L’idea che “i vaccinati siano connessi in rete” nasce da un documento brevettuale che, semplicemente, non dice ciò che molti credono. E non è nemmeno di Pfizer. Il brevetto citato nei post virali — US11107588B2 — parla di un sistema di contact tracing digitale, non di tracciamento dei vaccinati e non di tecnologie impiantate nel corpo. Capire cosa contiene davvero è essenziale per distinguere un documento tecnico da una narrazione distorta. 1. Da dove nasce l’equivoco Il brevetto è stato erroneamente attribuito a Pfizer, ma appartiene a due inventori indipendenti: Gal Ehrlich e Maier Fenster . Il testo è stato depositato nel 2020, prima ancora dell’arrivo dei vaccini COVID. Il suo scopo è chiaro: anonimizzare la raccolta dei contatti sociali durante un’epidemia per aiutare le autorità sanitarie a decidere chi trattare per primo. Niente legami con i vaccini, niente sistemi di sorveglianza interni al corpo. Solo un metodo digitale per gestire priorità in una pandemia. 2. Cos...
La Blockchain entra all'Università - Intervista a Fausto Spoto, Takamaka Team.
La Blockchain entra all’università
Intervista esclusiva a Fausto Spoto, professore associato presso l’Università di Verona ed uno tra gli artefici del progetto Takamaka. Tra le varie competenze ed attività, quella di Fusto è centrata sull’analisi di programmi informatici scritti in linguaggi Java e Java bytecode, linguaggi e tecniche per lo sviluppo e l’analisi di smart contract per blockchain. I lettori saranno entusiasti nell’apprendere che la Blockchain entra all’università con un corso sulla programmazione dei Takamaka SC.
In questa intervista abbiamo approfondito alcuni aspetti della blockchain di Takamaka così come le sue potenziali applicazioni.
- Ciao Fausto. Prima di iniziare, puoi dirci di più sul tuo background? Da dove viene il tuo interesse per blockchain e Takamaka?