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giovedì 11 luglio 2013

Vacanze non convenzionali nell’era dell’economia solidale

Tra le tante opportunità che l’infinito mondo del web offre in quest’era di reti sociali ed economia partecipativa, c’è quella – particolarmente interessante in tempo di vacanze estive – di poter viaggiare in un modo nuovo, non solo gratuitamente, ma in molti casi ricavandone anche qualcosa per sé. Vitto, alloggio e nuove esperienze di vita in cambio di buona volontà e collaborazione lavorativa.
È l’evoluzione di quello che un tempo si chiamava scambio alla pari, che oggi viene declinato in maniera del tutto contemporanea.  Sulla scia dei tanti, ad esempio, che stanno riscoprendo i valori antichi del coltivare la terra e della ruralità, si sta diffondendo sempre di più il Wwoofing (World wide opportunities on organic farms: www.wwoofinternational.org), una rete di 12.000 fattorie biologiche in  53 paesi pronte a ospitare gratuitamente i visitatori in cambio di alcune ore di lavoro.
Chi è abituato a vivere in città, tra ascensori e automobili, potrà avere la possibilità di scoprire una nuova cultura ed un modo di vivere totalmente diverso, imparando a zappare un orto, mungere una mucca o tosare una pecora. Non solo una vacanza quindi, con la possibilità comunque di sfruttare il proprio tempo libero in un ambiente naturale ricco di opportunità, ma una vera esperienza in grado di far staccare totalmente dalla quotidianità a cui siamo abituati, riavvicinando al vivere pratico della campagna.
Il Wwoof è un movimento mondiale nato nel 1971 in Inghilterra, quando una segreteria londinese ebbe l’idea di dare la possibilità a persone come lei, che non avevano accesso alla terra, di conoscere il mondo delle fattorie attraverso brevi weekend di  scambio lavorativo. Oggi un soggiorno Wwoofing può variare da pochi giorni a diversi mesi, rappresentando quindi anche un primo passo per quanti stanno valutando l’idea di trasferirsi all’estero, e viene sempre concordato con l’ospite che vi accoglierà.
La rete wwoof è organizzata per singoli paesi:  per entrare in contatto con le strutture che ne fanno parte è necessario innanzitutto scegliere la propria destinazione, quindi associarsi tramite un tessera il cui costo può variare da zero a cinquanta euro circa, che ha validità un anno.
Un’altra forma di scambio è quella offerta dalla piattaforma Helpx (www.helpx.net), che mette in contatto i viaggiatori con una rete più ampia di strutture ospitanti: non solo fattorie biologiche ma anche convenzionali, allevamenti, ostelli, bed-&-breakfast ed pure abitazioni private. Anche in questo caso il contatto per concordare il soggiorno è diretto con il futuro ospite ma la tessera è valida a livello internazionale per due anni ed ha un costo di venti euro.
Per gli appassionati dell’Italia, invece, la sempre più diffusa pratica del baratto arriva oggi a coprire anche la possibilità di soggiornare gratuitamente presso alcuni  bed-&-breakfast, in cambio di piccole prestazioni o servizi. È un modo per riscoprire quella che alcuni chiamano “economia del dono”, la possibilità cioè di vivere scambiandosi beni, servizi o competenze senza che ci sia necessariamente trasferimento di denaro. È l’idea che sta dietro il nuovo sito www.barattobb.it, nato dopo il successo della Settimana del Baratto, giunta alla quarta edizione nel 2012 e organizzata da Bed-&-breakfast.it.
Se sapete imbiancare, dare lezioni di chitarra o tradurre un sito in diverse lingue (solo per fare alcuni esempi), potrete soggiornare gratuitamente in diverse parti d’Italia grazie alla crescente lista di strutture aderenti che esprimono i desideri e le richieste più diverse.
Se invece non vi va proprio di lavorare ma volete solo viaggiare a costo zero, magari conoscendo comunque delle persone interessanti e vicine ai vostri interessi, si può sempre contare sul Couchsurfing (www.couchsurfing.org), il social network sempre più conosciuto anche tra i non più giovani che permette di mettersi in contatto con persone di tutto il mondo per richiedere ospitalità gratuita, arricchita dalla possibilità di avere una guida locale che vi faccia conoscere da vicino usi, costumi e luoghi di interesse del posto che volete visitare. Sempre che vi accontentiate di una divano per la notte.