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mercoledì 25 agosto 2010

La fabbrica del riciclo: bernard schuh ufh recycling

Nella zona industriale di Kematen, lungo l'autostrada fra Vienna e Salisburgo, i frigoriferi arrivano nei container dall'Austria, dalla Germania e dalla Slovenia. Poi vengono impilati in un'enorme montagna bianca e uno a uno decontaminati dal freon, disassemblati con cura e fatti a pezzettini. Il gas responsabile del buco dell'ozono viene aspirato dai circuiti e imbottigliato nelle bombole per dimostrare quanto ne è stato rimosso, invece di disperderlo in atmosfera: la competitività dell'impianto poggia proprio sulla capacità di tirarne fuori più degli altri. I materiali utili invece vengono separati e ridotti in frammenti di qualche centimetro: ferro, metalli non ferrosi come il rame o l'alluminio, plastica e un triste mucchietto di polistirene polverizzato, che non si può ancora riciclare.