Translate

domenica 29 maggio 2011

Energia, serve un Piano Energetico Comunale per il comune di PESCANTINA

La direttiva 2010/31/UE dell’Unione Europea entrata in vigore l’8 Luglio 2010, impone certificazione energetica e consumo zero di energia su tutti gli edifici nuovi entro il 2020 (2018 per i pubblici). Si tratta di una direttiva importante, che pone come obbiettivo primario quello del risparmio energetico.

Un comune efficiente che pensa al futuro dei suoi cittadini, ha un Piano Energetico Comunale (P.E.C.) e  se non ce l’ha dovrebbe impegnarsi per averne uno e realizzare progetti mirati al risparmio.

Il comune di padova per esempio,  ha realizzato ( NEL PERIODO 2005 / 2009 ) una serie di progetti, atti a ridurre gli sprechi e quindi a favorire il risparmio energetico.
Finito il progetto, la cittadinanza ha ottenuto un risparmio consistente pari a 6.543.000 Kwh/y, per oltre 600.000,00 euro sulla bolletta del comune, ai cui bisogna aggiungere una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 4.318t/Y. 

Per approfondire leggi qui il documento (http://www.peacelink.it/gdp/docs/2755.pdf

Scusate l'ingenuita', ma le domande che mi piacerebbe rivolgere ai nostri amministratori, sono lecite e sono le seguenti :
Il comune ha o ha fatto un piano energetico? E’ stata fatta una programmazione degli interventi ? Quanto costa la realizzazione di questo piano ? A che punto siamo arrivati nella sua realizzazione ? Cosa stiamo realizzando in termini di P.E.C. in PESCANTINA ? I cittadini che finanziano EVENTUALMENTE QUESTI PROGETTI con le loro tasse, sono d’accordo ? Quale risparmio ha ottenuto fin’ora il comune attuando questo piano ?
Sono convinto che se qualcuno dei nostri amministratori stia leggendo, forse riderà delle domande lecite ma ovvie, poste da queste pagine,  perchè sicuramente fornirà una risposta veloce e convincente per ogni quesito posto, ma in caso contrario, ritengo che ci troviamo in un periodo piuttosto delicato e difficile, per accettare con superficialità sprechi o inadempienze da parte della nostra classe politica.

I cittadini hanno diritto di sapere in che modo le amministrazioni si impegnano per recuperare denaro da investire nel sociale e per la corretta manutenzione della cosa pubblica, non credo sia corretto pensare sempre ai cittadini come  “ sudditi”, capaci solo di pagare ed accettare aumenti della tasse, minacce alla salute, consumo sfrenato del territorio, utili solo a mettere una croce su una lista elettorale una volta ogni quattro anni, senza per altro diritto di scelta ! O sbaglio ?.

Andrea Belvedere
NoiPescantina.it