06/12/2012 - Secondo il rapporto del NOAA i ghiacci dell'Artico potrebbero sparire completamente nel giro di pochi anni
Tra ottobre 2011 e agosto 2012 nella regione artica si è verificato
uno scioglimento dei ghiacci maggiore che in ogni altra rilevazione
effettuata negli ultimi anni. A diffondere questo allarmante dato è
stata l’Amministrazione Nazionale Oceanica ed Atmosferica (NOAA) in
un report che, per la prima volta, fornisce un quadro d’insieme del
profondo impatto che il cambiamento climatico sta avendo sulla regione
polare.
ALGHE AL POSTO DEL GHIACCIO - Nonostante le
temperature non fossero state di molto superiori alla media, lo scorso
anno l’Artico ha registrato uno scioglimento record delle nevi e dei
ghiacci che lo ricoprono e alla fine dello scorso agosto, diverse
settimane prima della fine dell’estate il mare Artico si è ridotto fino a
raggiungere un livello mai visto da quando sono iniziate le misurazioni
satellitari, nel 1979. Lo scorso luglio la Groenlandia,
che è ricoperta di ghiaccio per i 97% della sua superficie ha
conosciuto picchi di disgelo mai registrati e nel bel mezzo dell’Oceano
Artico sono spuntate alghe là dove c’era sempre stata una distesa di
ghiaccio. Il rapporto del NOAA riferisce anche di una massiccia
diffusione di fitoplancton sotto i ghiacci del Mar di Chukchi,
poco al si sopra dello Stretto di Bering: il fitoplancton si estende
per oltre 60 miglia, segno che il ghiaccio è diventato più sottile,
permettendo al sole di riscaldare l’acqua quel tanto che basta per far
proliferare le alghe.
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CESPUGLI AL POSTO DEI MUSCHI - La situazione non è diversa sulla terraferma:
la vegetazione cespugliosa si sta diffondendo nel basso Artico,
sostituendo i muschi e i licheni caratteristici della tundra. Questo
favorisce la diffusione di altre specie animali che fino a questo
momento non potevano vivere in quelle regioni, sconvolgendo gli
ecosistemi già esistenti. Nel Nord Europa, ad esempio, la volpe artica si sta avviando all’estinzione, minacciata dall’arrivo della volpe rossa, che normalmente vive più a sud.
ADDIO AL POLO NORD ENTRO DIECI ANNI ? - Le
rilevazioni sono state condotte da un team di 140 scienziati, ma tutti
concordano su un punto: le variazioni registrate nell’Artico sono
rappresentative di quello che sta succedendo anche in altre parti del
pianeta e l’allarme è massimo: gli effetti dei cambiamenti climatici
potrebbero essere irreversibili. “Con il ritiro dei ghiacci artici
perdiamo superfici riflettenti e abbiamo sempre più aree scure di terre e
oceani esposte alla luce – spiega al Guardian Martin Jeffries,
co-autore dello studio – Così l’Artico assorbe sempre più calore, dando
vita a un circolo vizioso di riscaldamento e scioglimento progressivo”.
Gli effetti potrebbero essere devastanti: le previsioni più pessimiste
parlano addirittura dell’intero scioglimento del Polo Nord entro la fine
del decennio.
Fonte:
http://www.giornalettismo.com/archives/645009/il-polo-nord-si-sta-sciogliendo/