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lunedì 14 febbraio 2011

" vita da carcerato " a POGGIOREALE ( NA ): riceviamo e pubblichiamo

Si tratta di un bellissimo articolo, comparso sul " Mattino di Napoli " il 10 Luglio 2006.
Ieri sera, dopo la puntata di presa diretta, mi è parso ancora attuale e ho deciso di " ripubblicarlo ".



Riceviamo e diffondiamo notizie sulla condizione disumana e vergognosa vissuta dai detenuti del carcere di Poggioreale, situazione comune a molte altre carceri italiane.


Dobbiamo espiare, ma non siamo bestie

Noi detenuti di Poggioreale continuiamo lo sciopero pacifico per amnistia e indulto e per le condizioni in cui viviamo in questo stabilimento. Noi sappiamo che dobbiamo espiare la nostra pena, ma non possiamo espiarla come bestie. Chiediamo i nostri diritti:

1) in una stanza di capienza di quattro detenuti ce ne sono nove;
2) per ogni stanza non può segnarsi a visita medica più di un detenuto, se un altro detenuto sta male deve aspettare il giorno seguente;
3) se per caso viene il dottore non chiama tutte le visite mediche;
4) la mattina quando viene la conta e chiedi di segnarti a visita medica o modello 13, il brigadiere ci chiede cosa dobbiamo fare, noi vorremmo sapere se il brigadiere è anche dottore;
5) noi detenuti in fornitura per un mese abbiamo un litro di lisofer diluito con acqua, un rotolo di carta igienica per ogni detenuto, uno straccio per lavare il pavimento, lo spazzolone per lavare il pavimento non lo abbiamo mai ricevuto, dobbiamo usare la scopa per spazzare e lavare e, se ci sono scope, ci viene cambiata
dopo circa 3 o 4 mesi;
6) le nostre famiglie con i nostri figli stanno ore intere ad aspettare per presentare i documenti per i colloqui, e questo vale anche se piove a dirotto, o se c’è il sole che non si può respirare all’ombra;
7) quando ci chiamano per fare il colloquio, aspettiamo sette giorni per un’ora di colloquio (ma in realtà taciamo per circa 45 minuti), siamo intasati come bestie nella stalla;
8) noi chiediamo di andare dal barbiere, ma ci viene imposto che deve andare un solo detenuto per ogni cella, se in cella ci sono nove detenuti, l’ultimo deve aspettare nove mesi prima che arrivi il suo turno, sempre se va tutto bene, perché a volte il barbiere non viene proprio; 9) quando scendiamo a passeggio dovremmo fare due ore di passeggio complessive, una al mattino e una pomeridiana, ma in realtà noi come passeggio facciamo solo 45 minuti per turno;
10) quando facciamo domanda per lo psicologo e l’educatrice non siamo mai chiamati;
11) quando andiamo in chiesa e, sarebbe la casa di Gesù, non si riesce a capire se coloro che portano la parola di Dio sono religiosi o sono guardie;
12) servizi igienici per modo di dire, perché di igienico non c’è niente, ci sono celle nelle quali il gabinetto non funziona e per lo sciacquone dobbiamo usare la bacinella;
13) non si può fare una doccia dopo cinque giorni stando in una cella in nove detenuti, perché ci sono solo 2 finestre ma una non si può aprire perché ci sono nove brande, non si respira per il caldo e vi lascio immaginare come si suda;
14) i medicinali dobbiamo comprarceli noi, se vogliamo stare un po’ meglio, poi gli infermieri mancano totalmente di professionalità, e non si capisce se sono guardie, guappi o infermieri;
15) le guardie quando fanno la perquisizione buttano i nostri indumenti come stracci per tutta la stanza, quando ci arriva il pacco del colloquio, non si sa se le nostre famiglie l’hanno trovato nella spazzatura;
16) ci sono tv che non funzionano, dovrebbero essere cambiate, ma ci chiedono di metterle fuori dalla cella, ma poi ci vorrebbe molto tempo per riaverla, ci sono stanze che hanno chiesto la sostituzione della tv da quattro mesi, ma non si è mai avuto risposta;
17) a volte non si riesce a dormire e vorresti guardare la tv, ma in realtà viene spenta a mezzanotte, mentre negli altri stabilimenti penali non viene spenta;
18) per quanto riguarda il vitto: il latte è diluito con l’acqua, per nove detenuti ci danno il vitto per cinque, esempio: in nove riceviamo per cena tre confezioni di sottilette e così ci hanno portato della mozzarella acida, noi l’abbiamo dovuta buttare via, e non abbiamo mangiato il secondo;
19) a passeggio sembra di essere nel deserto, non c’è acqua e il bagno non funziona. I materassi sono da vomito e scaduti, i cuscini mi sembrano cordoli di cemento, e c’è chi la biancheria la tiene nelle ceste della frutta. I termosifoni servono per arredamento, visto che d’inverno non si accendono quasi mai;
20) vi siete mai chiesti perché si uccidono tanti detenuti? Non credo, perché bisognerebbe stare in questo inferno per capirlo. Noi possiamo dirvi che chi si uccide ha smesso di soffrire, perché viviamo da bestie. Sicuramente andremo in paradiso, visto che noi all’inferno già ci siamo, siamo a Poggioreale