giovedì 31 ottobre 2013
Chiediamo ai candidati che si impegneranno per le Comunali 2014, di aderire alla "carta etica" per salvagaurdare il territorio di PESCANTINA dal CEMENTO !
|
|||||||||||||||
Gentile ..............................
Tale proposta scaturisce dal fatto che noi cittadini riteniamo che il suolo e l'ambiente in cui viviamo debba essere considerato come una risorsa fragile ed esauribile il cui uso per scopi urbanistici ed economici vada previamente ed accuratamente valutato negli effetti immediati e a lungo termine. A te .............................. Ti invitiamo quindi di aderire al seguente programma di "compensazione ecologica preventiva " che in sintesi si esprime nei seguenti principi: - stop al consumo di territorio. - obbligo di ristrutturare l'esistente prima di costruire nuove edificazioni o infrastrutture. - obbligo di compensazione nel territorio comunale, così per ogni nuova occupazione di suolo deve essere naturalizzata una superficie equivalente in un’altra parte. Chiediamo quindi che sia introdotto in ambito politico-amministrativo un meccanismo che imponga a chi intenda trasformare un suolo con una qualsivoglia attività di urbanizzazione, di compensarlo preventivamente con interventi ambientali che assicurino almeno pari o superiore capacità ecologica ed energetica del territorio trasformato. In questo senso tutti gli interventi che comportino una trasformazione urbanistica dovranno essere soggetti a compensazione ambientale preventiva, dovendo essere individuate a cura dell'amministrazione le risorse o le differenti porzioni di suolo rispetto a quelle in cui si genera l’impatto per una ri-naturalizzazione. Il principio è semplice: il consumo di suolo qualora non possa essere evitato deve essere sempre e comunque compensato. Il limite di consumo auspicabile dovrebbe essere il piu' possibile prossimo allo ‘zero’. Complementare al procedimento di compensazione ecologica preventiva dovrebbe essere altresì una politica sia fiscale che regolamentare per il reinserimento nel circuito economico locale di case sfitte, strutture industriali-artigianali non utilizzate, caseggiati pubblici e beni demaniali non utilizzati e da rifunzionalizzare. Comitato cittadini " SALVAPESCANTINA " |
|
mercoledì 30 ottobre 2013
Mount Etna’s explosive erupion causes airport closure
October 30, 2013 – ITALY - Mount Etna, one of the most active volcanoes in the world has again started spewing lava from its bowels and sent a huge plume of volcanic ash into the air much akin to the earlier eruptions in 2012. Mount Etna volcano is situated in Sicily and it started to spew volcanic ash on Saturday Morning. There has been no casualties’ according to BBC but Air Traffic at the Catania airport was temporarily halted because of the smoke. The Airport reopened at Dawn. As mentioned, Mt Etna is an active volcano which erupts regularly at short intervals. Situated in Sicily the volcano stands at an imposing 10,922 feet high at its summit and is Europe’s highest and most active volcano. The volcano has been spewing small and sporadic volcanic ash emissions since September. Mount Etna reported the 13th episode of activity in 2013, but the last major eruption was in 1992. The primeval Greeks thought Mount Etna was home to the god of fire, Vulcan. When Mount Etna erupted, they thought that Vulcan was simply forging weapons for Mars, the god of war. Volcanic eruptions are often accompanied by tremors and in Mount Etna’s case also underground tremors were reported on Friday before the eruptions on Saturday. Till now evacuation has not been ordered from the many villages that are present on the volcano slopes. –
venerdì 25 ottobre 2013
M7.3 - OFF THE EAST COAST OF HONSHU, JAPAN
Preliminary Earthquake Report
Magnitude
7.3
Date-Time
- 25 Oct 2013 17:10:16 UTC
- 26 Oct 2013 03:10:17 near epicenter
- 25 Oct 2013 18:10:16 standard time in your timezone
Location
37.194N 144.663E
Depth
10 km
Distances
- 325 km (201 mi) ESE of Ishinomaki, Japan
- 326 km (202 mi) E of Namie, Japan
- 331 km (205 mi) SE of Ofunato, Japan
- 333 km (206 mi) ESE of Yamoto, Japan
- 475 km (294 mi) ENE of Tokyo, Japan
Location Uncertainty
Horizontal: 0.0 km; Vertical 1.9 km
Parameters
Nph = 100; Dmin = 551.0 km; Rmss = 1.37 seconds; Gp = 36°
Version = 1
Event ID
us c000kn4n
For updates, maps, and technical information, see: Event Page or USGS Earthquake Hazards Program
National Earthquake Information Center
U.S. Geological Survey
Kamchatka’s Zhupanovsky volcano erupts with large ash cloud: volcano awakes after 54 years
October 25, 2013 – KAMCHATKA - A new explosive eruption started yesterday night (23 Oct). An ash plume was detected drifting at an estimated 16,000 ft (5 km) altitude and drifting ESE. At least 1 mm of ash has been deposited in the Nalychevo valley, a natural park between Zhupanovsky and Avachinsky volcanoes. Zhupanovsky volcano lies about 70 km northeast of the capital of Kamchatka, Petropavlovsk-Kamchatsky, and had its last eruption in 1959. It is a complex volcano composed of several overlapping cones aligned on a roughly east-west oriented axis. The new eruption comes from the same vent that has been also the site of all known historical eruptions, located west of the highest point of the volcanic massif. Zhupanovsky is the 8th volcano in Kamchatka to erupt this year. –
giovedì 24 ottobre 2013
Più cemento per far cosa?
A supporto di questa scelta scellerata vengono citati dati, perlopiù correlati a studi finanziati dagli stessi cementieri, che mostrerebbero come la combustione nei cementifici porterebbe ad una diminuzione delle emissioni di questi impianti. L’operazione in realtà aiuterebbe l’industria del cemento e potrebbe anche risolvere parte del problema di dove/come smaltire i rifiuti indifferenziati.
Insomma 3 piccioni con una fava! Purtroppo è un’illusione e come spesso accade a pagarne il prezzo finale sono la salute dei cittadini e dell’Ambiente!
E’ bene essere molto chiari: la nostra posizione assolutamente contraria a questa soluzione non è il frutto di una proiezione ideologica, ma deriva direttamente dall’analisi di dati reperiti nella letteratura scientifica in materia. I nostri interventi in Aula hanno dimostrato, dati alla mano e analizzando anche gli stessi articoli scientifici citati dalla maggioranza come, in realtà, seguendo la prassi del decreto Clini, i problemi per l’ambiente e per la salute umana sarebbero di gran lunga superiori ai benefici.
Questo dato, citato nelle fonti della maggioranza, deriva non da una reale riduzione al camino, ma da un artificio di calcolo che trascura le emissioni dei materiali organici (carta, cartone, legno, etc.) considerandole neutrali per le emissioni di CO2. Il presupposto teorico di questa scelta è che nuove biomasse, nella loro crescita, assorbiranno il carbonio oggi emesso. Tuttavia al momento attuale questo artificio è oggetto di dibattito scientifico.
Le emissioni devono essere ridotte oggi, non domani, per evitare il raggiungimento e il superamento di concentrazioni di CO2 in atmosfera così elevate (il cosiddetto tipping point forse già recentemente raggiunto) da far partire un processo di riscaldamento globale irreversibile. Seguendo questo ragionamento, diventa prioritario non bruciare i rifiuti oggi, emettendo la CO2 in atmosfera, ma mantenerla nei materiali di cui sono costituiti i rifiuti tramite riuso e riciclo (mantenendo il “sequestro” della CO2).
I problemi maggiori si registrano quando parliamo di metalli pesanti e di diossine. Nell’articolo citato dal Governo (Genon e Brizio, 2008) vengono evidenziati peggioramenti del quadro emissivo con particolare riferimento a metalli pesanti come mercurio, piombo, cadmio e micro inquinanti come diossine (di cui si preavvisa un potenziale raddoppio del totale emesso in Italia) e furani.
C’è poi da dire che questo quadro emissivo, già di per se peggiorativo, non tiene conto di eventuali illeciti compiuti. Non sottovaluterei infatti il dato che secondo quanto disposto dal decreto Clini la cessazione della qualifica di rifiuto e conseguente immissione del materiale nel ciclo cementiero sarebbe autocertificata dallo stesso produttore. In un paese come il nostro dove l’assenza di controlli efficaci sulle emissioni è cosa ben nota – specie in alcune regioni italiane – è facile immaginare cosa potrà accadere.
Questo potrà comportare un aumento delle patologie cardio-respiratorie e oncologiche con inevitabili ripercussioni sociali e aumento della spesa sanitaria. Più malattie e più tasse per i cittadini.
I CSS nei cementifici rappresentano inoltre una distorsione del mercato che andrebbe a privilegiare il recupero energetico (ossia il riutilizzo del rifiuti in termini energetici classificato come penultima opzione nella gerarchia europea dei rifiuti appena sopra lo smaltimento) portandoci ancora più lontano da un uso efficiente delle risorse, impendo il miglioramento delle politiche di riciclaggio e peggiorando in ultima analisi la salute dei cittadini e dell’Ambiente.
Ma noi del Movimento siamo qui, affinché accanto ai cittadini possiamo far risplendere la luce delle Stelle sul nostro futuro!
mercoledì 23 ottobre 2013
Are California’s giant dead oarfish a sign of an impending earthquake disaster?
October 22, 2013 – CATALINA ISLAND, Ca. — Could the appearance of rare “sea serpents” washing ashore beaches in Southern California portend disaster? The question comes following the discovery of the carcass of a rare 18-foot-long oarfish off the coast of Catalina Island on Oct. 13, followed by another snakelike 14-foot-long oarfish found on Oct. 18 in Oceanside. Fishermen in Japan reported a sharp uptick in oarfish sightings in March 2010 following the massive magnitude-8.8 earthquake in Chile that same month, which marked almost exactly one year before the country was devastated by its own magnitude-8.9 quake in northeast Japan. Oarfish, which can grow to more than 50 feet in length, are considered the longest bony fish in the world. They typically dive more than 3,000 feet deep, which makes sightings rare and has fueled various serpent legends throughout history. According to traditional Japanese lore, oarfish rise to the water’s surface and beach themselves to warn of an impending earthquake, a notion that some scientists have speculated could be supported by the bottom-dwelling fish being more sensitive to seismic shifts.
Known as the “Messenger from the Sea God’s Palace,” over a dozen “ryugu no tsukai,” or slender oarfish, either washed ashore or were caught in fishing nets in the Ishikawa, Toyama, Kyoto, Shimane and Nagasaki prefectures near the quake’s epicenter months before the 2011 quake hit, according to several reports. Scientists, however, say there is no data to support an actual link between the two phenomena. “It’s probably just a coincidence,” said Rick Feeney, who has been studying fish for almost 35 years for the Natural History Museum of Los Angeles County. According to Feeney, four sightings have been reported since 2010 from the Central Coast southward, including in Malibu in 2010 and Lompoc in 2011. “We think that they come inshore to die actually because they’re in distress for some reason, but we don’t know what the reason is,” said Feeney, adding that the fish could have been starving or disoriented. But the fish remain somewhat of a mystery to researchers because there have been few Oarfish caught over the years, he said. A record number of sea lion sightings were reported along Southland beaches earlier this year, including one declared “unusual mortality event” in April that saw hundreds of ailing sea lion pups washed ashore.
Bushfires: New South Wales braces for its most dangerous day
Firefighters in New South Wales in Australia are bracing themselves for a devastating day of bushfires
New South Wales is bracing for a potentially devastating day of bushfires, with the state’s fire commissioner urging people not to travel to the Blue Mountains due to conditions that are set to be “as bad as it gets”.
The fire danger warning for the greater Sydney area, the Blue Mountains and the Hunter valley has been set to “extreme” – the second highest level.
Shane Fitzsimmons, commissioner of the NSW Rural Fire Service, said the forecast for Wednesday was worse than previously thought, making it the most dangerous day yet in the bushfire emergency that began last Thursday.
“The temperature will be in the mid to high 30s, humidity down to 10% and wind strengths of 80 to 100km/h,” he said. “The forecast and scenario for tomorrow is about as bad as it gets.”
All schools and childcare centres in the Blue Mountains will be closed, with Fitzsimmons urging residents to seriously consider fleeing their homes.
“If you are going to leave, leave early,” he said. “Leaving early is always the safest option. Know your fire safety plan and be decisive. Procrastination won’t be helpful,” he said.
“We will do everything we can, but it would be wrong of me to provide a guarantee that we will deliver on providing a truck to every home, a message to every person. It is simply something we cannot guarantee, but we will do our absolute darndest to make sure we can.
“Anyone who does not have an important reason to be in the Blue Mountains – don't be there. Stay away from the Blue Mountains and Kurrajong Heights areas. To do so, otherwise, is simply putting yourself in harm’s way and indeed putting others in harm’s way.”
An additional 1400 firefighters will be deployed across NSW in areas considered to be particularly at risk as conditions deteriorate. The perimeter of the various fire areas stretches for 1600km.
About 60 fires are burning in NSW, 17 of them uncontained. Since the start of the bushfires, more than 200 homes have been destroyed, with one man losing his life. Wildlife carers have warned that thousands of koalas, possums, reptiles and other animals have been killed or seriously injured in the fires.
Meanwhile, an 11-year-old boy accused of lighting two fires, one of which destroyed 5,000 hectares of land near Newcastle, has been granted bail.
Insurance claims worth more than $100m already have been lodged, according to the Insurance Council of Australia. Further financial assistance is on its way to residents of fire ravaged areas, with the Salvation Army raising $1.2m in aid.
The federal government has also offered financial support for lost income to eligible people, as well as a “disaster recovery payment” of $1,000 per adult and $400 per child. However, unlike during the Tasmanian bushfires in January, money will not be available to people cut off from their homes or who are without electricity or water for 48 hours.
“These devastating bushfires have affected many individuals and have prevented people’s ability to earn a living,” said Michael Keenan, the federal justice minister.
“This assistance is designed to help employees, primary producers and sole traders recover from these bushfires and get back on their feet and back to work.”
The bushfires have caught the attention of the UN’s climate change chief, Christiana Figueres, who has warned that they signal a future of “doom and gloom” unless carbon emissions are radically cut. Figueres also took the opportunity, while speaking to CNN, to attack the Australian government’s Direct Action climate change policy.
http://www.theguardian.com/world/2013/oct/22/bushfires-blue-mountains-braces-dangerous
Venomous spider outbreak shuts British school
October 23, 2013 – BRITAIN - An English school has been forced to close after an outbreak of “false widow” spiders, the latest in a series of sightings of Britain's most poisonous arachnid. Dean Academy in the western Forest of Dean region would shut its doors on Wednesday while experts dealt with the eight-legged invaders, vice principal Craig Burns said in a statement. The spiders, which resemble the potentially deadly black widow, have colonized parts of southern England for more than a century although they are thought to have spread in the last 25 years, according to Britain's Natural History Museum. Their bite can cause swelling or fever. So far, no one at the school has been bitten, said Burns. There have been numerous newspaper reports of false widow sightings and attacks around Britain in recent weeks. –
http://uk.reuters.com/article/2013/10/22/uk-britain-spiders-idUKBRE99L11E20131022
Indonesia earthquake quake kills 1, injures 2
October 23, 2013 – BANDA ACEH, Indonesia (AP) — A 5.3-magnitude earthquake has struck western Indonesia, killing one villager, injuring two others and damaging dozens of houses. The U.S. Geological Survey said Tuesday's quake was centered about 19 miles southwest of Reuleuet town in Aceh province, at a depth of 29 miles. Local government officials said a 90-year-old man suffered a heart attack when the temblor struck. Indonesia's Disaster Mitigation Agency spokesman Sutopo Purwo Nugroho said two other villagers were rushed to a nearby hospital with head wounds and broken bones after around 160 houses and buildings were damaged. A massive quake off the coast of Aceh caused a powerful tsunami in 2004 that killed around 230,000 people in a dozen countries. –
http://www.usatoday.com/story/news/world/2013/10/22/indonesia-earthquake/3148895/
lunedì 21 ottobre 2013
SECONDA PROPOSTA PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA DA PARTE DI ECONOMIA 5 STELLE, GRUPPO DI ATTIVISTI DELLA BASE DEL MOVIMENTO 5 STELLE. (In attesa del ritorno alla Moneta Sovrana, una proposta per la ripartenza dell’economia e il miglioramento del rapporto debito/pil in un’economia Ricardiana)
“Il tempo cambierà e persino capovolgerà molti dei tuoi convincimenti attuali. Trattieniti perciò, nel frattempo, dall’erigerti giudice delle più ardue questioni”.
(Platone)
La scorsa settimana abbiamo pubblicato il programma sovranista del Think Tank degli attivisti “Economia 5 Stelle” messo a punto in 6 mesi di duro lavoro e precedentemente offerto “in dono” ai Cittadini in Parlamento. Ovviamente, assieme alle risposte positive sono arrivate anche delle critiche. Gli studiosi di economia non possono essere di parte “a prescindere”, devono sviluppare una linea di pensiero “Oltre”, come all’interno del movimento si è soliti insegnare, ossia con in testa l’interesse unico della massimizzazione del risultato per l’intera comunità, non solo di una sua parte.
Il modus operandi di un uomo libero è ben espresso dal seguente detto greco:
“Il più potente è colui che ha se stesso in proprio potere”
(Lucio Anneo Seneca)
Questo è l’unico mantra della nostra vita, chiunque ci capiti d’incontrare; dei “filosofi” (più che tecnici) dell’economia al servizio del comune cittadino. Ed in tal senso si muove il nostro unico credo: la Sovranità Monetaria.
Vista però la deriva Greca da Austerità Espansiva Ue (meglio nota come: carestia nutriente), difesa a spada tratta dall’ormai isolato e decaduto Monti, da Letta e dal PD intero, abbiamo realizzato un modello economico, con tanto di simulazione degli effetti, dell’applicazione della “golden rule” prevista nell’equivalenza Ricardiana: spesa a deficit dello stato per investimenti produttivi.
Oggi, quindi pubblichiamo un “paper” tecnico messo a punto assieme all’immenso professor Nino Galloni, uomo di altissima competenza ma soprattutto di uno straordinario spessore umano difficilmente riscontrabile in personaggi così celebri.
Tale documento, che potrebbe esser di difficile comprensione, viene appositamente preceduto dalla presente introduzione per fare in modo che rimanga ben impresso l’elemento più importante del modello: l’identità del PIL che pone in rilievo la centralità dei consumi (come più consistente macroaggregato da oltre 900 miliardi di euro) espressa nella seguente innovativa modalità:
Y – S = C1 + C2 + Ip + Ig + iIg + X – M – T + G
Y-S= tutto ciò che nel PIL non è risparmio, tesaurizzazione;
C1 + C2 = consumi distinti tra quelli in linea con i modi di operare del movimento e gli altri contrari;
Ip + Ig + iIg = investimenti distinti tra privati e pubblici, con aggiunta degli oneri di servizio al debito
X – M = bilancia dei pagamenti (esportazioni meno importazioni)
-T+G = Spesa pubblica per parte corrente (G) e Tasse (con segno negativo)
L’intento del modello è mettere in evidenza la negatività del risparmio rispetto agli aggregati Consumi e Investimenti al fine di massimizzare l’obiettivo occupazionale.
L’effettuazione di investimenti pubblici in disavanzo consente la crescita occupazionale; quest’ultima, a sua volta, determina l’incremento dei consumi, riorientati verso i sub-obiettivi sostenibili auspicati grazie ad un’adeguata politica fiscale.
Per quanto invece concerne la spesa corrente (G), oggi avviene in condizioni di avanzo primario e ciò non va assolutamente bene, il budget dovrà essere in equilibrio (T = Gc) e solo la spesa relativa agli investimenti effettuati sarà possibile ricomprendere, unitamente ai relativi interessi (iIg), sul disavanzo.
Tralasciando per ora l’aspetto relativo alla produttività, concentriamoci sul probabile attacco mediatico che ne potrebbe scaturire: il sistema, facendo leva sul pieno impiego (quindi sulla massa dei salari che deve essere in crescita al fine di sostenere C) potrebbe determinare difficoltà sul fronte del mantenimento del vincolo dell’external compact (pareggio della Bilancia Commerciale con l’Estero).
Ciò in virtù del fatto che l’incremento del PIL comporta che un pezzo del medesimo fuorisca dalla nazione in una certa percentuale che per l’italia è all’incirca il 28-30%. Se rammentate bene, in precedenti articoli apparsi su Scenari Economici si riportava il moltiplicatore della spesa pubblica e abbiamo fatto conoscenza con la propensione all’import “m”=0,2833.
Al fine di prevenire questo tipo di problemi, le soluzioni proposte sono essenzialmente 2:
a – moneta complementare locale (ci si sgancia dal rischio importazioni e si ricorre all’export delle eccedenze che, come noto, è sufficiente siano effettuate non necessariamente a prezzo pieno ma anche a condizioni migliori e consente, oltretutto, di approvvigionarsi di moneta nuova da destinare a successive importazioni);
b - moneta locale nazionale valida solo all’interno (Italiana).
Dove conduce questo modello? Se gestito come da noi di seguito riportato e con la modalità “b” riesce a dare una rassestatina al rapporto debito/pil perché:
1) si sterilizza completamente “m” (coefficiente del PIL statisticamente trasformato in import) annullando gli effetti negativi sulla bilancia commerciale italiana;
2) si aumenta di conseguenza il moltiplicatore “differenziale” della spesa pubblica che diventerebbe da 1,17 (cioè all’incirca 1,2) 1,76! Ogni 100 euro di spesa pubblica diventano 176 euro di pil e, quindi, dato il 45% circa di livello di tassazione, 79,2 euro tornano allo stato. L’aumento del PIL sarà largamente superiore all’aumento del debito (che è comunque monetario e non genera interesse passivo alcuno).
Per quanto concerne l’applicazione dei conti, abbiamo fatto uso le moltiplicatore di cui alla solita identità ampiamente usata negli articoli precedenti:
Come si può notare, applicando la Golden Rule prevista dall’equivalenza ricardiana, ricorrendo però ad una moneta complementare che sterilizzi gli effetti negativi della Spesa per Investimenti pubblici, si ottiene nel breve un significativo miglioramento del rapporto Debito su Pil.
Buona lettura ai coraggiosi che desiderano prendere visione dell’intero paper.
Gustinicchi Maurizio
Economia 5 Stelle
La Cina inizia l’attacco al dollaro
La Cina ha deciso di attaccare il dollaro e di porre fine al suo predominio nel mercato valutario mondiale.
Un attacco valutario contro il biglietto verde, scrive il portale d’informazione Wall Street Italia.com : “Già qualche giorno fa le intenzioni di Pechino erano apparse molto chiare, come dimostra un articolo pubblicato dall’agenzia di stampa statale Xinhua, che parlava della necessità di considerare la “de-americanizzazione del mondo”, sostenendo che è arrivato il momento che il mondo consideri una nuova valuta di riserva “che deve essere creata per sostituire il dominio del dollaro, in modo tale che la comunità internazionale possa stare lontana dalle conseguenze del caos politico che si sta intensificando negli Stati Uniti”.
Ecco i segnali che indicano come l’attacco [della Cina] al dollaro sia iniziato.
- L’agenzia di rating Dagong ha appena rivisto al ribasso il rating sul debito americano, avvertendo che nuovi downgrade sono possibili.
- La Cina, nel mese di giugno, ha siglato un rilevante contratto di swap valutario con il Regno Unito; un passo molto importante per internazionalizzare lo yuan.
- Un altro accordo di swap è stato siglato con l’Eurozona; ci saranno maggiori transazioni commerciali e flussi di investimenti in euro e yuan, come prevede Kathleen Brooks, direttore della divisione di ricerca presso FOREX.com. Dunque, minori quantità di dollari negli scambi.
- Mei Xinyu, consulente del Ministero del Commercio, ha avvertito che se gli Stati Uniti faranno mai default, Pechino potrebbe decide di interrompere per sempre l’acquisto di Treasuries americani.
- La Cina starebbe già iniziando a diversificare il proprio portafoglio, puntando sugli investimenti nel mercato immobiliare europeo.
- La Cina è il maggiore produttore di oro al mondo e sta anche procedendo a massicci acquisti del metallo prezioso da parte di altre nazioni, accelerando le importazioni. Stando al gestore Stephen Leeb, Pechino avrebbe intenzione di acquistare altre 5.000 tonnellate di oro. Secondo diverse fonti, l’obiettivo sarebbe quello di garantire lo yuan con l’oro, rendendo la valuta l’alternativa numero uno al biglietto verde.
L’articolo La Cina inizia l’attacco al dollaro sembra essere il primo su Ticinolive.
http://www.rischiocalcolato.it/2013/10/la-cina-inizia-lattacco-al-dollaro.html
giovedì 17 ottobre 2013
Giovedì 17 Ottobre 2013: ricordiamoci questa data perchè oggi è cambiato il paradigma mondiale.
Una agenzia di rating Cinese ha downgradato gli USA e il dollaro si stà sfracellando
martedì 15 ottobre 2013
L’arte di Nicola Capiluppi: uno di Noi !
Plastic surgery dove ho deriso – ci racconta – uno di questi esseri : l’ho sottoposto ad una chirurgia plastica.
mercoledì 9 ottobre 2013
E' documentato il grave impatto ambientale del fracking su terra, aria, acqua (e persone)
Gli 80000 pozzi di fracking scavati negli USA negli ultimi 8 anni hanno consumato territorio e prodotto enormi quantità di acque tossiche di scarto e di emisisoni di gas sserra. Poichè i pozzi si esaurisocno velocemente il gioco non vale la candela.
Negli USA è scoppiata da vari anni la febbre del fracking, la pratica cioè di fratturare le formazioni rocciose compatte per riuscire a spremere fuori il petrolio in esse contenuto. A partire dal 2005 sono stati scavati oltre 80000 pozzi in 17 stati. Questo ha fatto aumentare leggermente la produzione di petrolio e gas dopo un trentennio di declino, ma ha il suo altissimo costo ambientale, come ben sintetizza un rapporto del think tank ambientale Environment America.
Impatto ambientale del fracking su terra, acqua e aria
Fonte:
http://www.ecoblog.it/post/111743/e-documentato-il-grave-impatto-ambientale-del-fracking-su-terra-aria-acqua-e-persone
domenica 6 ottobre 2013
Da Golasecca a Capracotta, i comuni coi nomi più strani
Ancora non sai dove andare? Forse ho qualche idea che potrebbe fare al caso tuo. E se alla fine mi manderai a quel paese, stai sicuro che ci andrò.
Un giorno, rapito da questi dilemmi, saltai a bordo della mia automobile e ci andai di volata, a Camposanto, per accertarmi di ogni cosa. Avrei dovuto aspettarmelo: in quel posto non c’era anima viva.
Ma anche ad Acquafredda (Brescia, ma anche Potenza) gli abitanti non si chiamano acquafreddesi o acquafreddini, bensì idraulici. Già: chi chiami, altrimenti, quando manca l’acqua calda?! E se un giorno vorrò andare da quelle parti, per accertarmi del come e del perché, dovrò ricordarmi di non farlo di sabato o di domenica, che non si è mai visto un idraulico nel week-end.
Tra lapidi e idraulici, come si chiameranno mai gli abitanti di Lavagna (Genova)? Lo so che lo sai: gessetti! E il sindaco cancellino. Quelli di Cerchio (L’Aquila) sono invece compassi e il loro ombelico – è ovvio – è il buco lasciato al centro del cerchio. E se una abitante di Cerchio è un po’ Rotondella (Matera) andrà bene lo stesso, che un po’ di ciccia mica è una malattia...
Se non ci credi, prova chiedere a Supersano (Lecce) dove nessuno, ma proprio nessuno, andrà mai in ferie a Medicina (Bologna), altrimenti che supersano è?!
A proposito di ferie: dove andranno mai in vacanza gli abitanti di Golasecca (Varese)? Certo non ad Acquafredda, che ci scappa una congestione... Semmai a Bevilacqua (Verona), che è sempre la soluzione migliore. E peccato che non esista un paese che si chiami Limonata o Chinotto (quindi entrambi senza provincia). Per non bere tutto d’un fiato andranno forse a Sorso (Sassari) e se è inverno meglio andare fino a Latisana (Udine), ma attenti che scotta!
Gli abitanti di Calcio (Bergamo) stanno alcuni in campo e gli altri in panchina?
Il paese prima di Ultimo (Bolzano) si chiama forse Penultimo?
A Maglie (Lecce) va di moda il cotone o la lana? E a Lana (Bolzano) le pecore sono di lana perché sono pecore, o sono di Lana perché sono di Lana?
È vero che in Sicilia c’è un autobus ecologico che non va a gasolio, ma a Marsala (Trapani)? E chi va a Naso (Messina) alla fine trova la strada o si perde?
A Inverno (Pavia) ci sono ancora le mezze stagioni? E a Mezzocorona (Trento) ci sta mezza regina o mezzo re?
Quanti saranno gli abitanti di Quindici (Avellino)? Probabilmente proprio quindici e al sedicesimo danno il foglio di via. E quelli di Nove (Vicenza) saranno nove anche loro? E saranno di più gli abitanti di Nove, che sono nove, o quelli di Quindici, che sono quindici? Quelli di Quindici, certamente: sei di più, per la precisione, ma il comune di Sei non esiste né al Sud, né al Nord. E nemmeno Sei e mezzo.
Se son trenta gli abitanti di Trenta (Cosenza), saranno più loro oppure quelli di Quindici?
“Quelli di Trenta!” Dirai tu, con tanto di punto esclamativo.
Invece no. sono molti di più gli abitanti di Quindici che quelli di Trenta, che per altro non è nemmeno la moglie di Trento, ma questo non c’entra. Questa è geografia, perbacco, non matematica. Le materie sono diverse tra loro e seguono ognuna delle regole differenti, altrimenti a scuola si studierebbe una materia soltanto e si finirebbe il programma in poche settimane.
Troppo bello, sarebbe...
Ora dimmi: se la guardi dal cielo l’Italia sembra a forma di...
“Stivale!” Dirai tu, con un altro punto esclamativo. E questa volta non posso che darti ragione, sperando solo che gli stivali, invece – almeno i miei – non siano a forma di Italia, altrimenti sai che male ai piedi?
L’Italia, in realtà, è a forma di fantasia e, siccome la fantasia non si sa che forma abbia, anche l’Italia chissà...
Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/dimmi-dove-vai#ixzz2gyNt93yx