Schema di principio, attraverso il quale ritenere che le dighe siano tra i piu’ grandi produttori di effetto serra del pianeta.
sabato 28 agosto 2010
Le acque del fiume Bhagirathi e il futuro bacino: come è andata a finire ?
La storia e' la seguente: La diga di Tehri nell-Uttaranchal Pradesh, regione montagnosa incantevole sui contrafforti del-himalaya e' la quarta piu' grande del mondo e la sua costruzione e' cominciata nel 78, per un bacino d-acqua o reservoire di 40 km quadrati. Il problema e’ che per riempire il reservoire i tecnici hanno deviato le acque del fiume Bhagirathi che secondo la mitologia hindu viene direttamente dal paradiso e porta il nome del mitologico re autore del celestiale trasporto. Bhagirathi non e' solo uno dei principali corsi d-acqua himalayani all-origine del sacro gange (contribuisce per il 40 per cento della sua portata), ma sinonimo stesso del fiume piu' sacro dell-india, un-acqua santa capace di purificare i peccati dei fedeli che si bagnano quotidianamente nelle sue acque e in quelle del gange (durante il kumbh mela milioni di pellegrini vanno a bagnarsi ogni 12 anni tutti insieme alla confluenza tra gange e yamuna ad allahabad).
Il progetto prevede infatti una prima deviazione di 45 giorni gia' in atto con la chiusura di un tunnel avvenuta qualche giorno fa per cominciare a riempire il bacino che sta sommergendo l-antica citta’ di Tehri e una di tre anni quando il progetto sara' in fase piu avanzata e il bacino dovra' essere colmato per tutti i 40 km quadrati.
In questi giorni decine di saddhu hanno manifestato a varanasi e uno dei loro santi ha annunciato che, se il progetto finira' per impedire al gange di bagnare la citta’ santa andranno tutti a tehri e si butteranno nel fiume o nel reservoire. Altri hanno annunciato suicidi.
Ma a parte l-aspetto relgioso c-e' quello sociale e ambientale. Gli stessi membri del congresso della regione di tehri hanno protestato con il partito per le poche garanzie e compensazioni ai 5000, 6000 cittadini costretti a lasciare l-antica citta' di tehri (costruita due secoli fa e ora per oltre meta' allagata) e alcune altre migliaia di 37 villaggi vicini.
D'altro canto la diga portera' molta elettricita', sebbene la sua grandezza preoccupi gli ambientalisti secondo i quali e' stata costruite su terreno sismico. Sonia Gandhi andra' a inaugurare come madrina il progetto a dicembre.
Come è andata a finire:
Victory! India Scraps Large Hydropower Project on the Ganges
Fri, 08/27/2010 - 4:19pm
By:
Katy yan
Bhagirathi River at Gangotri, Uttarakhand, India (Atarax42)
For the third year in a row, one of India's most eminent scientists, Professor AD Agarwal, has carried out a "fast-unto-death" in protest against the 600 MW Loharinag Pala hydropower project in Uttarakhand, India. Last year, project construction stopped after Prof. Agarwal came close to dying on the 38th day of his fast, only to resume a year later.
Earlier this week, lead by the Finance Minister Pranab Mukherjee, a group of ministers (GoM) announced they would scrap the project completely. As part of the decision, the government has created India’s first dam-free zone in the ecologically sensitive area, through which the river will flow freely for 135 kilometers. Prof. Agarwal has called off his fast as environmental, religious, and social justice groups rejoice at the news.
Ganga Aarti, a Hindu ritual in which light from wicks soaked in ghee or camphor is offered to one or more deities (Dan Searle)
The Loharinag Pala project is located on the Bhagirathi River, the source stream of the Ganges River. A large number of religious leaders had been protesting against the proposed dam because the Ganges system is considered holy by the Hindus.
According to the Environment Minister Jairam Ramesh, the "earlier decision (to resume work) was taken reluctantly and after the GoM revisited the decision, it finally decided to scrap the proposed dam on the river to ensure its free flow."
VORTEX HYDRO ENERGY clean, efficient, powerful — A Breakthrough in Marine Renewable Energy
Vortex Hydro Energy has exclusive license to commercialize a University of Michigan patented, hydrokinetic power generating device, the VIVACE converter, which harnesses hydrokinetic energy of river and ocean currents. This converter is unlike water turbines as it does not use propellers. VIVACE uses the physical phenomenon of vortex induced vibration in which water current flows around cylinders inducing transverse motion. The energy contained in the movement of the cylinder is then converted to electricity.
The VIVACE converter is a transformational technology. It taps into a vast new source of clean and renewable energy, that of water currents as slow as 2 to 4 knots previously off limits to conventional turbine technology that target rivers with water currents greater than 4 knots. The vast majority of river/ocean currents in the United States are slower than 3 knots.
Sembrerebbe che la sperimentazione sia definitivamente partita, sebbene non sia chiaro se e a che punto è in questo momento. A parte il video, non ci sono notizie di VORTEX. Sarebbe da approfondire magari con qualche articolo on line pubblicato nei dintorni di Michigan ( stato ) e detroit.
Se qualcuno sa, per cortesia parli !, mi scriva commentando quest’ultimo post liberamente tratto da : Ref.http://www.vortexhydroenergy.com/
venerdì 27 agosto 2010
Legge 10/91: salvavalpolicella ?
La normativa in vigore nella Provincia di Bolzano, fissa a 7 litri di gasolio, o metri cubi di metano, al metro quadrato calpestabile all’anno, il consumo massimo consentito nel riscaldamento ambienti. Meno della metà del consumo medio italiano. Utilizzando l’etichettatura in vigore, nella Provincia di Bolzano questo livello corrisponde alla classe C, mentre alla classe B corrisponde a un consumo non superiore a 5 litri di gasolio, o metri cubi di metano, e alla classe A un consumo non superiore a 3 litri di gasolio, o metri cubi di metano, al metro quadrato all’anno.
A questo punto mi pare lecito domandare: se invece di continuare a sovvenzionare la costruzione di case, per far lavorare piu’ o meno tutti, ci concentrassimo sull’applicazione della legge, la 10/91 ( attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia) per esempio, non faremmo del bene a tutti in ugual misura ? con in piu’ il vantaggio di non consumare il territorio ?. Se vogliamo far lavorare tutti, idraulici, carpentieri, elettricisti, muratori e chi piu’ ne ha piu’ ne metta, non sarebbe sufficiente applicare semplicemente la lagge ? Invece di contiunuare a costruire su tutto il territorio calpestabile, distruggendo il nostro futuro ? Il paesaggio !
Per esempio sarebbe interessante, riadattare le costruzioni esistenti ad una classe energetica, prossima alla classe C (B e A quando possibile ) : coibentazioni, tetti fotovoltaici, geotermia, scambiatori aria/aria, ecc.
Perchè non utilizzare fondi ( regionali , europei ) per creare un Business verde, magari con a capo il comune, che dirige i lavori di ” casa sua “ . Avremmo vantaggi per tutti: in primis il territorio, per secondo lavoro per idraulici-carpentieri-elettricisti-muratori-imprenditori, per terzo un effettivo risparmio energetico e quindi risparmio sulla bolletta e direttamente nelle nostre tasche, con un significativo miglioramento della qualità di vita. Troppo difficile … ?
Ho dimenticato qualcuno o qualcosa ?
Ref. primacapire.it
giovedì 26 agosto 2010
PORTOGALLO TUTTO L'ANNO in mtb
Bellissime pedalate tra scogliere oceaniche e maree di sugheri e eucaliptus
Domenica 20 Settembre 2009 - Lunedì 28 Giugno 2010
Essendo convinti oramai da tempo, e voi ci avete aiutato molto in questo, che per poter godere della bike non servano fare centinai di kilometri per ogni tappa, abbiamo deciso di disegnare per voi questa opportuntà.
Ogni ponte, ogni occasione, oppure ogni volta che lo vorrete, noi vi porteremo a pedalare in PORTOGALLO ed in concreto nell'ALGARVE.
Tre saranno i momenti in bike con distanze che oscilleranno tra i 35 ed i 47 km per dislivelli totali compresi tra i 900 ed i 1500 mt a tappa.
Le nostre pedalate saranno ampiamente condite tra cene richhe della tradizione portoghese e visite ai molti paeselli fermi nel tempo che l' ALGARVE sa ancora offrire.
Numero minimo partecipanti 7
Telefonateci o scriveteci...vidaremo tutte le info necessarie.
A presto.
Il TEAM di PROGETTOAVVENTURA.
PD: prossimamente maggiori informazioni
mercoledì 25 agosto 2010
La machina che trasforma la plastica in petrolio
Arriva l’apparecchio che trasforma i rifiuti di plastica in petrolio. Esso li ritrasforma in petrolio, dato che la fabbricazione della plastica assorbe il 7-8% della produzione petrolifera mondiale. Viene da Blest, un’azienda giapponese. Con 1kg di plastica e un kW di elettricità si ottiene quasi 1L di olio combustibile.
UN progetto eolico interessante , uniamo i due pensieri -
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Progetto scamparin ---> http://www.mb.camcom.it/upload/file/1474/737039/FILENAME/Progetto_Scomparin.pdf
Unendo queste due interessanti soluzioni sarebbe possibile realizzare un " micro " sistema che cattura energia dal vento in particolare. Sostituendo il materiale vibrante con materiale Piezoelettrico, sarebbe altresi interessante costruire una struttura che cattura energia dal vento e dallo sbattimento delle lame vibranti.
.davide scomparin: ombrelloni fotovoltaici
TUNNEL DI ENERGIA: autostrada che respira
Ref. http://www.bgpiu.it/
Ref. http://www.mb.camcom.it/show.jsp?page=737002
La fabbrica del riciclo: bernard schuh ufh recycling
INTERPOL: ricercato vivo o morto ( molto pericoloso )
venerdì 20 agosto 2010
Francia: energia prodotta dal passaggio dei camion sull'autostrada
Eolico: in Francia energia prodotta dal passaggio dei camion sull’autostrada
RG | agosto 16th, 2010 - 12:20 AMLo spostamento d’aria provocato dai camion durante il percorso in autostrada può generare energia. Sull’autostrada A6, tra Parigi e Lione, si sta sperimentando un’inedita pala eolica, alimentata dalle raffiche di “vento perturbato”causate dal passaggio dei mezzi pesanti. La turbina produce appena 1,5 kilowatt, ma l’energia può essere sufficiente per mantenere in funzione segnali stradali, pannelli per i messaggi, autovelox e videocamere.
La direzione delle Autoroutes Paris-Rhin-Rhône crede nel progetto realizzato da una piccola azienda di Lamarche-sur-Saône (Côte-d’Or), la Cita Production, in collaborazione con il liceo Eiffel di Digione. Il costo degli impianti sarebbe quasi del tutto ripagato dai risparmi sulle reti elettriche necessarie per trasportare l’energia fino ai segnali luminosi (autovelox, eccetera). Se la sperimentazione avrà successo, i bordi delle autostrade francesi saranno disseminati di generatori eolici.
mercoledì 18 agosto 2010
mercoledì 11 agosto 2010
Digital Divide ? Ma Divide Chi ?
Ciao io oggi ho sentito che …
Ma che hai sentito… ? dalla televisione ? o lo hai letto sul giornale ?
Si, sul giornale ! e poi a pranzo ho visto il TG, hanno detto la stessa cosa…
Anche io ho letto la cosa che mi dici, l’ho letta su internet e poi mi sono guardato un filmato amatoriale su youtube, di quello che è successo, approfondendo poi la questione sul forum …
Il mio giudizio è esattamente opposto al tuo !
Con il termine digital divide si intende quella particolare situazione che, non permette a molte persone di accedere ad Internet e quindi non informarsi in maniera autonoma, e che sono quindi impossibilitati a realizzare un’ opinione propria e diretta dei fatti. Internet è un grande contenitore di informazioni digitali, di qualsiasi estrazione ed argomento. Internet è un “grande computer” fatto di computer che riversano quotidianamente miriade di informazioni ( audio, video, testi .. ) nella ” rete “, rendendole gratuite e fruibile per tutti.
Restare fuori da tutto questo rappresenta una VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI ? credo proprio di si ! Internet dovrebbe essere un diritto di tutti i cittadini, perche’ è uno strumento di libertà: Tutte le amministrazioni dovrebbero farsi promotrici della diffusione in maniera capillare di Internet !
Chiediamolo a gran voce, magari all’ assessore, che alle ultime elezioni si è presentato a casa chiedendoci il Voto ! … Chiediamogli che si impegni a fare le cose semplici, si impegni a portarci la rete ! gratis ed ovunque .
La conoscenza rende liberi !… anche te !
Andrea Belvedere
Ref. www.primacapire.it
martedì 10 agosto 2010
Mongolia bike challenge
Sono partiti in 93 , tutti in mountain bike, per fare 1400 km in Mongolia, in 10 tappe, affrontando un dislivello di circa 14mila metri. Dopo cinque anni di ricerche, esplorazioni e trattative, il progetto Mongolia Bike Challenge è così scattato ufficialmente con la prima tappa. La formazione italiana è la più numerosa al via, con 34 atleti, tra i quali il pluricampione Marzio Deho, segue la Spagna con 32 biker, tra i quali Roberto Heras, ex gregario di Lance Armstrong al Tour de France negli anni d'oro. La Mongolia ne ha 11. Gli altri arrivano da Australia, Germania, Svizzera, Austria, Usa, Polonia, Repubblica Ceca e Belgio
lunedì 9 agosto 2010
“ GIBE III" IN ETIOPIA
Breve precisazione su GIBE III
LA "GIBE III" IN ETIOPIA -
La Banca Europea per gli investimenti ha di recente reso noto di non essere più interessata a finanziare Gibe III, come era invece nel piano iniziale, forse anche per le crescenti perplessità internazionali sull'impatto ambientale di questa struttura. Al suo posto dovrebbe comunque intervenire la banca dell'Industria e del Commercio cinese, ma l'accordo non è ancora stato siglato. Il problema all'orizzonte è enorme e riguarda la sopravvivenza di otto comunità per un totale di oltre 200mila persone. Due di loro, della tribù Karo, seduti di fronte all'Omo, l'hanno sintetizzato così: «Il problema della diga? E' l'acqua: troppa o troppo poca».
Galassie in collisione
Una nuova bella immagine di due galassie in collisione e 'stata rilasciata da parte della Gran Osservatori della NASA. Si tratta delle galassie Antenne, situata a circa 62 milioni di anni luce dalla Terra.
venerdì 6 agosto 2010
martedì 3 agosto 2010
RALLENTAMENTO DELLA CORRENTE DEL GOLFO E NUOVA ERA GLACIALE
La temperatura media dell’atmosfera è in costante aumento e ormai da molti anni si discutono le ragioni di questo riscaldamento globale e in che natura possa essere causato dall’inquinamento antropico. Il timore è che possa avere conseguenze inattese sulla formazione di acque profonde nel Nord Atlantico. Temperature più elevate nell’atmosfera sposteranno il fronte dei ghiacciai polari verso Nord e più all’interno della terraferma. Il fronte di ghiaccio, allontanandosi dai tratti di mare profondi tra la Groenlandia e la Norvegia ed entrando in acque più basse, può determinare una sostanziale riduzione della forza della pompa salina. Se la pompa salina perde potenza, diminuirà in proporzione anche la fornitura di acqua calda e salata verso il Nord Atlantico per opera della Corrente del Golfo. La salinità dell’acqua diminuirebbe ed anche la potenza della pompa salina diminuirebbe ulteriormente. Tale processo potrebbe determinare una glaciazione rapida e permanente delle acque a Nord dell’Islanda e delle Isole Færøer.
A questo punto la pompa salina e la Corrente del Golfo non potrebbero più portare calore nelle acque a Nord dell’Islanda. Le temperature in queste aree diminuirebbero fino ad un livello più basso rispetto a quello attuale determinando nel Nord Europa un regime climatico significativamente più freddo, forse vicino a quello dell’ultima Era Glaciale. Via via che il riscaldamento globale farà aumentare la temperatura del pianeta, il timore è che l’afflusso di grandi quantità di acqua dolce, liberata dal disgelo della coltre glaciale della Groenlandia e di altre regioni boreali, blocchi il cosiddetto “nastro trasportatore” o provochi un suo significativo rallentamento. Ciò potrebbe portare ad un raffreddamento della regione del Nord Europa. Anche se le temperature globali continuassero ad aumentare, il nastro trasportatore potrebbe rallentare o fermarsi.
Quando nel Nord Atlantico affluisce troppa acqua dolce che diluisce le correnti ad alta salinità provenienti da Sud, le acque superficiali non diventano abbastanza dense da sprofondare. I venti dominanti in questo modo portano aria fredda verso l’Europa creando condizioni di freddo che possono durare per decenni fino a quando le acque delle basse latitudini non diventano abbastanza saline da sopraffare quelle più dolci a Nord, facendo ripartire il nastro trasportatore con una gigantesca spinta.Se il nastro trasportatore si fermasse avremmo inverni rigidissimi in Europa e nell’America del Nord, mentre avremmo forti siccità in molte parti dell’Emisfero Australe, poiché non vi sarebbero più i monsoni provocati dalle correnti calde risalenti verso Nord.
L’inizio di una nuova Era Glaciale non è prevedibile con i modelli climatici attuali. Va ricordato che, in base alle ipotesi più pessimistiche, il clima potrebbe mutare in modo drastico ed imprevedibile in pochi anni. Una conferma scientifica sul rallentamento della Corrente del Golfo, il motore termico che scalda l’Europa nord occidentale, è data dagli studi condotti dal Prof. Wadhams, docente di fisica degli oceani dell’Università di Cambridge, il quale è sceso sotto la calotta artica a bordo di un sommergibile della Marina Britannica e ha scoperto che i mutamenti della circolazione oceanica ipotizzati in un futuro imprecisato sono già in atto. In passato, ha dichiarato Wadhams al Sunday Times, noi abbiamo trovato una sorta di grandi camini del mare, colonne di acqua densa fredda che scendevano dalla superficie al fondo marino, 3000 metri in profondità.
Ora sembrano essere quasi scomparsi. “Sono rimasti solo due di questi 12 camini termici e anche questi due sono così deboli che l’acqua fredda non riesce a raggiungere il fondo dell’oceano. Se la Corrente del Golfo, che trasporta 27.000 volte più calore di quello prodotto artificialmente in Gran Bretagna, si dovesse arrestare, la temperatura scenderebbe di 8-9 gradi”. Una prospettiva drammatica legata al maggior afflusso di acqua dolce che deriva dallo scioglimento dei Ghiacciai Artici (www.noaa.gov.us).Ora, se l’area di espansione dell’acqua, derivante dallo scioglimento dei ghiacciai si allargasse, il tapis roulant termico si arresterebbe: la Corrente del Golfo si fermerebbe prima di arrivare in Europa.
Dove, esattamente, nessuno può dirlo. Nel peggiore dei casi potrebbe arrestarsi molto prima di raggiungere l’Europa nord atlantica, ad una latitudine nord vicina al 40° parallelo, che in questo caso subirebbe un crollo delle temperature. È un segnale nuovo ed allarmante, perché trattasi di un fenomeno non lineare, cioè che procede a salti, con accelerazioni brusche. Il pericolo principale è dato dall’aumento delle superfici ghiacciate che produrrebbero un aumento dell’effetto albedo con effetto moltiplicativo del freddo perché il ghiaccio riflette la luce e rispedisce verso l’atmosfera una quota maggiore di calore.In conclusione il rallentamento della circolazione termoalina del Nord Atlantico è al momento pari al 45% (www.noaa.gov.us). Si tratta di un cambiamento momentaneo che rientrerà nella norma o peggiorerà? Ciò dipenderà daltrend di riscaldamento del pianeta.
NOAA lo stato del clima. Il 2009 molto peggiore del 2008
Il documento, che va vietato ai deboli di cuore, descrive lo stato del clima e i suoi effetti sul pianeta Terra. Gli autori dello studio di 218 pagine di dati, grafici e statistiche (meglio dell'ultimo libro di Stephen King da portare in vacanza) sono 300 specialisti di 160 gruppi di ogni continente. Non voglio svelarvi (anche perché lo sapete già) il finale del tomo che ho sulla scrivania, ma solo qualche dato per aiutarvi arabbrividire gratis durante il caldo torrido. Estratto da: ( ref. http://www.beppegrillo.it/2010/08/una_lunga_estat/index.html?s=n2010-08-03 )
Osservate la differenza di colore ( rosso ) tra la figura di sopra ( 2008/2009 ) e quella di sotto ( 1971-200). Dalla differenza si evince un netto riscldamanto della superficie dei mari.
CHI è PIU’ SQUALO
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