Elementare Watson: due più due fa quattro. Che succede se più di
qualcuno trivella dei vulcani attivi nel Mediterraneo a ridosso delle
coste d’Italia? Cosa accade se si sconquassano le sorgenti
sismogenetiche, vale a dire faglie o sistemi di faglie sismiche attive?
La scienza non ha dubbi in proposito: si originano, o se preferite si
causano terremoti, maremoti e tsunami. Sempre che i giochi di guerra
della NATO non combinino disastri prima.
Forse, non sarà un caso né tantomeno allarmismo gratuito se più di un
esperto accademico, perfino in audizione parlamentare, e in aggiunta
nientedimeno che il capo della protezione Civile Franco Gabrielli in persona, annunciano all’unisono un terremoto distruttivo che annienterà il Mezzogiorno.
Se la Protezione Civile acquista migliaia di
prefabbricati da destinare alle popolazioni colpite da calamità è sempre
un caso, oppure una singolare coincidenza? Se i terremoti per la
scienza sono imprevedibili – quando di origine naturale – allora come si
fa ad annunciarli con largo o se non sapendo che hanno una genesi
artificiale, ovvero, sono provocati volontariamente dalla mano dell’uomo
per calcolo, interessi economici e sete di dominio?
Una cosa è certa: ora, adesso stanno trivellano a più non posso i Campi Flegrei, ossia l’area sismica più esplosiva dello Stivale, e, contemporaneamente il vulcano attivo Marsili
(il più grande d’Europa) che si trova sott’acqua, nel Tirreno
meridionale, di fronte alle coste di Sicilia, Calabria e Campania. E’
tutto apparentemente in regola: ci sono le solite autorizzazioni dello
Stato tricolore.
il vulcano Marsili |
Autorità, istituzioni e scienziati danno i numeri: la Protezione
Civile, addirittura ha calcolato numero di morti e feriti per ogni città
del Meridione. Perché?
Il lancio dell’agenzia giornalistica recita: « L’obiettivo è ambizioso:
sfruttare l’energia che si sviluppa dal vulcano Marsili, vicino
all’arcipelago delle Eolie. Il progetto è di una societa’ marchigiana
specializzata in ingegneria naturalistica, nel settore delle opere
civili e delle infrastrutture, la Eurobuilding di Servigliano (Fermo) e si chiama ‘Marsili Project’.
Punta a utilizzare l’energia geotermica che si puo’ sviluppare dal
vulcano che si trova nelle profonde acque del mar Tirreno meridionale…
Un vulcano sottomarino, il piu’ grande d’Europa: 60 chilometri di
lunghezza, 20 chilometri di larghezza, un’altezza di 3.800 metri, con
una sommita’ che sta a 400 metri sotto la superficie dell’acqua. La
possibilita’ dello sfruttamento del vulcano per creare energia
geotermica nasce dall’idea del professor Patrizio Signanini
dell’Universita’ ‘Gabriele D’Annunzio’ di Chieti, che ha trovato nella
Eurobuilding un partner industriale interessato a svilupparla. Il
‘Marsili Project’, afferma Paltrinieri, ”e’ il primo esempio al mondo di
valorizzazione di energia geotermica sottomarina. L’obiettivo e’
produrre energia elettrica sfruttando il campo geotermico formato dal
piu’ grande vulcano d’Europa. Quest’area, infatti, e’ una delle zone
piu’ ricche di giacimenti di fluidi geotermici al mondo. I numerosi
vulcani presenti nel Tirreno meridionale, al largo delle coste
siciliane, calabresi e campane, sono enormi sorgenti di calore”.
foto di Ruben Garbellini (tutti i diritti riservati) |
Conseguenze sismiche - Si tratta
in questo caso di terremoti con ipocentro superficiale. Il bollettino
dell’Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia parla chiaro: «Un
terremoto di magnitudo(Ml) 2.4 è avvenuto alle ore 05:59:18 italiane
del giorno 16/Giu/2013 (03:59:18 16/Giu/2013 – UTC). Il terremoto è
stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto
sismico: Tirreno_meridionale_B. Coordinate : 38.761°N, 14.285°E Profondità: 28.2 km. Distretto sismico Tirreno_meridionale_B».
E ancora: «Un terremoto di magnitudo(Ml) 2.1 è avvenuto
alle ore 22:31:30 italiane del giorno 15/Giu/2013 (20:31:30 15/Giu/2013 –
UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale
dell’INGV nel distretto sismico: Madonie. Coordinate:
37.872°N, 14.248°E. Profondità: 5.9 km Distretto sismico: Madonie.
Comuni entro i 10 Km: GANGI (PA), GERACI SICULO (PA), SAN MAURO
CASTELVERDE (PA), CASTEL DI LUCIO (ME). Comuni tra 10 e 20 km: BOMPIETRO
(PA), CASTELBUONO (PA), PETRALIA SOPRANA (PA), PETRALIA SOTTANA (PA),
POLLINA (PA), MISTRETTA (ME), MOTTA D’AFFERMO (ME), PETTINEO (ME),
REITANO (ME), SANTO STEFANO DI CAMASTRA (ME), TUSA (ME), NICOSIA (EN),
SPERLINGA (EN)».
I terremoti (naturali o artificiali) si possono fronteggiare soltanto
con la prevenzione, attualmente però, pari allo zero. Prepariamoci al
peggio nel Belpaese di carta velina.