sabato 31 marzo 2012
Beware: Toxic Levels of Pesticides on Turkish Produce
Food Without Pesticides, a new 26-page guide to European food released this week by Greenpeace Germany.
Turkish peppers topped the list of "most contaminated" produce in the guide. Who's at risk?
Read more on toxic chemicals in Turkey »
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giovedì 29 marzo 2012
mercoledì 28 marzo 2012
Auto elettriche: arriva la ricarica wireless in autostrada Leggi tutto: http://www.greenstyle.it/auto-elettriche-ricarica-wireless-in-autostrada-7527.html#ixzz1qPCSkjyg
martedì 27 marzo 2012
lunedì 26 marzo 2012
Dal noleggio agli incentivi si avvicina la bici elettrica - Attualita Corriere.it
NoiPescantina: lo stato di salute dell'acqua a Pescantina ! Ce lo...
domenica 25 marzo 2012
record mondiale di trasmissione dati raggiungendo l'incredibile mole di oltre 1.000 Gigabit al secondo su fibra ottica
Tecip (Istituto di tecnologie della comunicazione dell'informazione e della percezione) della
Scuola Sant'Anna di Pisa hanno superato il record mondiale di trasmissione dati raggiungendo l'incredibile mole di oltre 1.000 Gigabit al secondo su fibra ottica. L'esperimento condotto nei laboratori toscani ha permesso di trasferire in un secondo (e su un unico canale) una quantità di informazioni pari a 300 film in alta risoluzione (o 30.000 in qualità standard), o alternativamente a 120 milioni di videochiamate (o a 2 miliardi di telefonate normali) e 500.000 collegamenti Adsl a 20 Megabit al secondo.
Il precedente record era detenuto dagli stessi ricercatori del Sant'Anna, che fino ad oggi non erano andati oltre i 448 Giga/s. Velocità questa che non resterà un mero risultato da appendere in bacheca, ma che potrebbe diventare una realtà per tutti gli utenti. I tecnici del Tecip, che ha collaborato nel progetto con il Laboratorio Nazionale di Reti Fotoniche del Cnit (Consorzio nazionale interuniversitario per le telecomunicazioni) e con la Ericsson, sono riusciti infatti a trasmettere a 448 Giga/s sulle normali reti già installate, senza nessun tipo di conflitto con il traffico reale. Questo secondo esperimento è stato portato a termine su di una porzione di 300 km della rete spagnola, messa a disposizione dal gestore spagnolo Telefonica. Il che significa che non serviranno nuove infrastrutture per trasmettere i dati a questa velocità.
A Repubblica i responsabili del progetto hanno spiegato così i vantaggi della rete di ultima generazione: "
permetterà da un lato di incrementare il numero di utenti, con auspicabile riduzione dei costi; dall'altro di offrire una velocità di connessione superiore, sinonimo di maggiore qualità". L'era di super-Internet è cominciata.
http://tecnologia.liquida.it/focus/2012/03/22/super-internet-a-pisa-superati-i-1000-gigabit-al-secondo-di-velocita-di-trasmissione
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sabato 24 marzo 2012
Vortex onde radio potrebbero aumentare la capacità wireless "infinitamente": infiniti canali tv/radio/comunicazioni cellulari sulla stessa frequenza wireless.
http://www.extremetech.com/extreme/120803-vortex-radio-waves-could-boost-wireless-capacity-infinitely
Vortex onde radio potrebbero aumentare la capacità wireless "infinitamente"
Avvertimento degli Stati Uniti sul lancio di missile della Corea del Nord
March 24, 2012 – ASIA - A North Korea missile launch could send the missile over the Philippines, Indonesia and Australia. U.S. Assistant Secretary of State Kurt Campbell is reported to have asked the three countries to condemn the launch. North Korea says the rocket will take a new southern trajectory instead of a previous route east over Japan. Japan is readying anti-missile defenses around the southern islands of Okinawa, which could be under the flight path. North Korea says the rocket is intended to put a satellite in space, but the U.S. and others say the launch is a cover for a long-range missile test - a potential delivery system for nuclear weapons. The launch is expected to dominate a security summit on Monday in the South Korean capital Seoul, which will be attended by U.S. President Barack Obama. Australia's Sydney Morning Herald said Mr. Campbell had briefed Australian Foreign Minister Bob Carr on Friday on the rocket's southward trajectory. “If the missile test proceeds as North Korea has indicated, our judgment is that it will impact in an area roughly between Australia, Indonesia and the Philippines,” the paper quoted Mr. Campbell as saying. “We have never seen this trajectory before. We have weighed into each of these countries and asked them to make clear that such a test is provocative and this plan should be discontinued.” North Korea's last rocket launch in 2009 triggered UN sanctions BBC Asia analyst Charles Scanlon says Pyongyang appears to be trying to soften the political impact of its planned rocket launch. It has chosen a new southerly route mainly over open sea, avoiding what is regarded as a more provocative easterly trajectory over the main Japanese island. North Korea's state-run KCNA news agency said: “A safe flight orbit has been chosen so that carrier rocket debris to be generated during the flight would not have any impact on neighboring countries.” North Korea has shown a growing mastery of ballistic technology during its three previous long range tests. However, experts say that none has succeeded in reaching orbit, and debris has fallen to earth at various stages during the launches.
http://www.bbc.co.uk/news/world-asia-17498931
http://www.bbc.co.uk/news/world-asia-17498931
Il Vangelo e il casinò mondiale
L'Europa, come l'Italia, è prigioniera di banche e banchieri. È il trionfo della finanza o meglio del "finanzcapitalismo", come lo definisce Luciano Gallino: «Il finanzcapitalismo è una mega-macchina, che è stata sviluppata nel corso degli ultimi decenni, allo scopo di massimizzare e accumulare sotto forma di capitale e insieme di potere, il valore estraibile sia del maggior numero di esseri umani sia degli eco-sistemi». Estrarre valore è la parola chiave del finanzcapitalismo che si contrappone al produrre valore del capitalismo industriale, che abbiamo conosciuto nel dopoguerra. È un cambiamento radicale del Sistema!
Il cuore del nuovo Sistema è il denaro che produce denaro e poi ancora denaro. Un Sistema basato sull'azzardo morale, sull'irresponsabilità del capitale, sul debito che genera debito. È la cosiddetta "finanza creativa", con i suoi "pacchetti tossici" dai nomi più strani (sub-prime, derivati, futuri, hedge-funds...) che hanno portato a questa immensa bolla speculativa che si aggira, secondo gli esperti, sul milione di miliardi di dollari! Mentre il prodotto interno lordo mondiale si aggira sui sessantamila miliardi di dollari. Un abisso separa quei due mondi: il reale e lo speculativo. La finanza non corrisponde più all'economia reale. È la finanziarizzazione dell'economia.
Per di più le operazioni finanziarie sono ormai compiute non da esseri umani, ma da algoritmi, cioè da cervelloni elettronici che, nel giro di secondi, rispondono alle notizie dei mercati. Nel 2009 queste operazioni, che si concludono nel giro di pochi secondi, senza alcun rapporto con l'economia reale, sono aumentate del 60% del totale. L'import-export di beni e servizi nel mondo è stimato intorno ai 15mila miliardi di dollari l'anno. Il mercato delle valute ha superato i 4mila miliardi al giorno: circolano più soldi in quattro giorni sui mercati finanziari che in un anno nell'economia reale. È come dire che oltre il 90% degli scambi valutari è pura speculazione.
Penso che tutto questo cozzi radicalmente con la tradizione delle scritture ebraiche radicalizzate da Gesù di Nazareth. Un insegnamento, quello di Gesù, che uno dei nostri migliori moralisti, don Enrico Chiavacci, nel suo volume Teologia morale e vita economica, riassume in due comandamenti, validi per ogni discepolo: "Cerca di non arricchirti" e "Se hai, hai per condividere". Da questi due comandamenti, Chiavacci ricava due divieti etici: "divieto di ogni attività economica di tipo esclusivamente speculativo", come giocare in borsa con la variante della speculazione valutaria, e "divieto di contratto aleatorio". Quest'ultimo, Chiavacci lo spiega così: «Ogni forma di azzardo e di rischio di una somma, con il solo scopo di vederla ritornare moltiplicata, senza che ciò implichi attività lavorativa, è pura ricerca di ricchezza ulteriore». Ne consegue che la filiera del gioco, dal gratta e vinci al casinò, è immorale.
Tutto questo, sostiene sempre Chiavacci, «cozza contro tutta la cultura occidentale che è basata sull'avere di più. Nella cultura occidentale la struttura economica è tale che la ricchezza genera ricchezza».
Noi cristiani d'Occidente dobbiamo chiederci cosa ne abbiamo fatto di questo insegnamento di Gesù in campo economico-finanziario. Forse ha ragione il gesuita p. John Haughey quando afferma: «Noi occidentali leggiamo il Vangelo come se non avessimo soldi e usiamo i soldi come se non conoscessimo nulla del Vangelo». Dobbiamo ammettere che come chiese abbiamo tradito il Vangelo, dimenticando la radicalità dell'insegnamento di Gesù: parole come «Dio o Mammona»,"o il comando al ricco «Và, vendi quello che hai e dallo ai poveri».
In un contesto storico come il nostro, dove Mammona è diventato il dio-mercato, le chiese, eredi di una parola forte di Gesù, devono iniziare a proclamarla senza paura e senza sconti nelle assemblee liturgiche come sulla pubblica piazza. L'attuale crisi finanziaria «ha rivelato comportamenti di egoismo, di cupidigia collettiva e di accaparramento di beni su grande scala». Così afferma il recente documento del Pontificio consiglio di giustizia e pace (Per una riforma del Sistema finanziario e monetario internazionale). Nessuno può rassegnarsi a vedere l'uomo vivere come "homo homini lupus".
Per questo è necessario passare, da parte delle comunità cristiane, dalle parole ai fatti, alle scelte concrete, alla prassi quotidiana: «Non chiunque mi dice "Signore, Signore" entrerà nel Regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio». (Matteo, 7,21)
Come chiese, dobbiamo prima di tutto chiedere perdono per aver tradito il messaggio di Gesù in campo economico-finanziario, partecipando a questa bolla speculativa finanziaria (il grande casinò mondiale). Ma pentirsi non è sufficiente, dobbiamo cambiare rotta, sia a livello istituzionale che personale.
A livello istituzionale (diocesi e parrocchie):
- invitando tutti al dovere morale di pagare le tasse;
- ritirando i propri soldi da tutte le banche commerciali dedite a fare profitto sui mercati internazionali;
- investendo i propri soldi in attività di utilità sociale e ambientale, rifiutandosi di fare soldi con i soldi
- collocando invece i propri risparmi in cooperative locali o nelle banche di credito cooperativo;
- privilegiando la Banca Etica, le Mag (Mutue auto-gestione) o le cooperative finanziarie.
- rifiutando le donazioni che provengono da speculazioni finanziarie, soprattutto sul cibo, come ha detto recentemente Benedetto XVI nel suo discorso alla FAO.
A livello personale ogni cristiano ha il dovere morale di controllare:
- se è una "banca armata", cioè se partecipa al commercio delle armi;
- se partecipa al grande casinò della speculazione finanziaria;
- se ha filiali in qualche paradiso fiscale;
- se ottiene i profitti da "derivati" o altri pacchetti tossici.
«Le banche, che dopo aver distrutto la nostra economia, sono tornate a fare affari - scrive il pastore americano Jim Wallis - devono ricevere un chiaro messaggio che noi troviamo la loro condotta inaccettabile. Rimuovere i nostri soldi può fare loro capire quel messaggio».
Ha ragione don Enrico Chiavacci ad affermare: «Questa logica dell'avere di più e della massimizzazione del profitto si mantiene attraverso le mille piccole scelte, frutto di un deliberato condizionamento. Le grandi modificazioni strutturali, assolutamente necessarie, non potranno mai nascere dal nulla: occorre una rivoluzione culturale capillare. Se è vero che l'annuncio cristiano portò all'abolizione della schiavitù, non si vede perché lo stesso annuncio non possa portare a una paragonabile modificazione di mentalità e quindi di strutture. Il dovere di testimonianza, per chi è in grado di sfuggire a una presa totale del condizionamento, è urgente».
Buona Pasqua di Risurrezione a tutti!
venerdì 23 marzo 2012
martedì 20 marzo 2012
Via banchieri e cialtroni, riprendiamoci il nostro denaro
Piccolo problema: l'attuale classe dirigente, italiana ed europea. Da spazzare via al più presto, con nuove elezioni capaci di selezionare idee utili e democratiche, per un futuro di speranza. Passaggio intermedio: diventare «il peggior incubo dei banchieri», per dirla con il professor William Black, uno degli economisti neo-keynesiani che hanno accettato la scommessa di Barnard.
Gli altri super-esperti intervenuti a Rimini tra il 24 e il 26 febbraio, nel "105 Stadium" gremito da duemila attivisti capaci di tributare ovazioni da concerto rock, sono gli statunitensi Michel Hudson, Stephanie Kelton e Marshall Auerback, più il francese Alain Parguez. Evento epocale, nell'abisso della crisi italiana, eppure totalmente ignorato dai media – con la sola eccezione del "Fatto Quotidiano". Tra i report del summit riminese, spicca l'ottima cronaca scritta per "Megachip" da Pierangela Magioncalda, responsabile genovese di "Alternativa", laboratorio politico fondato da Giulietto Chiesa. Domande cruciali: è possibile avere uno Stato e un'economia che lavorino per i cittadini e non per le élites finanziarie? Come arginare questa immensa emorragia di denaro che fuoriesce dall'economia reale e dalle tasche dei cittadini migrando verso l'economia finanziaria e i suoi signori? E ancora: è possibile raggiungere una piena occupazione con una contemporanea stabilità dei prezzi o non ci resta che seguire i drammatici dettami di Draghi e dell'Fmi, subendo i micidiali verdetti a orologeria delle agenzie di rating?
Come diventare l'incubo dei banchieri? Semplice, basta dire la verità: quella che di cui il "mainstream" ha una fifa blu. Ecco spiegata la cortina di silenzio mediatico che ha avvolto il più importante evento politico-culturale di questo cruciale scorcio di vita italiana. «Un pensiero diverso fa paura – scrive "Megachip" – e per questo è stato così strenuamente combattuto e bandito dalle università, dai media e dalla politica negli ultimi decenni», non solo in Italia ma «in tutto il mondo», convincendo tutti quanti che, «finalmente, dopo la caduta del comunismo, non solo viviamo nel migliore dei mondi possibili, ma anche nell'unico mondo possibile». Terra bruciata, alla quale però non si rassegnano i seguaci di Barnard: una platea assai eterogenea per età, provenienza geografica e background culturale, con molti giovani e persino coppie di anziani, pronte ad affrontare l'impegnativa maratona accademica pur di capire perché mai si è finiti in questa situazione e quali possano essere le possibili uscite di sicurezza.
Missione compiuta: la chiarezza delle "lezioni" ha fatto comprendere ai partecipanti come una differente visione del denaro e del deficit dello Stato possa letteralmente capovolgere la visione neoclassica liberista, «propinataci fino ad oggi come verità assoluta e indiscutibile». Un dogma, che vuole continuare a imporci politiche di austerità sempre più dure, con la spietata erosione dei diritti dei lavoratori e la pretesa di ridurre o addirittura eliminare il deficit di bilancio dello Stato, come impone il "Fiscal Compact" in base al quale dal 2013 gli Stati europei perderanno ogni residua sovranità finanziaria, dovendo sottoporre i loro bilanci alla validazione preventiva di Bruxelles. Obiettivo: impedire che gli Stati spendano denaro per i cittadini. Una autentica follia, che diventerà legge. E che gli economisti della "Modern Money Theory" smontano totalmente: perché il denaro dovrebbe essere dello Stato, cioè dei cittadini, e non di proprietà privata della grande finanza speculativa.
In uno Stato a moneta sovrana, come gli Usa o il Giappone, la moneta è un "io ti devo" emesso dal governo, il quale potrà sempre ripagare il suo debito fino a quando lo vorrà, in virtù del fatto che potrà sempre emettere denaro nella valuta in cui il suo debito è stato contratto. Potrà inoltre comprare tutto ciò che è in vendita in quella valuta senza dover cercare i soldi sui mercati finanziari, libero di fissare i tassi di interesse dei suoi titoli. Ma non solo: lo Stato, spendendo a deficit, immette risorse finanziarie nella società per sostenere l'economia reale e creare ricchezza netta per i cittadini, a seconda delle politiche di spesa che adotta. In questo modo, a un deficit per lo Stato, corrisponde un surplus per il settore privato, che permette di realizzare investimenti e politiche sociali per i cittadini.
In sostanza, continua Pierangela Magioncalda su "Megachip", le risorse finanziare di uno Stato a moneta sovrana sono virtualmente infinite. L'unica linea estrema della spesa è data dai limiti dello sfruttamento delle risorse reali – quelle sì, finite per davvero. Insomma, tutto il contrario del neoliberismo: ciò implica che una politica di austerità, in uno Stato a moneta sovrana, non potrà mai essere giustificata dalla frase: «Non ci sono soldi per…». Questo, continua l'esponente di "Alternativa", spiega perché economie come quella degli Usa o quella giapponese, ma anche quella britannica, non stanno subendo una crisi del debito sovrano nonostante il rapporto deficit-Pil sia ben superiore a quello dei paesi "Piigs" dell'eurozona. «Non dimentichiamo che anche l'Italia, in passato, ha avuto un rapporto deficit-Pil del 120%, a cui però non è corrisposta una crisi del debito come quella attuale, in quanto all'epoca l'Italia aveva ancora la sua sovranità monetaria».
In questa visione, per gli economisti convocati da Barnard, anche il ruolo delle tasse è completamente stravolto rispetto alla teoria neoclassica: le imposte servono ad obbligare i cittadini ad usare la valuta del governo, assicurando pertanto un valore a quest'ultima, nonché a ritirare denaro in eccesso dal mercato, controllando così anche l'inflazione. Gli stessi titoli di Stato, in questo sistema, sono uno strumento di politica monetaria attraverso il quale si definisce la riserva monetaria disponibile insieme al tasso di interesse sul denaro. Non è dunque con le tasse che si deve finanziare la spesa pubblica, anche se oggi l'idea dominante suggerisce proprio questo. E i paesi dell'Eurozona, avendo perso la loro sovranità monetaria, devono chiedere i soldi sui mercati finanziari – esattamente come le imprese e le famiglie – e non possono pertanto garantire la loro solvibilità.
«Ovviamente, date queste condizioni – aggiunge Pierangela Magioncalda – gli Stati sono poi ricattabili dai mercati finanziari, come abbiamo tutti imparato molto bene in questi ultimi anni». Proprio da qui nascono infatti la crescita esplosiva dei tassi di interesse sul debito, l'ossessione del deficit, il rigore e le politiche dei tagli allo stato sociale: per lo Stato diventa praticamente impossibile qualunque politica autonoma per sostenere l'economia reale e realizzare politiche per la piena occupazione, con conseguente recessione economica e avvitamento nel circolo vizioso, secondo la nota spirale che i paesi "Piigs" stanno già sperimentando sulla loro pelle.
Il colpevole? Uno su tutti: l'euro, moneta comune ma non pubblica. «I tecnocrati, in particolare tedeschi e francesi», hanno di fatto «costruito l'euro a beneficio delle élites finanziarie e delle economie dei loro paesi». Soprattutto la Germania, che ha migliorato la sua bilancia commerciale con l'estero a spese dei paesi mediterranei e di tutti i cittadini europei, compresi gli stessi tedeschi: che, in nome della competitività, hanno visto scendere i loro salari reali dal 2000 ad oggi. Possibili soluzioni? Auerback propone di riformare radicalmente la Bce, che anziché finanziare le banche (come sta facendo adesso) dovrebbe distribuire soldi direttamente agli Stati, in proporzione al numero degli abitanti. Ma soprattutto: occorre abbandonare l'euro e tornare a una moneta sovrana. Sganciata dal dollaro, l'Argentina è la prova vivente di come la sovranità monetaria possa far rinascere un paese, grazie alla teoria neo-keynesiana della "Mmt".
Cosa ci accadrà domani? Dal summit di Rimini è emersa la possibilità di conflitti anche violenti tra i paesi europei a causa della crisi, «che l'attuale Unione non allontana, ma anzi fomenta», di fronte a un'opinione pubblica disorientata, allarmata dall'austerity ed esasperata anche dalle clamorose frodi finanziarie – Enron, Parmalat, mutui subprime – che per William Black sono la regola, «in un sistema totalmente deregolamentato che finge di avere una fiducia ceca nella capacità del mercato di autoregolamentarsi soltanto per continuare a perpetrare la rapina ai danni dei popoli, dentro e fuori gli Stati Uniti d'America». I problemi, conclude Pierangela Magioncalda, richiederanno «la rinascita di una politica non corrotta, di una vera democrazia» fatta dai cittadini e per i cittadini, ben consapevoli dei limiti fisiologici delle risorse: non è più tempo di "miracoli" e boom economici basati sul dogma della crescita infinita, ma è ora che i popoli rinnovino una classe dirigente legittima e degna, licenziando camerieri e maggiordomi dei grandi banchieri, i veri architetti del disastro.
di Giorgio Cattaneo – Fonte: libreidee
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Dagli Usa in arrivo le ciberarmi del futuro - Corriere.it
Impatto imminente: Scienziati studiano la possibilità di usare bombe nucleari.
March 20, 2012 – SPACE –A well-placed nuclear explosion could actually save humanity from a big asteroid hurtling toward Earth, just like in the movies, a new study suggests. Scientists at Los Alamos National Laboratory, a United States Department of Energy facility in New Mexico, used a supercomputer to model nukes' anti-asteroid effectiveness. They attacked a 1,650-foot-long (500-meter) space rock with a 1-megaton nuclear weapon — about 50 times more powerful than the U.S. blast inflicted on Nagasaki, Japan, to help end World War II. The results were encouraging. “Ultimately this 1-megaton blast will disrupt all of the rocks in the rockpile of this asteroid, and if this were an Earth-crossing asteroid, would fully mitigate the hazard represented by the initial asteroid itself,” Los Alamos scientist Bob Weaversaid in a recent video released by the lab. In the 3-D modeling study, run on 32,000 processors of the Cielo supercomputer, the blast went off at the asteroid's surface. So the nuke likely wouldn't have to be deposited deep into a threatening space rock, a dangerous job Bruce Willis and his astronaut crew tackled in the 1998 film “Armageddon.” Weaver stressed that nuclear bombs would likely be deployed only as a last resort, if an impact loomed just months away. And other researchers caution that a nuclear blast might have negative side effects, such as sending a hail of many small space rocks toward Earth instead of a single big one. If humanity had more notice of an impending impact, there are several other asteroid defense strategies we might be able to employ, scientists have said. Discussions about asteroid deflection aren't just academic exercises. Huge impacts are a part of our planet's history; one wiped out the dinosaurs 65 million years ago, and it's just a matter of time before another big space rock lines Earth up in its sights, astronomers say. |
lunedì 19 marzo 2012
L'autostrada a pannelli solari: energia dai terreni marginali - Corriere.it
L'autostrada a pannelli solari: energia dai terreni marginali
Moduli a film sottile sui blocchi di cemento divisori tra le carreggiate
Se, Dio non voglia, una guerra vi sarà contro l'Iran, sarà un incubo !! . Tutti saranno coinvolti, compresi gli Stati gli stati del Golfo e Arabia Saudita :
Lieberman arrived in Beijing on Thursday. On Saturday he met with Vice President Xi Jinping and his Chinese counterpart Yang Jiechi in hopes of persuading them to support tightening the sanctions on Iran. During the meeting, Israel's top diplomat said next month's talks between Tehran and the West represent the final opportunity to resolve the nuclear crisis peacefully. “If, God forbid, a war with breaks out with Iran, it will be a nightmare. Everyone will be involved, including the Gulf states and Saudi Arabia,” Avigdor Lieberman told the Yedioth Ahronoth daily during an official visit to China. According to a report published by the International Atomic Energy Agency last month, Iran has expanded its nuclear enrichment activities, particularly at the Natanz plant. Lieberman is aware of China's central role in resolving the crisis. “Israel is keeping all of its options on the table,” he told Yedioth, “but we believe that with a united international front the Iranians can be convinced to abandon their nuclear ambitions. If all five permanent Security Council members present Iran with an unequivocal demand – they (Iranians) will have no choice. The Chinese have a lot of influence over Iran, and their position during the negotiations in April will be crucial,” Lieberman stated. “Despite the differences of opinion, the Chinese treat (Israel) with respect. They are very pragmatic, and this gives me hope. They are very concerned by the Iranian issue as well, because Iran's conduct is totally unacceptable. Such an irresponsible regime – if it obtains nuclear weapons – poses a threat to the entire world.” Asked whether he preferred a military strike over the possibility of existing alongside a nuclear Iran, the Israeli FM said “a country such as Iran does not seek nuclear weapons for peaceful purposes. Therefore, the alternatives we are facing are Iran using nuclear weapons against us, or we prevent such a scenario.”
La Gran Bretagna ha aggiunto i vulcani, le tempeste solari, alluvioni, influenza e il terrorismo nell' elenco di minacce alla sicurezza nazionale.
http://m.ctv.ca/topstories/20120318/britain-volcanoes-solar-storms-20120318.html
L 'America si prepara per un crisi senza precedenti ?
March 19, 2012 – WASHINGTON – The following excerpt is from a Executive Order signed by U.S. President Obama on March 16, 2012. The Executive Order coordinates and mobilizes all national resources, technological and industrial, under Federal auspicies in the event of a national emergency. This sounds like a major preparatory step before a crisis eerily reminiscent of WWII. An excerpt from the document reads: “The United States must have an industrial and technological base capable of meeting national defense requirements and capable of contributing to the technological superiority of its national defense equipment in peacetime and in times of national emergency. The domestic industrial and technological base is the foundation for national defense preparedness. The authorities provided in the Act shall be used to strengthen this base and to ensure it is capable of responding to the national defense needs of the United States. Each resource department shall act, as necessary and appropriate, upon requests for special priorities assistance, as defined by section 801(l) of this order, in a time frame consistent with the urgency of the need at hand. This is to help foster cooperation between the defense and commercial sectors for research and development and for acquisition of materials, services, components, and equipment to enhance industrial base efficiency and responsivenessIn situations where there are competing program requirements for limited resources, the resource department shall consult with the Secretary who made the required determination under section 202 of this order. Such Secretary shall coordinate with and identify for the resource department which program requirements to prioritize on the basis of operational urgency. In situations involving more than one Secretary making such a required determination under section 202 of this order, the Secretaries shall coordinate with and identify for the resource department which program requirements should receive priority on the basis of operational urgency.” –The White House
http://www.whitehouse.gov/the-press-office/2012/03/16/executive-order-national-defense-resources-preparedness
sabato 17 marzo 2012
Zerogas vuole offrire la risposta: AIR, la piattaforma in rete per rendere possibile una mobilità
Zerogas vuole offrire la risposta: AIR, la piattaforma in rete per rendere possibile una mobilità rivoluzionaria. AIR è un portale che è stato pensato per gestire e rendere fruibile, mettendolo a disposizione di tutti, un gruppo di acquisto di auto ad aria compressa. Chi deciderà di far parte di questo gruppo non comprerà l'auto ma diventerà DIRETTAMENTE PADRONE DELLO STABILIMENTO che produrrà l'auto stessa. Questo vuol dire ribaltare completamente la piramide economica del lavoro che oggi vuole calata dall'alto la scelta da parte delle multinazionali dell'auto alle soluzioni di mobilità per i cittadini. Oggi con AIR ribaltiamo questa piramide e mettiamo al centro del sistema il cittadino, al centro la sua salute, il suo risparmio, la sua libertà. IMMAGINATE SE GLI OPERAI FIAT FOSSERO PADRONI DELLO STABILIMENTO IN CUI LAVORANO... La registrazione al portale sarà indispensabile per partecipare fin d'ora a questa rivoluzione per poter persino, per chi lo desiderasse, progettare e proporre soluzioni tecnologiche. Parteciperemo ciascuno in prima persona, diffondendo l'iniziativa e proponendo tecnologie rivoluzionarie, utlili a questo progetto. La prima fase (di tre) ha inizio adesso. Questo nostro cammino inizia oggi!!!...
CHE LA RIVOLUZIONE ZEROGAS ABBIA INIZIO!
ZEROGAS AIR
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Sofia Georgiadou, volunteer dentist: treating 200 patients a week without healthcare cover #EuroDebtTales http://t.co/uO4w6jfH -- jon henley (@jonhenley)