negozianti abbiano smesso di contare le monete e abbiano invece iniziato a pesarle. Vediamo allora come e perché il Bitcoin potrebbe rappresentare una risposta alla crisi del Venezuela e del bolivar.

Crisi Venezuela: quanto è diffuso il Bitcoin?

Come già accennato, la crisi del Venezuela ha reso il bolivar una moneta senza valore ed ecco perché il Bitcoin è diventato sempre più usato nel paese. Secondo i dati riportati da Surbitcoin.com il numero di coloro che utilizzano la valuta virtuale in Venezuela è cresciuto dai 450 rilevati ad agosto agli 85 mila rilevati a novembre.

Crisi Venezuela: perché il Bitcoin è la risposta

Dato il continuo crollo del bolivar, causato dalla crisi del Venezuela, molti cittadini hanno iniziato ad utilizzare il Bitcoin come alternativa. Ad esempio le associazioni umanitarie possono donare Bitcoin a chi ne ha bisogno e costoro, poi, possono utilizzare la valuta virtuale per comprare gift card Amazon e ordinare beni tramite i rivenditori online. Un modo più tecnologico, insomma, di far fronte alla crisi del Venezuela che sta privando i cittadini anche dei beni di prima necessità.
Uno dei punti di forza del Bitcoin, spesso ignorato dai paesi più sviluppati, è che non occorre avere a disposizione un conto corrente bancario fisico per inviare o ricevere valuta virtuale. Tutto ciò che serve per questo tipo di transazioni è una connessione Internet, anche solo da telefono cellulare.
L’utilizzo del Bitcoin permette alla popolazione, straziata dalla crisi del Venezuela, di ricevere valuta virtuale che viene poi utilizzata per comprare i beni assolutamente necessari, come anche i medicinali. Proprio per far fronte alle esigenze della popolazione, molte società venezuelane hanno iniziato ad accettare pagamenti in Bitcoin riconoscendo l’alta volatilità del bolivar, ma soprattutto il suo essere senza valore. La valuta virtuale sarà la soluzione alla crisi del Venezuela?

https://www.forexinfo.it/crisi-Venezuela-la-soluzione-e-Bitcoin-ecco-perche