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lunedì 7 febbraio 2011

Lo scorso anno i ghiacciai della Groenlandia si sono sciolti come mai prima.




A riverarlo uno studio coordinato da Marco Tedesco, direttore del Cryospheric Processes Laboratory at The City College of New York (CCNY – CUNY), pubblicato su Environmental Research Letters, secondo il quale lo scorso anno il foglio di ghiaccio della Groenlandia avrebbe registrato il record di scioglimento.
Quello della Groenlandia è il secondo foglio di ghiaccio più grande del mondo, subito dopo quello dell'Antartico. Lo scioglimento di questi enormi corpi ghiacciati è considerato il fattore di maggiore impatto sull'innalzamento dei mari e degli oceani previsto per il prossimo decennio. Lo studio, finanziato dal Wwf, dalla National Science Foundationstatunitense e dalla Nasa, ha esaminato le anomalie di temperatura della superficie di scioglimento attraverso dati di satellite, osservazioni su campo e modelli teorici.
"La scorsa stagione di scioglimento è stata eccezionale", ha spiegato Tedesco. "E' cominciato molto precocemente, alla fine di aprile, e si è concluso tardi, verso la metà di settembre. In alcune aree è durato anche 50 giorni più del normale". Secondo lo studio, nel 2010 le temperature estive hanno superato di circa tre gradi la media stagionale, mentre sono diminuite considerevolmente le precipitazioni nevose. La capitale della Groenlandia, Nuuk, ha registrato la primavera e l’estate più calde da quando queste misurazioni sono cominciate, nel 1873.
"Secondo le previsioni, il livello dei mari aumenterà di un metro entro il 2100; questo soprattutto a causa dello scioglimento dei ghiacci.Più a lungo terremo alti i livelli di emissioni di gas serra, più il ghiaccio si scioglierà e più l’acqua continuerà a salire", ha commentato Martin Sommerkorn, climatologo del Wwf.
Il video, realizzato con immagini registrate nel 2009 e nel 2010 mostra lo scioglimento dei ghiacci che forma ruscelli, laghi supraglaciali e acqua disciolta che scorre lungo crepe nei ghiacciai.