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Visualizzazione dei post da aprile, 2010

Negozio a km zero a pescantina

La nuova iniziativa si chiama negozio a Km zero. La necessità di limitare lo spostamento delle persone e delle merci, vincolando la richiesta e l'offerta al cosidetto " km zero " è sotto certi aspetti lodevole ed interessante. L'impossibilità di parteciapre ai mercatini a Km zero, spesso presenti un solo giorno della settimana il piu' delle volte incompleti del necessario di tutti i giorni, porta a spiengere il consumo, verso i negozi e i centri commerciali, che non offrono il Km zero, ed in piu' legano la merce agli imbalaggi. Quante volte è capitato di tornare e a casa e riordinando la spesa, accorgersi che plastica e contenitori creano inutile volume e scarto, che finisco nella discarica o quando va bene nella " catena " del riclo ? La soluzione puo' essere il negozio senza imballaggi e per di piu'a Km zero, sempre aperto, sette giorni su sette. Avremmo immediatamente due incredibili vantaggi, il primo, sarebbe quello di poter fare la s...

NUCLEARE Inutile, dannoso e costoso ambientalisti si mobilitano

Dodici miliardi di euro in vent'anni. E' quanto in Italia è stato speso dalla chiusura delle centrali nucleari ad oggi. Soldi utilizzati esclusivamente per gestire le scorie radioattive. E che non hanno  finanziato né nuove ricerche su energie rinnovabili né la costruzione di un deposito unico nazionale. La denuncia è contenuta in un dossier presentato dai Verdi in occasione del 24° anniversario del disastro di Chernobyl: "L'Italia paga per il nucleare che non ha". E riparte la mobilitazione ambientalista. Per Legambiente "la scelta del governo di far ritornare il nucleare in Italia è rischiosa e sbagliata". E sul deposito nazionale di scorie crescono le preoccupazioni in merito all'ipotesi di costruirlo nell'area del Garigliano, tra la provincia di Caserta e quella di Latina. "Proprio in quella zona, abbiamo già avuto la nostra piccola Chernobyl". Il dossier dei Verdi. Novantamila metri cubi di rifiuti tossici e radioattivi. A ...

Bottiglie vegetali

Si chiama BioBottle e non utilizza neanche una goccia di petrolio in quanto realizzata in PLA il biopolimero che si ricava dalla fermentazione degli zuccheri vegetali. È stata presentata in occasione di Biopolpack, il congresso nazionale sugli imballaggi in polimeri biodegradabili che tenutosi all'Università' di Parma il 15 e 16 aprile. Prodotta da Sant’Anna, Bio Bottle è compostabile: si conserva come le bottiglie di plastica tradizionale, ma si biodegrada completamente in 80 giorni negli appositi siti di compostaggio. Inoltre, a differenza delle plastiche più comuni, è riciclabile chimicamente: una Bio Bottle nuova nasce da una Bio Bottle usata, senza usare petrolio e senza inquinare l’atmosfera. Gli studi condotti al dipartimento di Chimica clinica e microbiologia e Sanità pubblica dell'Università' di Torino hanno permesso di dimostrare che il biopolimero utilizzato è adatto a contenere acqua minerale. L'impiego di risorse rinnovabili per produrre questo b...

Toyota Prius Plug-in, pronta per le strade

Saranno definiti oggi i programmi di commercializzazione della nuova Toyota Prius Plug-in che coinvolgerà inizialmente la città di Strasburgo. Per l'Italia l'arrivo della nuova ibrida ricaricabile dalla rete domestica della Casa giapponese non è del tutto scontato, tuttavia si ventila la possibilità di poterle vedere sulle nostre strade alla fine di quest'anno o al massimo nei primi mesi del 2011. La peculiarità di questo modello che si differenzia dalla attuale Prius soprattutto per la possibilità di ricaricare le batteria dalla rete tramite una presa 220V è la parallela possibilità di percorrere circa 20 km in solo elettrico con emissioni ridotte fino a 60 g/km di CO2. La Prius plug-in funziona come una vettura elettrica su distanze ridotte e come un normale veicolo ibrido sulle percorrenze più lunghe. Le sue caratteristiche di veicolo elettrico assicurano una maggiore autonomia rispetto ad un normale veicolo ibrido, quindi una diminuzione dei consumi e delle e...

YeZ, l’auto-foglia

YeZ, l’auto-foglia mossa dal vento e dal sole che assorbe anidride carbonica Si chiama YeZ , ossia Leaf per i media anglosassoni e Foglia per gli italiani. E’ un’automobile della Aaic (Shanghai automotive industry corporation), una casa automobilistica statale cinese, ancora allo stadio di concept: un’idea di auto più che un’auto vera e propria, insomma. Ma – se mai entrerà in produzione – sarà davvero un’auto da rivoluzione ecologica. Elettrica ed interamente alimentata dal vento e dal sole . E non solo: l’auto è in grado di assorbie dall’atmosfera l’anidride carbonica , il principale gas dell’effetto serra: proprio come una foglia. Almeno, così dice la Saic. E dunque è il caso di gettare un’occhiata più da vicino. Ye Zi è stata presentata ai giornalisti dalla Aiac all’inizio della settimana, in anteprima rispetto al Pechino Motor Show che inizierà il 23 aprile. E’ una due posti con il tettuccio (a forma di foglia) coperto da pannelli fotovoltaici , orientabil...

No al NUCLEARE: avviamo un referendum

Il governo Berlusconi ha riavviato il nucleare in Italia e ha privatizzato la gestione pubblica dell'acqua . Due minacce a beni pubblici fondamentali, costituzionalmente protetti. Il nucleare metta a rischio la sicurezza dei cittadini italiani e la salute pubblica. La privatizzazione della gestione dell’acqua trasforma un bene pubblico essenziale in una merce sulla quale realizzare profitti . L'Italia dei Valori si è opposta in Parlamento e si impegna per la loro abrogazione con due referendum popolari. Per realizzarli l'anno prossimo cominceremo da subito la raccolta delle firme. I quesiti sono stati già presentati. Diciamo no al nucleare perché: lo sviluppo del futuro è nell'economia verde e nelle fonti rinnovabili; la scelta nucleare consuma tutte le risorse economiche disponibili e chiude ogni prospettiva per l’avvio di una nuova politica energetica. Un incidente in una centrale nucleare ha effetti devastanti e di lunghissima durata ed estensione. Le ...