Gli exchange, o “cambiavalute virtuali”, sono stati l’oggetto del secondo evento relativo all’innovazione tecnologica legata alla blockchain e alle criptovalute.
L’evento promosso dal deputato Marco Baldassarre è entrato con un abile gioco di mediazione nel tema caldo degli Exchange, affrontando sia gli aspetti tecnici sia quelli legislativi
L’evento è stato moderato da Agostino Formichella, caporedattore di EcodaiPalazzi.it.
Il convegno è iniziato da dove ci eravamo lasciati a novembre con il primo incontro e cioè da Andrea Medri di The Rock Trading. Il punto di vista di The Rock Trading, è stato fondamentale, poiché oltre a rappresentare un’eccellenza dall’anima tutta italiana, è la piattaforma di exchange più longeva al mondo con i suoi 9 anni di attività, praticamente gli stessi anni che ha il Bitcoin nato nel 2008.
Nel suo intervento Medri ha focalizzato l’attenzione sul punto più caldo e cioè la mancanza di una normativa specifica che riguardi exchange e criptovalute, sottolineando l’inefficacia e i costi di voler adattare normative vecchie a tecnologie nuove.
Giuseppe Grisorio ha portato il punto di vista di Bitcoin Foundation Puglia puntando il focus sul giusto bilanciamento tra libertà e controllo.
Giancarlo Russo di Neutrino, Startup innovativa che fornisce strumenti di intelligence sul mondo dei bitcoin e delle cryptovalute, ha dato la consapevolezza che le tecnologie di anonimizzazione (ndr. cioè dei programmi capaci di scomporre grosse somme di denaro per nasconderne le traccie) usate a fini illeciti sono adeguatamente contrastabili.
Dopo i primi tre interventi di natura più operativa ed etica si sono susseguiti i due interventi di natura giuridica da parte di Stefano Capaccioli di CoinLex e Giorgio Maria Mazzoli dello Studio Vinti & Associati.
Capaccioli (autore del libro “Criptovalute e Bitcoin: un’analisi giuridica“) ha illustrato la proposta di intervento normativo sviluppata da Coinlex la quale si focalizza su 4 punti:
- Inserimento Cambiavalute Virtuali (registro tenuto organismo OAM)
- Introduzione autenticazione con SPID (art. 64 del CAD)
- Modifiche al TULPS
- Correzione normativa sui giochi
Mazzoli nelle conclusioni finali ha dichiarato che i prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valute virtuali (ndr. i cambia valute virtuali o exchange), mentre possono senz’altro essere richiesti di raccogliere e trattare i dati identificativi dei propri utenti, hanno già oggi il divieto di trattare il dato personale che consenta di associare la specifica chiave pubblica alla quale sia associata la valuta virtuale con i citati dati identificativi.
Marco Baldassarre ha concluso dicendo che: “Gli exchange sono un’opportunità per il sistema Italia, dobbiamo facilitare l’innovazione nel rispetto dei nuovi diritti digitali. Inizieremo fin da subito a creare una proposta di normativa da portare nelle sedi opportune cercando fin da ora di far recepire al ministero competente le nostre idee nate dal confronto con professionisti ed esperti del settore.”
http://ecodaipalazzi.it/2017/02/03/exchange-opportunita-sistema-italia/