A pensare agli ultimi accadimenti in merito ca’ filissine, mi viene in mente una storia ascoltata qualche tempo fa’, una storia vera, successa in un paesino del centro italia.
Una signora pensionata si è lamentata piu’ e piu’ volte per la situazione disagevole in cui versavano i giardini del quartiere, sporcizia, incuria, panchine rotte.
Un po’ come da noi per capirci . Nessuno sbocco per anziani , bambini , giovani .. niente !
La signora che paga le tasse alla fine ha chiesto al sindaco un appuntamento , per esporre lo stato di disagio non solo suo ma di buona parte delle persone che frequentavano e vivono nella zona. Il sindaco le ha dato appuntamento ma non si è presentato ,perchè si sa’ quando si arriva al comando si ha sempre meno tempo e comunque si decide con la propria testa.
La mattina dopo la signora, he non si è data per vinta , si è ripresentata in comune, ma questa volta accompagnata da 600 persone, che hanno affollato gli uffici e tutti gli spazi … il sindaco non solo ha ricevuto la Signora ” nessuno ” , ma ha dato mandato ( immediato ) di sistemare l’area.
Ovviamente la notizia è tale non per i giardinetti, ma per il fatto che la Sig.a ” nessuno “, non parlava per se’ ma per conto di un considerevole numero di persone.
La storia dovrebbe far riflettere, perchè ci fa capire che quando cerchiamo di fare delle cose, a tutti i livelli, siamo ascoltati e riusciamo a realizzarle nella misura in cui riusciamo a presentarci con una ” massa critica ” di un certo spessore.
Se chiedi ma sei da solo , sei un Don chisciotte che combatte contro i mulini a vento, sei solo un numero ad un tavolo .
Non conti nulla.
Sono riflessioni che si potrebbero estendere a tutti i livelli, non solo per i gruppi ma per qualsiasi forza politica e/o di pensiero, o associazione che sia , impegnata a rivendicare e far valere un diritto. Anche nel lavoro . Se non hai la massa critica o dei validi argomenti, nessuno ti ascolta.
E’ evidente che la massa critica è un pensiero che si costruisce attorno ad un’ideale ad un comune denominatore, ma ha bisogno di essere costantemente aggiornato sullo stato dell’arte.
Ed In effetti oggi , fortunatamente, la possibilità di rivendicare un diritto o far conoscere il proprio pensiero difficilmente sfuggirebbe ai piu’ se si usassero tutti i canali a disposizione.
Fai un Blog, o presentati in Video su Youtube, rendi virale il tuo messaggio , apri facebook , insomma basta fare poche cose, per ottenere un grande risultato, ma soprattutto incontra le persone , presentati e presenta il problema costruisci e/o rinverdisci la massa critica. Un po’ come ha fatto la Sig.a nessuno del paesino del centro italia.
E’ proprio il classico esempio nel quale il detto : ” minimo sforzo , massimo risultato “ calza proprio a pennello.
Fatta la debita premessa, pensavo ai nuovi sviluppi in merito discarica di pescantina e mi è parso di capire che : La discarica verrà riempita con rifiuti e per almeno altri 20 anni, come minimo, dove i progettisti sono gli stessi di prima ( cioè di quando c’era Reggiani ) ma hanno solo cambiato nome , tipo da studio dell’Acqua a Idroqualcosa, dove il Ma&V propone e nessuno ascolta, ma , per voce del suo presidente, chiama a raccolta la cittadinanza per raccogliere firme per fare un referendum.
Insomma non so’ voi ma a me pare un Dejavu’.
G. Vico sosteneva che alcuni accadimenti si ripetevano con le medesime modalità, anche a distanza di tanto tempo; e ciò avveniva non per puro caso ma in base ad un preciso disegno stilato della divina provvidenza.”
La storia sembra voglia ripetersi, solo che questa volta sono cambiati i tempi e gli attori protagonisti e mentre tutto questo accade, l’unica cosa certa è proprio la “nostra” discarica, lì ferma fortunatamente ( questa si ) per opera della …. divina provvidenza.