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giovedì 26 maggio 2011

Casa Bianca 2012 Ron Paul in campo: "Sono io l'anti Obama"



WASHINGTON. Il deputato repubblicano del Texas Ron Paul ha annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 2012.
Paul, considerato da molti il padrino del movimento conservatore del Tea Party, ha comunicato la sua intenzione di tentare la scalata alla Casa Bianca dalla trasmissione televisiva "Good Morning America" dell'Abc, "è il momento giusto perché la gente è oramai d'accordo con quanto sto dicendo da oltre 30 anni". 
La campagna elettorale di Paul riprende esattamente da dove si era conclusa quella del 2008 (dove è stato sconfitto dal senatore John McCain nelle primarie del partito Repubblicano), un sondaggio di Cnn/Opinion Research mostra come l'ex deputato texano sia il candidato con più possibilità di sconfiggere il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, in un eventuale testa a testa nel 2012. Ciononostante, pochi repubblicani credono che Paul possa realmente essere il candidato repubblicano alle presidenziali del 2012.
"Ha i suoi fedelissimi che l'aiuteranno, ma la sua campagna elettorale non guadagnerà momentum", ha detto il fondatore di Tea Party Nation Judson Phillips aggiungendo: "La gran parte dei membri del movimento del Tea Party non credono che Ron Paul sia un candidato adatto". 
Paul è stato eletto per la prima volta al Congresso nel 1979. Questa è la terza volta che si candida alle elezioni presidenziali, prima della sfortunata campagna del 2008, si era candidato nel 1988 tra le file del Partito Libertario. Anche se ha inaugurato la sua campagna elettorale nel New Hampshire, la squadra elettorale di Paul ha fatto sapere che il deputato si prepara a vendere cara la pelle in Iowa - primo stato dove si vota per scegliere il candidato repubblicano che tenterà la scalata alla Casa Bianca.

Mentre si susseguono gli annunci di candidature repubblicane alle presidenziali del 2012, c'è ancora un indeciso: il governatore dell'Indiana, Mitch Daniels. Ieri, durante una serata di gala del partito Repubblicano, i fedelissimi del governatore l'hanno incitato a candidarsi ma, parlando ai giornalisti presenti Daniels non ha voluto dare alcuna indicazione a riguardo. 
Sono diverse le similitudini tra le attuali indecisioni di Daniels e quelle di otto anni fa, precedenti alla sua campagna elettorale per diventare governatore dell'Indiana. Adesso come allora sembrano essere questioni di carattere personale a pesare sulla sua scelta. Sia la moglie, Cheri, che Daniels stesso hanno sollevato perplessità sull'impatto che una sua eventuale candidature potrebbe avere sulle quattro figlie della coppia. "Sono ben cinque le donne coinvolte in questa faccenda, non una", ha detto Daniels al quotidiano online Politico. 
La famiglia e in particolare Cheri ha sempre svolto un ruolo centrale nella vita politica di Daniels. In un'eventuale corsa alla Casa Bianca il tribolato matrimonio tra il governatore e la moglie potrebbe danneggiare le sue possibilità di successo: negli anni Novanta Cheri aveva lasciato il marito, sposando poi un altro uomo in California, prima di ricongiungersi a Daniels tre anni dopo. 
In passato, Cheri ha sempre evitato incarichi politici. Il fatto che sia stata delegata da Daniels stesso ad inaugurare la serata di gala del partito Repubblicano è interpretato come un segnale che la donna si stia abituando all'idea di una prossima campagna presidenziale del marito.  Persone vicine al governatore sottolineano come Daniels sia un politico di professione che è stato consigliere di Ronald Reagan alla Casa Bianca, che scrive i propri discorsi e che ha ideato da solo gli spot delle sue ultime due campagne elettorali. "Non ha bisogno di consigli, la sua decisione sarà presa consultando Cheri e le ragazze", ha detto Deborah Daniels, sorella del governatore. Qualunque sia la sua decisione finale, i repubblicani vorrebbero che Daniels la prenda il prima possibile.