Poco meno di mille dollari: con questa cifra un team di ricerca è riuscito a raccogliere, per anni, traffico satellitare geostazionario non cifrato . È una cifra bassa — e questo è il punto: la vulnerabilità non risiede in hardware esoterico ma in pratiche di configurazione e in assunzioni sbagliate sull’obscurity del mezzo. Come hanno fatto Il principio è semplice: molte stazioni geostazionarie trasmettono segnali che coprono vaste porzioni di superficie; un’antenna direzionale, anche piccola, orientata correttamente riesce a ricevere quei segnali. I ricercatori hanno usato un setup economico, software-defined radio e tool open-source per decodificare e analizzare flussi IP e VoIP. L’operazione è passiva: non si inviano pacchetti né si interferisce — si ascolta. Perché questo è rilevante? Perché la trasmissione on-air non cifrata rimane leggibile a chiunque abbia l’antenna. Non c’è bisogno di attacchi sofisticati o di accessi privilegiati: basta la linea di vista e il know-how ...
La nuova iniziativa si chiama negozio a Km zero.
La necessità di limitare lo spostamento delle persone e delle merci, vincolando la richiesta e l'offerta al cosidetto " km zero " è sotto certi aspetti lodevole ed interessante.
L'impossibilità di parteciapre ai mercatini a Km zero, spesso presenti un solo giorno della settimana il piu' delle volte incompleti del necessario di tutti i giorni, porta a spiengere il consumo, verso i negozi e i centri commerciali, che
non offrono il Km zero, ed in piu' legano la merce agli imbalaggi.
Quante volte è capitato di tornare e a casa e riordinando la spesa, accorgersi che plastica e contenitori creano inutile volume e scarto, che finisco nella discarica o quando va bene nella " catena " del riclo ?
La soluzione puo' essere il negozio senza imballaggi e per di piu'a Km zero, sempre aperto, sette giorni su sette.
Avremmo immediatamente due incredibili vantaggi, il primo, sarebbe quello di poter fare la spesa, senza produrre scarti e mondizia,il secondo acquisteremmo prodotti poco " inquinanti ", sicuramente a Km zero.
Cartone biodegradabili, confezioni e bottiglie portate da casa, per pasta, legumi, pane , Formaggi, salumi, vino, acqua, birra , shampo e dettersivi, ecc..
Cambiaremmo il ns modo di acquistare e consumare.
Nesuno scarto un sicuro risparmio sul prezzo di acquisto, con il vantaggio di poter protestare se il prodotto acquistato non soddisfa, direttamente dal venditore.
Accanto a questi indiscussi vantaggi, che si traducono sia in termini economici
che ambientali, fAVOriremo gli acquisti in senso solidale, per di pu' aiutando
l'economia locale.
Sarebbe il primo negozio della descrescita solidale e sostenibile a km zero.
Sarebbe bello vederne uno !
Andrea Belvedere
La necessità di limitare lo spostamento delle persone e delle merci, vincolando la richiesta e l'offerta al cosidetto " km zero " è sotto certi aspetti lodevole ed interessante.
L'impossibilità di parteciapre ai mercatini a Km zero, spesso presenti un solo giorno della settimana il piu' delle volte incompleti del necessario di tutti i giorni, porta a spiengere il consumo, verso i negozi e i centri commerciali, che
non offrono il Km zero, ed in piu' legano la merce agli imbalaggi.
Quante volte è capitato di tornare e a casa e riordinando la spesa, accorgersi che plastica e contenitori creano inutile volume e scarto, che finisco nella discarica o quando va bene nella " catena " del riclo ?
La soluzione puo' essere il negozio senza imballaggi e per di piu'a Km zero, sempre aperto, sette giorni su sette.
Avremmo immediatamente due incredibili vantaggi, il primo, sarebbe quello di poter fare la spesa, senza produrre scarti e mondizia,il secondo acquisteremmo prodotti poco " inquinanti ", sicuramente a Km zero.
Cartone biodegradabili, confezioni e bottiglie portate da casa, per pasta, legumi, pane , Formaggi, salumi, vino, acqua, birra , shampo e dettersivi, ecc..
Cambiaremmo il ns modo di acquistare e consumare.
Nesuno scarto un sicuro risparmio sul prezzo di acquisto, con il vantaggio di poter protestare se il prodotto acquistato non soddisfa, direttamente dal venditore.
Accanto a questi indiscussi vantaggi, che si traducono sia in termini economici
che ambientali, fAVOriremo gli acquisti in senso solidale, per di pu' aiutando
l'economia locale.
Sarebbe il primo negozio della descrescita solidale e sostenibile a km zero.
Sarebbe bello vederne uno !
Andrea Belvedere