La Valpolicella soffre, soffocata com'è dal traffico di passaggio e dalla mancanza di un effettivo e valido sistema di collegamento sia interno che da e verso la città. Fino AGLI ANNI 60 vi erano diverse stazioni ferroviarie, sulla tratta Verona Caprino: Parona, Negrar, Pedemonte, San Floriano, San Pietro, Sant’Ambrogio. Mentre sulla linea del Brennero era presenti e poi sono state soppresse, le stazioni di Pescantina e Parona. Oggi piu' che mai la riapertura di queste stazioni sarebbe
quantomeno auspicabile e piu' che mai necessaria, risolverebbe il problema della congestione da e verso la citta' e sarebbe con pochissimo sforzo ( visto che c'è gia' ) un sistema di mobilità alternativa, in grado di trasportare migliaia di persone, i pendolari della mattina, o chi semplicemente si sposta per necessità ludica. Ma queste stazioni sono state soppresse, invece di essere implementate e ammodernate: un errore che la Valpolicella e Verona pagano oggi con volumi di traffico automobilistico e inquinamento enormi. La mobilità su gomma e il trasporto privato hanno da tempo mostrato i loro limiti e la loro insostenibilità ambientale. E' noto che all’origine del problema del traffico, è l’incremento demografico e delle costruzioni. Ad esempio la popolazione di Pescantina è passata dai 7711 abitanti del 1971 ai 15773 del 2001. Attualmente, anche se la proposta è del 2010, sono in "cantiere" da parte degli amministratori proposte per altre strade , trafori, bretelle e molto poco per la mobilità sostenibile: "tunnel tra Negrar e San Pietro, tra Fumane e Valgatara, le bretelle per collegarsi al traforo delle Torricelle, le bretelline tra una strada e un’altra e la tangenziale per il cementificio" . Solo i nostri amministratori non fanno i conti con il futuro, sono solo decisioni di pensionati, che lascieranno i eredità strade, cemento e nessuna soluzione al problema, anche perchè si sa', piu' strade = piu auto !. La regione valuta di mettere sul piatto oltre 80 Mln di euro per finanziare bretelle, tunnel e strade, ma Noi invece, chiediamo ai Residenti di Pescantina e Parona, agli amministratori ai Sindaci e ai responsabili regionali, di interventire presso le ferrovie dello stato e gli organi competenti, per riaprire le stazioni ferroviarie di PESCANTINA E PARONA, avviando l'asse del brennero con DOMEGLIARA, per una mobilità piu' possibile e risparmio di denaro pubblico che potrebbe essere reinvestito in altre attività. Per i cittadini invece, un sistema veloce ed efficiente come il Treno sarebbe forse la prima decisione rivoluzionaria e a favore di Cittadino. Andrea Belvedere