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sabato 2 ottobre 2010

PALE EOLICHE SUL FIUME ADIGE ? Proviamo !

La pianura padana, da studi ed analisi della mappa dei venti, pare essere stata bocciata, per cio’ che riguarda la possibilità di ricavare energia da impianti, anche di micro-Generazione eolica.

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Sebbene ad oggi esistano particolari e rivoluzionari sistemi eolici, in grado di indurre turbolenze al loro interno e produrre energia anche in presenza di una bassissima quantità di vento .. bava di vento . Tuttavia, se è vero, come indicato dalla mappa dei venti, che per verona e la sua provincia, i m/s significativi si trovano in particolare lungo le zone dell’alta lessinia e la parte nord del lago di garda, e’ altrettanto vero, che la possibilità di sfruttare e ricavare energia dal movimento di pale spinte dal
vento, è possibile anche dispiegando sistemi eolici e micro-eolici in punti mai prima sfruttati e pensati. Solitamente, non ci facciamo caso, ma la quantità di vento che “ soffia “ in piu' momenti della giornata lungo tratti del fiume adige ( venti di ricaduta ) ed in prossimità dei ponti per esempio, ha una media in m/s di valore significativo, sebbene non continuo. Ci sono pale eoliche, con caratteristiche di affidabilità, leggerezza e facilità d’installazione, che si presterebbero ad essere utilizzate per sfruttare questi valori di vento. Queste, si avviano già con 1,5 m/s e producono energia a partire da 2 m/s ( bava di vento ) inoltre, aspetto davvero interessante, è che queste girano indipendentemente dalla direzione del vento. Se si potesse immaginare di sfruttare questo ingegnoso e naturale sistema, quali vantaggi potremmo realizzare da subito, in termini di risparmio energetico e di costi per la comunità ? La domanda spontanea si trasforma in una breve considerazione: sarebbe interessante che le amministrazioni che si affacciano lungo il fiume, valutino questo aspetto ed eventualmente approfondiscano la questione, compiendo l’indagine anenometrica necessaria ?. Attraverso il sistema GSE, il ricavo che l’ente detentore può contare ( comune o privato ) con il conto energia, è di 0,30 euro per ogni kWh prodotto, per 15 anni. Questo vorrebbe dire che il detentore ( comune ? ) prenderebbe soldi per il solo fatto di far girare la pala. Sarebbe doveroso iniziare a pensare al nostro paese come un' azienda che consuma , ma che puo' anche produrre e sperare per questa ad un sistema anche parziale di autosostentamento energetico ? Potremmo iniziare a parlare e favorire il cosidetto “ turismo energetico “ con la “ gente “ che verrebbe a visitarci per il solo fatto di avere turbine eoliche sul fiume ?. Quali vantaggi da subito per le nostre tasche e quale immagine “ virtuosa “ premierebbe PESCANTINA, i suoi abitanti e gli amministratori ? E se dopo il vento iniziassimo a sfruttare l'acqua ?

Andrea Belvedere

 

N O N  P U B B L I C A T O  .