Movimento Cinque Stelle – Il movimento guidato da Beppe Grillo
ha fatto dell’ecologia uno dei punti forti della sua politica. La
politica energetica è addirittura il secondo punto del programma dopo il
capitolo dedicato a Stato e Cittadini. Il primo passo è il risparmio
energetico con l’applicazione immediata della normativa, già prevista
dalla legge 10/91 e prescritta dalla direttiva europea 76/93, sulla
certificazione energetica degli edifici. Riduzione del 10% del consumo
energetico degli edifici pubblici con sanzioni per gli inadempienti.
Elaborazione di una normativa per il pagamento a consumo per l’energia
elettrica dei condomini.
No alla costruzione di nuove centrali e riduzione
dell’impatto ambientale delle vecchie. E, naturalmente, incentivazione
delle energie da fonti rinnovabili. L’altro punto cardine della politica
ambientale è legato ai trasporti. Il blocco della Tav in Val Susa è uno
dei leit motiv della storia del movimento, così come quello del Ponte
sullo Stretto di Messina. Accanto alla disincentivazione dell’uso dei
mezzi privati motorizzati l’M5S propone lo sviluppo di piste ciclabili
protette estese a tutte le aree urbane con parcheggi per le stesse sia
nelle case che nei centri cittadini. Il movimento è inoltre favorevole a
una forte tassazione per l’ingresso nei centri storici delle auto
private e per il potenziamento dei mezzi pubblici a uso collettivo e a
uso individuale (car sharing) con motori elettrici alimentati da reti.
Rivoluzione Civile – Nel Manifesto di Antonio Ingroia
si parla di sviluppo economico compatibile con l’ambiente, infatti le
priorità sono l’archiviazione della Tav Torino-Lione e del ponte sullo
Stretto di Messina e la valorizzazione di agricoltura ed energie
rinnovabili. La neonata lista è esplicitamente sostenuta dalla Federazione dei Verdi.
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