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martedì 31 maggio 2011

Operativo primo satellite che porta Internet in tutta Europa

La copertura del satellite Ka-Sat su Europa, Nord-Africa e Medio Oriente (fonte: Eutelsat)


Internet per tutti in Europa e nelle aree del Nordafrica e Medio Oriente che si affacciano sul Mediterraneo: la rivoluzione di Internet via satellite e' al nastro di partenza con il funzionamento a regime di Ka-Sat, il primo satellite che permette di accedere alla banda larga anche alle zone piu' remote, per le quali oggi e' impossibile collegarsi a Internet.
''Siamo al Big Bang di Internet ad alta velocita' via satellite'', ha detto a Roma il presidente di Eutelsat, Giuliano Berretta. Oltre che in Italia, l'evento e' stato presentato contemporaneamente in Irlanda, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Francia e Grecia. Per il capo dipartimento della Funzione pubblica per l'Innovazione tecnologica, Renzo Turatto, l'arrivo di Internet via satellite e' una promessa anche per l'Italia, dove ''il vero problema sono i servizi online della pubblica amministrazione a livello locale, nei quali siamo in evidente ritardo''. In Italia, ha aggiunto, il 10% della popolazione non ha accesso alla rete'' e questo problema e' ''diffuso ovunque nel Paese, dalla Pedemontana Veneta a decine di Comuni lombardi, alla Sicilia. Quasi tutte le regioni sono toccate''.
Il presidente della Commissione Trasporti della Camera, Mario Valducci, ritiene che ''Internet via satellite offre un'opportunita' importante ai cittadini e alle imprese'' e ritiene che ''la politica potrebbe valutare, per alcune classi sociali che soffrono del digital divide, un contributo dello Stato e delle Regioni per sopperire con Internet via satellite''. Una proposta, questa, che Turatto, ritiene interessante anche se prematura. Fiduciosa Linda Lanzillotta, portavoce di Alleanza per l'Italia (Api), per la quale Internet via satellite ''promette di essere un grande salto per la Pubblica amministrazione''

www.ansa.it

Pescantina - tassa rifiuti alle stelle .... sarà sempre cosi' ?

La tassa sui rifiuti nel comune di pescantina è aumentata in maniera esponenziale. Negli ultimi quattro anni almeno, le spese per le immondizie sono a dir poco raddoppiate.

Vedi articolo qui: pescantinadeivalori.blogspot.com

Di questo ce ne siamo accorti tutti, ma sebbene il dato sia veritiero, la cosa sconcertante è il non riuscire a capire per quale motivo, un comune come il nostro, che recupera moltissimo, non riesca a farci pagare meno tasse.

Cioè se è vero che separo benissimo il rifiuto e che questo una volta separato viene rivenduto a peso al COANI o chi per esso, perchè non riusciamo a fermare l'aumento della boletta ?

C'è quindi un modo per uscire da questo buco nero ?

La questione è che dovremmo pagare meno se produciamo meno rifiuti, ed essere in questo modo premiati come cittadini virtuosi.

Far pagare meno ai cittadini, non è poi cosi difficile, bisognerebbe fare come si è sempre fatto, "colpire" il portafolio e dare quantomeno un'alternativa.

"Caro cittadino se fai come hai fatto fino ad oggi, continuerai a pagare le stesse tasse, ma se cominci a non produrre o meglio, a ridurre la quantità di rifiuti prodotti, noi amministratori, ti facciamo uno sconto ".

Produrre meno rifiuti innesca un circolo virtuoso importante: meno rifiuti devo raccogliere, meno mezzi e uomini dovro' pagare per ritirare e trattare il Tuo rifiuto.

Visto che mi aiuti, ti premio e ti abbasso la tassa.

Sembra facile e detta cosi pare davvero molto semplice, ma per cortesia siamo in attesa di una smentita. Perchè se la cosa fosse in questi termini, quello che potremmo fare è produrre sempre meno rifiuti e accordarci con il comune per pagare meno tasse.

Ma sta' di fatto che al momento il comune di pescantina ha raddoppiato la tassa sul rifiuto.




 http://www.meetup.com/Noi-Pescantina/messages/boards/thread/11789611#43460101

Le scorie nucleari viaggiano verso la Francia. Ma la popolazione non è informata dei rischi

Un documento della Prefettura prevede tre livelli di pericolo legati allo spostamento dei materiali da Trino e Saluggia. Ma l'obbligo di informare i cittadini scatta solo in caso di allarme "molto grave". "Sarebbe troppo tardi", protestano i sindaci, che insieme ad associazioni e al Movimento 5 Stelle fanno ricorso al Tar: "Bisogna informare sul comportamento da adottare"



Da Vercelli verso la Francia, all’insaputa dei cittadini. Mentre il governo blocca il referendum sull’energia atomica e i progetti per le nuove centrali, le scorie nucleari accumulate dall’Italia prima del 1987, continuano a viaggiare, sui treni, dirette all’estero. Viaggi necessari per “liberare” i centri piemontesi delle scorie, ma – visto il materiale trattato – rischiosi. Tanto che le prefetture delle province piemontesi hanno preparato dei piani di emergenza, prevedendo fino a tre livelli di rischio, così che – in caso di incidenti – gli interventi siano rapidi.

La popolazione, però, è tenuta all’oscuro di tutto: i cittadini non sanno quando i convogli passeranno e non sanno come tutelarsi. Sebbene una norma europea obblighi le amministrazioni ad avvisare la cittadinanza, un decreto del governo del 2006, ripreso da una delibera regionale e dal piano d’emergenza della Prefettura di Torino, sancisce che le misure di sicurezza vengano rese note solo dopo un eventuale incidente. Gli amministratori locali e i comitati di cittadini protestano: “È giusto che la gente sia informata”, afferma Emilio Chiaberto, sindaco di Villar Fioccardo, comune che insieme al Movimento 5 Stelle e alla federazione nazionale Pro Natura ha fatto un ricorso al tribunale amministrativo del Piemonte: “È un contributo alla trasparenza su un pericolo serio”, aggiunge. Secondo i ricorrenti al Tar, la direttiva europea deve prevalere sulla norma del governo e quindi cittadini devono essere informati in anticipo. Tuttavia, il 14 maggio scorso i giudici hanno stabilito che la competenza spetta al Tar del Lazio. In attesa della decisione, i convogli continueranno a passare.

Perchè Bossi ha interesse a perdere a Milano



Se fossi in Umberto Bossi darei una seria lettura a questo documento. E' stato presentato oggi dalla Corte dei Conti ed è un documento serio. Oso dire epocale. E poi spiego perchè.

Dice che, con le nuove regole europee di riduzione del debito pubblico approvate pochi mesi fa (con sanzioni pesanti automatiche e espulsione dall'Euro), l'Italia dovrà passare dal 120% di debito pubblico/pil attuale al 60-70% al 2034. Ovvero riduzione del debito pubblico al ritmo di tre punti di Pil all'anno, per 22 anni. Ovvero ancora: una stangata da 30-40 miliardi ogni dodici mesi. Meno spese, più entrate dello Stato. Via le aziende pubbliche vendibili, downsizing delle amministrazioni (si spera anche Province), tagli sui servizi, patrimoniali, lotta dura all'evasione, e così via. E' già tutto scritto in queste cifre, decise a Bruxelles e Francoforte.

In pratica: 22 anni di lacrime e sangue (a meno di non crescere a velocità doppia, ma con l'attuale governo non ci crede più nessuno). Questi prossimi 23 anni per ottenere la chiusura dello sciagurato capitolo storico apertosi con Bettino Craxi (e Giulio Andreotti) nel 1980-92. Da cui non siamo mai usciti, nonostante i Ciampi, i Prodi, i Padoa Schioppa. Ma in cui siamo ricaduti ad opera dell'erede primo di Bettino l'infausto: tal Silvio Berlusconi.

http://blogs.it/0100206/images/debitostoria.JPG



http://blogs.it/0100206/images/debitofuturo.JPG


Se fossi in Umberto Bossi cercherei quindi di perdere, e il più malamente possibile, il ballottaggio di Milano. In modo da trovare la scusa per mollare Berlusconi al suo destino. E avviare un governo Tremonti di unità e emergenza nazionale, in una fase politica completamente nuova, durissima, e che durerà circa 23 anni (nel caso migliore).

Un governo capace finalmente di non raccontare balle, e di dire agli italiani la verità su un paese mezzo fallito, dal 1992 ad oggi. E di chiedere agli italiani uno sforzo vero per voltare pagina e instaurare finalmente una Repubblica Italiana credibile.

Se fossi in Bossi assolderei qualche serio economista (gli consiglio il vecchio Piero Giarda, anche se prodiano) per spiegare e pianificare un federalismo fiscale reale, anti-sprechi, anti-mammasantissima, realmente riequilibratore di risorse e responsabilità politiche locali. E capace di far crescere l'Italia dove può realisticamente crescere (Puglia compresa).

Gli consiglierei, salvo che per il federalismo, di dare solo un appoggio esterno a questo governo. Nei 23 anni del grande aggiustamento sarà infatti essenziale stimolare la crescita in Italia a costo zero. E la strada principale starà nell'investire sui giovani, italiani e non italiani, offrendo loro accoglienza, opportunità, istruzione, lavoro iniziale. Altro che zingaropoli, molto molto peggio. Il governo dovrà lavorare sul nostro vero e divorante male: lo spaventoso invecchiamento della forza lavoro italiana. E di conseguenza la sua rigidità.

E lavorare sull'ordine pubblico, la corruzione, la semplificazione burocratica zona per zona. In modo da far arrivare qualcheinvestimento estero produttivo anche da noi.

Se fossi in Bossi mollerei Berlusconi perchè lui è il difensore strenuo dei super-ricchi e dei super-patrimonializzati (come lui). Ma costoro dovranno seriamente contribuire nei 23 anni del grande aggiustamento. Non come ora, tra paradisi fiscali e evasione.

Semprechè la Lega voglia rimanere a fare politica, e non sparire nel nulla.


http://blogs.it/0100206/images/compass2.gif  Una mega-legislatura, avviata da Craxi e conclusa da Berlusconi, è ormai agli sgoccioli.


http://blogs.it/0100206/

lunedì 30 maggio 2011

Il cetriolo assassino

I cetrioli spagnoli di Malaga stanno causando il panico in Germania. L'ortaggio è accusato di essere la causa di dieci morti e di mille contagiati. Il cetriolo contiene l'escherichia coli, un batterio patogeno. In Spagna però si continua a mangiare il gazpacho senza alcuna conseguenza. Sembra quindi certo che il cetriolo assassino sia stato contaminato durante il trasporto. Un motivo in più per comprare alimenti prodotti nella propria Regione. Risparmi petrolio, non inquini e hai una probabilità maggior di mangiare più sano. Ognuno si tenga i propri cetrioli. In Italia ne abbiamo già a sufficienza.


beppegrillo.it

Elezioni ....Il premier: vi pentirete, pregate Dio

Rai, indagati Berlusconi e i direttori

Avviso nuovi bandi europei


ALLARGAMENTO
Bando europeo (appalto di servizi) EuropeAid/130907/C/SER/Multi - Progetto Inspiration: Infrastruttura di dati spaziali nei Balcani occidentali
28 giugno 2011 (proposte preliminari) 

AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE
Bando europeo (appalto di servizi) AGRI-2011-EVAL-04 - Valore della produzione di prodotti agricoli e generi alimentari, vini, vini aromatizzati e superalcolici in possesso di un'indicazione geografica 
29 luglio 2011 
Bando europeo (appalto di servizi) AGRI-2011-EVAL-06 - Valutazione del programma per il consumo di frutta nelle scuole
16 agosto 2011 
AMBIENTE
Bando europeo (appalto di servizi) CLIMA.B.1/SER/2011/0021 - Capacità di analisi del mercato del carbone
17 giugno 2011
Bando europeo (appalto di servizi) CLIMA.C.1/SER/2011/0019 - Revisione tecnica dell'UE degli inventari relativi ai gas serra degli Stati membri 
27 giugno 2011 

Bando europeo (appalto di servizi) CLIMA.A.4/SER/2011/0020 - Raccolta di dati sul trasporto a supporto delle analisi quantitative delle misure relative al trasporto e al cambiamento climatico
27 giugno 2011
Bando europeo (appalto di servizi) ENV.D.1/SER/2011/0026 - Assistenza tecnica in relazione all'attuazione degli aspetti connessi alle sostanze prioritarie secondo la direttiva quadro in materia di acque 2000/60/CE
27 giugno 2011 
Bando europeo (appalto di servizi) ENV.B.1/ETU/2011/0029 - I terreni come risorsa ambientale
4 luglio 2011
Bando europeo (appalto di servizi) CLIMA.C.1/SER/2011/0023 - Controllo di conformità delle misure adottate dagli Stati membri ai fini del recepimento della direttiva 2009/31/CE sullo stoccaggio geologico di CO↓2↓ (direttiva CCS)
8 luglio 2011 

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
Bando europeo (appalto di servizi) EuropeAid/131180/D/SER/ACP - Assistenza tecnica al segretariato ACP per la gestione del programma UE-ACP di sostegno al settore culturale
3 luglio 2011 (proposte preliminari) 

Bando europeo (appalto di servizi) ENV.D.1/SER/2011/0028 - Studio comparativo sulle pressioni e le misure nei piani di gestione dei principali bacini fluviali nell'UE

domenica 29 maggio 2011

Google: un data center raffreddato dal mare


Google è da tempo molto attiva nella salvaguardia dell’ambiente ed è al lavoro su diverse soluzioni che consentano di risparmiare sull’energia e, al contempo, compiere nuovi passi avanti in termini di impatto ambientale. In quest’ottica, il gruppo di Mountain View ha appena acquistato un vecchio mulino presso Hamina, in Finlandia, e si prepara a lanciare il primo data center raffreddato esclusivamente dall’acqua del mare.
Tale data center dovrebbe essere operativo nel corso di quest’autunno; l’impianto utilizza l’acqua del mar Baltico per sostituire i chiller (ovvero quei dispositivi appositi che hanno il compito di raffreddare i data center) nel sistema di raffreddamento, e la temperatura sarà regolata attraverso una serie di gallerie costruite con granito e collocate a 7.5 metri circa dal centro, in cui scorrerà per l’appunto l’acqua. L’impianto viene monitorato da Google con un piccolo sottomarino che controlla che l’acqua fluisca bene, senza alcuna ostruzione. Ad ogni modo, il gruppo ha lavorato per ridurre la corrosione e le incrostazioni che possono essere provocate dalla salsedine, e che potrebbero dare problemi al sistema.
Per evitare qualsiasi possibile danno all’ambiente, Google si occuperà anche di raffreddare l’acqua prima di riversarla nuovamente in mare. Il consumo energetico è la più grande spesa che viene sostenuta in un grande data center: costa per l’azienda molto più della costruzione dell’edificio, dell’hardware necessario a sostenere tutto l’impianto e del cablaggio, dunque per il colosso di Mountain View si tratta di un qualcosa di innovativo. Dopo il data center di Facebook nell’Oregon che utilizza un raffreddamento ad aria, è la prima volta che il mondo ICT si avventura in un sistema di raffreddamento con acqua di mare.

Energia, serve un Piano Energetico Comunale per il comune di PESCANTINA

La direttiva 2010/31/UE dell’Unione Europea entrata in vigore l’8 Luglio 2010, impone certificazione energetica e consumo zero di energia su tutti gli edifici nuovi entro il 2020 (2018 per i pubblici). Si tratta di una direttiva importante, che pone come obbiettivo primario quello del risparmio energetico.

Un comune efficiente che pensa al futuro dei suoi cittadini, ha un Piano Energetico Comunale (P.E.C.) e  se non ce l’ha dovrebbe impegnarsi per averne uno e realizzare progetti mirati al risparmio.

Il comune di padova per esempio,  ha realizzato ( NEL PERIODO 2005 / 2009 ) una serie di progetti, atti a ridurre gli sprechi e quindi a favorire il risparmio energetico.
Finito il progetto, la cittadinanza ha ottenuto un risparmio consistente pari a 6.543.000 Kwh/y, per oltre 600.000,00 euro sulla bolletta del comune, ai cui bisogna aggiungere una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 4.318t/Y. 

Per approfondire leggi qui il documento (http://www.peacelink.it/gdp/docs/2755.pdf

Scusate l'ingenuita', ma le domande che mi piacerebbe rivolgere ai nostri amministratori, sono lecite e sono le seguenti :
Il comune ha o ha fatto un piano energetico? E’ stata fatta una programmazione degli interventi ? Quanto costa la realizzazione di questo piano ? A che punto siamo arrivati nella sua realizzazione ? Cosa stiamo realizzando in termini di P.E.C. in PESCANTINA ? I cittadini che finanziano EVENTUALMENTE QUESTI PROGETTI con le loro tasse, sono d’accordo ? Quale risparmio ha ottenuto fin’ora il comune attuando questo piano ?
Sono convinto che se qualcuno dei nostri amministratori stia leggendo, forse riderà delle domande lecite ma ovvie, poste da queste pagine,  perchè sicuramente fornirà una risposta veloce e convincente per ogni quesito posto, ma in caso contrario, ritengo che ci troviamo in un periodo piuttosto delicato e difficile, per accettare con superficialità sprechi o inadempienze da parte della nostra classe politica.

I cittadini hanno diritto di sapere in che modo le amministrazioni si impegnano per recuperare denaro da investire nel sociale e per la corretta manutenzione della cosa pubblica, non credo sia corretto pensare sempre ai cittadini come  “ sudditi”, capaci solo di pagare ed accettare aumenti della tasse, minacce alla salute, consumo sfrenato del territorio, utili solo a mettere una croce su una lista elettorale una volta ogni quattro anni, senza per altro diritto di scelta ! O sbaglio ?.

Andrea Belvedere
NoiPescantina.it

sabato 28 maggio 2011

Obama firma la legge con la «penna automatica» - Corriere della Sera

Obama firma la legge con la «penna automatica» - Corriere della Sera

Il Quarto Livello

Epidemia di infezioni da Escherichia coli complicate da sindrome emolitico uremica in Germania


Flavia Riccardo, Caterina Rizzo - reparto Epidemiologia delle malattie infettive (Cnesps, Iss)

26 maggio 2011 - L’Istituto Robert Koch (Rki) ha segnalato un incremento nel numero di casi di sindrome emolitica uremica (HUS) in Germania a partire dalla seconda settimana di maggio. Al 25 maggio, l’Rki ha ricevuto 214 segnalazioni di HUS, tra cui due decessi

I casi si sono verificati soprattutto nel nord della Germania interessando principalmente soggetti adulti. Situazione abbastanza anomala in quanto la HUS si osserva tipicamente in bambini di età inferiore a 10 anni.

Le indagini diagnostiche preliminari indicano che il ceppo E. coli VTEC sierogruppo O 104 (vtx2+; eae-)potrebbe essere il microrganismo responsabile del focolaio.

La fonte della contaminazione non è ancora stata identificata, tuttavia in uno studio caso controllo, condotto dall’Rki il 20 maggio ad Amburgo, è stato riscontrato un consumo più frequente di pomodori crudi, cetrioli e lattuga nei casi di malattia rispetto ai controlli rappresentati da persone sane con sesso, età e regione di residenza analoghi.

Ogni anno si verificano circa 1000 casi di infezione entero-emorragica da E. coli in Germania (pdf 144 kb). Nel 2010, l’Rki ha registrato 65 casi di HUS, di cui 6 in individui di età superiore ai 18 anni (Rki).

Leggi anche comunicato stampa dell’Ecdc e l’articolo pubblicato su Eurosurveillance.
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La HUS è una grave complicanza, associata a infezioni da ceppi di E. coli produttori di verocitotossina (VTEC). Questi agenti patogeni causano gastroenterite acuta con diarrea ematica. La HUS è caratterizzata da insufficienza renale acuta, anemia, trombocitopenia e provoca disturbi neurologici come convulsioni ed alterazione della coscienza.

La trasmissione dell’infezione da E. coli VTEC avviene principalmente a seguito di ingestione di alimenti e acqua contaminati con feci e per contatto diretto con animali o il loro ambiente (David L. Heyman - Control of Communicable Disease Manual 19th Ed).

Per proteggersi da questa patologia occorre seguire comuni norme igieniche come l’accurato lavaggio dei cibi da consumare crudi, evitando le contaminazioni tra cibi, e il lavaggio delle mani dopo l’utilizzo dei servizi igienici e prima della preparazione dei cibi.

In caso di diarrea ematica è opportuno consultare immediatamente il proprio medico curante, che potrà richiedere tutti gli accertamenti necessari a valutare se la causa della patologia è un’infezione da E. coli VTEC.

In Italia non sono finora stati registrati casi sospetti d’infezione da VTEC O104, siero gruppo che nel nostro Paese non è mai stato segnalato.

A scopo precauzionale, il sistema di sorveglianza HUS in Italia è stato allertato. Qualsiasi caso sospetto verrà segnalato al Registro Nazionale della HUS e campioni diagnostici saranno inviati al laboratorio nazionale di riferimento per E. coli presso l’Istituto superiore di sanità.

Per maggiori informazioni consulta su EpiCentro la sezione tossinfezioni alimentari e il sito del Registro italiano della sindrome emolitico uremica.

Geothermal energy is a core climate solution


Like the natural gas sector, which has experienced an incredible boom due to new drilling techniques that allow companies to cost-effectively access unconventional gas, the geothermal sector is going through a renaissance that may open up a vast new set of resources.
Traditional utility-scale geothermal, often called hydrothermal, utilizes hot water or direct steam beneath the earth to run a turbine and generate electricity. While there’s only about 11 GW of capacity built around the world (the PV industry built 17 GW in 2010 alone), the actual electricity generation from these baseload plants typically doubles the output from an equivalent wind or solar project.
The U.S. Geological survey estimates that there are about 35 GW of hydrothermal resources left to harness in America with the potential to provide around 3% of the nation’s electricity. Last year, two researchers published a paper in the Journal of Energy Policy suggesting that the world could get about 4 percent of its electricity from traditional geothermal by 2030.
However, when looking at so-called “unconventional” resources, the potential is far greater. There are three main kinds of unconventional resources:  Enhanced or Engineered Geothermal Systems (EGS); geothermal co-production; and geo-pressured systems. By collectively harnessing these resources, we could feasibly get hundreds of GW of projects online, which some geothermal supporters suggest may supply upwards of 20% of the world’s electricity.




http://climateprogress.org/2011/05/23/five-hot-rockin-geothermal-companies/?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+climateprogress%2FlCrX+%28Climate+Progress%29

venerdì 27 maggio 2011

La lampadina a LED che illumina come una da 100 watt


Il contenimento delle emissioni passa per il risparmio energetico, che non vuol dire solamente evitare gli sprechi usando con parsimonia e una certa attenzione tutti gli accessori ormai entrati nell’uso quotidiano, ma significa anche e soprattutto preferire quelle tecnologie che, a parità di prestazioni, offrono un consumo di energia inferiore rispetto ad altri sistemi.

Biodiversità, allarmante il dossier 2011 di Legambiente


Il 60% degli ecosistemi vittima del degrado, il 75% degli stock ittici iper-sfruttati e impoveriti; il 75% della diversità genetica agricola irrimediabilmente perduto. Sono alcune delle cifre contenute nel rapporto “Biodiversità a rischio 2011″ pubblicato da Legambiente, che descrive lo stato di salute della flora e della fauna mondiali.
Uno stato tutt’altro che rassicurante, che evidenzia una costante e rapidissima perdita di biodiversità, che interessa anche il mare. Il 20% delle barriere coralline, ad esempio, è già scomparso, e Legambiente stima che entro il 2050 la perdita potrebbe arrivare addirittura al 95%. Nel dettaglio, risultano abbastanza allarmanti i dati sull’Europa: risultano in buona salute solo il 17% delle specie e degli habitat e l’11% degli ecosistemi protetti dalla legge, mentre un quarto della fauna totale rischia di estinguersi.

Acqua, per non bloccare il processo di riforma nasce il comitato per il 'no' sul referendum

La rete italiana perde fino al 60% delle risorse idriche e per ammodernarla, sottolinea il comitato per il 'no', "occorre favorire l’ingresso di soggetti privati di adeguate dimensioni finanziarie e manageriali. Bassanini: "Authority per la regolazione è completamento della riforma"

http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/Risorse/Acqua-per-non-bloccare-il-processo-di-riforma-nasce-il-comitato-per-il-no-sul-referendum_312006552289.html

giovedì 26 maggio 2011

La Borsa dell'acqua




Il presidente della Nestlé Peter Brabeck ha affermato che l'acqua dovrebbe essere trattata “più come il petrolio”. Con il petrolio “è evidente cosa accade quando la domanda sale. Il mercato reagisce e le persone iniziano ad usarlo in maniera più efficiente”. Tutti a votare per i referendum. Togliamo l'acqua dalle mani dei partiti e delle lobby private di gestione.
"La Nestlè ha lanciato pochi giorni fa in Canada la proposta di creare una “borsa mondiale dell’acqua”, soggetta alle stesse regole della borsa per gli altri prodotti, che consentirebbe quindi a poche multinazionali di avere il controllo completo sull’acqua che finisce sulle nostre tavole, ma anche su quella che esce dal rubinetto, se l’acqua venisse privatizzata. Nestlè è l’azienda numero uno per il mercato mondiale delle acque minerali, quindi la proposta non è per niente disinteressata... (Solo in Italia sono parte del gruppo Nestlè le seguenti marche: Claudia, Giara, Giulia, Levissima, Limpia, Lora Recoaro, Panna, Pejo,Terrier, Pracastello, San Bernardo, San Pellegrino,Sandali, Tione, Ulmeta, Vera.). Se prima avevamo molti buoni motivi per andare a votare il referendum del 12 e 13 giugno per evitare la privatizzazione degli acquedotti, adesso ne abbiamo uno in più. Ovviamente i media non ne parlano.... facciamolo noi". 

Simona B.


http://www.beppegrillo.it/2011/05/la_borsa_dellac/index.html?s=n2011-05-26

Casa Bianca 2012 Ron Paul in campo: "Sono io l'anti Obama"



WASHINGTON. Il deputato repubblicano del Texas Ron Paul ha annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 2012.
Paul, considerato da molti il padrino del movimento conservatore del Tea Party, ha comunicato la sua intenzione di tentare la scalata alla Casa Bianca dalla trasmissione televisiva "Good Morning America" dell'Abc, "è il momento giusto perché la gente è oramai d'accordo con quanto sto dicendo da oltre 30 anni". 
La campagna elettorale di Paul riprende esattamente da dove si era conclusa quella del 2008 (dove è stato sconfitto dal senatore John McCain nelle primarie del partito Repubblicano), un sondaggio di Cnn/Opinion Research mostra come l'ex deputato texano sia il candidato con più possibilità di sconfiggere il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, in un eventuale testa a testa nel 2012. Ciononostante, pochi repubblicani credono che Paul possa realmente essere il candidato repubblicano alle presidenziali del 2012.
"Ha i suoi fedelissimi che l'aiuteranno, ma la sua campagna elettorale non guadagnerà momentum", ha detto il fondatore di Tea Party Nation Judson Phillips aggiungendo: "La gran parte dei membri del movimento del Tea Party non credono che Ron Paul sia un candidato adatto". 
Paul è stato eletto per la prima volta al Congresso nel 1979. Questa è la terza volta che si candida alle elezioni presidenziali, prima della sfortunata campagna del 2008, si era candidato nel 1988 tra le file del Partito Libertario. Anche se ha inaugurato la sua campagna elettorale nel New Hampshire, la squadra elettorale di Paul ha fatto sapere che il deputato si prepara a vendere cara la pelle in Iowa - primo stato dove si vota per scegliere il candidato repubblicano che tenterà la scalata alla Casa Bianca.

Vi racconto una storia sul vento

Bikini 2011: in spiaggia arriva il costume fotovoltaico

Solar bikini costume fotovoltaico


Sportivi, trendy, sofisticati, stravaganti, sensuali. Nella scelta dei costumi da bagno femminilice n’è davvero per tutti i gusti. Quest’anno, poi, le patite della tintarella potranno contare anche su un’altra opzione, tecnologica ed eco-friendly allo stesso tempo: il modernissimo due pezzi fotovoltaico con tanto di presa USB per ricaricare in spiaggia i dispositivi elettronici.
La novità arriva dall’America, ed è frutto della creatività del celebre designer Andrew Schneider e del contributo produttivo dell’Interactive telecommunications program dell’Università di New York. Il “solar bikini” è costituito da pannelli fotovoltaici a film sottile, che sfruttano i raggi del solleone estivo per produrre energia.
Grazie alla presa USB presente sul costume, l’elettricità ricavata può essere sfruttata per ricaricare cellulari, lettori MP3 e altri dispositivi portatili. Questa tecnologia era già stata sfruttata in passato per realizzare abiti in grado di produrre energia, ma è la prima volta che viene applicata alla moda da spiaggia.
E se i maschietti “drogati” di HiTech stanno già provando un’invidia irrefrenabile, niente paura: gli inventori del “solar bikini” non hanno trascurato la clientela maschile. L’IDrik, un boxer a pannelli solari e munito di presa USB, sarà presto disponibile per tutti i bagnanti attenti alla sostenibilità. Magari non sarà il massimo dell’eleganza, ma almeno i cocenti raggi del sole non serviranno solo a provocare eritemi e scottature.

C. Bukowski




Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.

COMITATI SPONTANEI CRESCONO ...! FILOBUS A VERONA, UTILI ANCHE A PESCANTINA !


Ho letto con molto interesse, il blog " Vicini a parona ", che nasce per occuparsi e preoccuparsi degli scenari futuri che con il traforo delle  torricelle si creeranno nel paese di Parona.



Il comitato pone come obbiettivo la richiesta, lecita e piuttosto logica, di spostare la fermata della metropolitana di superficie, a nord di PARONA, invece che a ca' di cozzi e quindi fare in modo che PARONA venga collegata  alla città direttamenTe dal filobus. Un parcheggio scambiatore, sufficentemente ampio e gratuito che permetta di scambiare l'auto con il filobus.

Noi di Pescantina, sappiamo delle difficoltà che ci sono per spostarsi dal paese alla città. Lo sanno bene gli studenti stipati su autobus strapieni e lo sanno tutti quegli utenti che disgraziatamente sono senza auto e che dal
paese vorrebbero raggiungere la città. Tempi di percorrenza lunghissimi e frequenze da sud-america !

A questo punto la possibilità di raggiungere parona, che dista da noi pochi Km, usufruire del parcheggio scambiatore, ed utilizzare il filobus che in pochi minuti porterebbe in città sarebbe la cosa migliore e piu' logica.

Con il parcheggio scambiatore a " Ca' di cozzi " e la soppressione da Parona la linea 21 ( che verrebbe soppressa per tutto il tratto che si sovrappone al filobus ) , la situazione, anche dal punto di vista del traffico si farebbe piuttosto critica, perchè al quel punto anche gli utenti di parona sarebbero costretti a raggiungere la città con l' auto e con l'uscita a quinzano del traforo delle torricelle la frittata è fatta! .

Quale è la proposta e come ne possiamo venire fuori ? semplicemente ( per ora ) , firmando  la petizione qui.

Grazie a tutti

Andrea belvedere
NoiPescantina.it

mercoledì 25 maggio 2011

Antonio Gramsci - Indifferenti - chi sono gli indifferenti ?


“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

11 febbraio 1917


Mazda: motore da 30 km/litro in arrivo


Le auto elettriche arriveranno in un prossimo futuro, in quanto quelle disponibili attualmente non giustificano un acquisto che è sicuramente notevole. In attesa che si possa viaggiare su auto alimentate solo da motore elettrico, si corre ai ripari cercando di sviluppare auto in grado di consumare il meno possibile di carburante.
Mazda
È in questa ottica che dobbiamo inquadrare il nuovo motore presentato da Mazda, all’Automotive Engineering Exposition. Questo motore fa parte del progetto Skyactiv, che presenta delle soluzioni che permetteranno all’auto di avere consumi bassissimi (addirittura inferiori ad un motore turbodiesel ecologico) e ovviamente basse emissioni di CO2.

Un progetto regionale finanzia i prototipi ecologici di tre scuole superiori che parteciperanno alla Shell Eco-marathon 2011 di Lausitz




Pronti, partenza e via. Quattro prototipi di scuole emiliano-romagnole (veicoli alimentati a idrogeno, etanolo, fotovoltaico e batterie) sono pronti a gareggiare dal 26 al 28 maggio a Lausitz, in Germania, per una competizione molto particolare: la Shell Eco-marathon. A vincere sarà non l’auto prototipo che va più veloce, ma quella che percorre più chilometri consumando meno carburante. Sono 222 i team selezionati formati da università e istituti secondari di 27 paesi (24 europei più Canada, Marocco e Quatar).

LA PROPOSTA DI ANTONIO BRESCIA PER LA DISCARICA DI CA' FILISSINE

PERCHE' PESCANTINA NON HA AERITO AL PATTO DEI SINDACI ?

martedì 24 maggio 2011

Referendum nucleare . Io vado a votare, ma...

in questi giorni 4 milioni di italiani all'estero stanno ricevendo la scheda elettorale per votare sul nucleare. La cosa assurda è che il governo, in Italia, ancora sta decidendo se dare o non dare agli italiani questo diritto. Sulla lettera, contenente i quesiti referendari, che un italiano residente a Madrid ha ricevuto ieri sera dall'Ambasciata d'Italia, c'è la dicitura "Urgente". Siamo d'accordo. È una questione urgente: gli italiani devono sapere che c'è un Referendum il prossimo 12 e 13 giugno e devono avere la certezza che si potranno esprimere come sancito dalla Costituzione. Chiedere la fiducia sul decreto Omnibus è un vero e proprio ricatto per evitare qualsiasi discussione democratica alla Camera sul nucleare.
Un tema importante come quello del nucleare merita invece un'ampia e seria discussione sia in Parlamento che in tutto il Paese.
I ragazzi de ipazzisietevoi.org da 13 giorni vivono rinchiusi in un rifugio anti-radiazioni perché non vogliono farsi rubare il Referendum.
E tu cosa sei disposto a fare per un futuro senza nucleare?Unisciti alla loro protesta. Firma ora.Grazie!
Salvatore BarberaResponsabile campagna Nucleare
Greenpeace Italia
 

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FOTOVOLTAICO SU CA' FILISSINE - L'IDEA DI ANTONIO BRESCIA

E. COLI VTEC - GERMANY: REQUEST FOR INFORMATION


Archive Number20110523.1566
Published Date23-MAY-2011
SubjectPRO/AH/EDR> E. coli VTEC - Germany: RFI

E. COLI VTEC - GERMANY: REQUEST FOR INFORMATION
***********************************************
A ProMED-mail post
<http://www.promedmail.org>
ProMED-mail is a program of the
International Society for Infectious Diseases
<http://www.isid.org>

[1]
Date: Mon 23 May 2011
Source: Monsters and Critics [edited]
<http://www.monstersandcritics.com/news/health/news/article_1640875.php/Potentially-fatal-strain-of-e-coli-spreading-in-Germany>


Two victims of a potentially fatal strain of _E. coli_ have been
placed on artificial respiration machines, a Frankfurt hospital said
Monday [23 May 2011], while hospitals across Germany were reporting a
surge in infections. EHEC, or entero-hemorrhagic _Escherichia coli_,
is a virulent strain of gut bacterium which can cause stomach cramps
and diarrhea and can lead to anemia and kidney damage.

In Frankfurt, 10 people had been hospitalized, of whom 4 were in
intensive care, while a further 50 people were ill with mild symptoms
of EHEC, health authorities reported.

A total of 40 people were being treated in Hamburg, most of whom were
female, the city's health authorities said.

Four patients, some of them with serious symptoms, were under
observation in the northern city of Rostock, and cases had also been
registered in Lower Saxony, Bremen and Schleswig Holstein.

Around 800 to 1200 cases of EHEC are recorded in Germany each year,
predominantly affecting children. The current outbreak is unusual for
causing severe symptoms in adults.

The bacterium is commonly transmitted through contaminated raw or
undercooked ground meat products or milk, but disease experts said
there was evidence that uncooked vegetables might have helped to
spread the latest outbreak.

--
Communicated by:
Sabine Zentis
Castleview English Longhorns
Nideggen, Germany
<http://www.cvlonghorns.de>
<cvlonghorns@aol.com>

******
[2]
Date: Mon 23 May 2011
Source: The Local [edited]
<http://www.thelocal.de/society/20110523-35185.html>


Public health officials in northern Germany are trying to trace the
origins of an outbreak of life-threatening diarrhea which has infected
around 80 people, putting many of them in intensive care.

"We have a clearly unusual situation," said Gerard Krause of the
Robert Koch health authority responsible for epidemiology.

There are around 25 confirmed cases in Lower Saxony and Bremen, while
another 20 people are infected in each of Schleswig-Holstein and
Hamburg. Hesse authorities have registered 16 suspected cases, while 4
more people are thought to have been infected in Mecklenburg-Western
Pomerania. Most of those infected are being treated in hospitals.

Those most frequently hit are women, said Krause. "Women prepare food
more often, and it is there they could have come into contact with it,
possibly while cleaning vegetables or other foodstuffs," he said.

The Robert Koch Institute has recommended people improve kitchen
hygiene, making sure in particular that cutting boards and knives are
clean. There is some suggestion that the infection source for this
outbreak could be meat or unpasteurized milk.

Authorities have so far failed to find the source of the outbreak
because, among other things, those who have been struck have been so
ill they have not been able to give detailed information about what
they have eaten.

-- 
Communicated by:
Sabine Zentis
Castleview English Longhorns
Nideggen, Germany
<http://www.cvlonghorns.de>
<cvlonghorns@aol.com>

[ProMED thanks Sabine Zentis for these postings.

No specific information regarding the outbreak organism is given to
know whether it is the classic O157:H7 strain or one of the other
entero-hemmorhagic _E. coli_ strains. ProMED awaits more information
regarding this question and also about the vehicle for transmission,
which may well be related to why there are so many more adults than
children. - Mod.LL]

[see also:
E. coli VTEC non-O157 - Japan: O111, raw beef, alert 20110504.1378
E. coli O157 - Canada: ex USA, walnut, alert, recall 20110404.1048
E. coli O157 - USA: Lebanon bologna, alert, recall 20110325.0946
E. coli O157 - North America: hazelnut, alert, recall 20110310.0777
2010
----
E. coli VTEC - Norway: hemolytic-uremic syndrome 20101112.4119
2009
----
E. coli O157 - UK (07): ex Spain (VC) alert, RFI 20091130.4092
E. coli O157 - UK (06): England, children's farm 20090923.3347
E. coli O157 - UK (03): Wales dance camp 20090823.2969
E. coli O157 - UK (02): Wales, HUS cluster 20090817.2916
E. coli O157 - UK: Wales dance camp, alert 20090817.2915]
.................................................ll/msp/dk
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Porto Tolle, stop alla Prestigiacomo: bocciata la VIA per la conversione a carbone

Opportunità pmi per il mini-idroelettrico made in Italy


«In Italia ci sono tutte le condizioni industriali per sviluppare al meglio il mercato del micro-idroelettrico. Inoltre, le caratteristiche storiche del nostro sistema produttivo, fatto di numerose piccole e medie imprese, ci mettono in un'ottima posizione per esportare la nostra esperienza in altri paesi europei più indietro di noi in questo ambito, attorno a cui ruota buona parte del futuro dell'idroelettrico.
Per favorire questo processo è sufficiente incentivare, come ha fatto la regione Piemonte, le sinergie tra le imprese del territorio», spiega a Sole24Ore.com Roberto Isola, coordinatore tecnico del polo di innovazione energie rinnovabili e mini-hydro promosso da Confindustria Piemonte - Vercelli, a margine dell'incontro "Stream map, l'idroelettrico ha i numeri per guardare al futuro!", organizzato da Aper (Associazione produttori energia da fonti rinnovabili). Shp Stream Map è un progetto coordinato da European Small Hydropower Association (Esha), cofinanziato dal programma Iee (Intelligent Energy for Europe) della Commissione Ue, a cui partecipano dieci partner europei. Il progetto partito nel 2009 durerà fino al giugno del 2012.
di Luca Vaglio