Legambiente ha pubblicato il suo rapporto annuale sui Pesticidi nel piatto. Il report del 2012 sulla presenza di fitofarmaci nei prodotti ortofrutticoli fa emergere la presenza di residui di contaminanti in un terzo della frutta e della verdura che finisce sulle nostre tavole.
I campioni che hanno superato i valori limite sono fermi allo 0,6%,
quelli contaminati da un solo residuo al 18,3% e i multi residuo al
17,1%. Si è assistito ad un miglioramento rispetto allo scorso anno, per
via del minor impiego di pesticidi in agricoltura. Ma il quadro resta comunque preoccupante, come spiega Legambiente:
Purtroppo però, insieme all’aumento in percentuale dei campioni in
regola, aumenta pure – in molti casi - il numero delle diverse sostanze
chimiche presenti contemporaneamente su uno stesso campione, per il
quale le analisi di ogni molecola presa singolarmente hanno stabilito la
regolarità. Se la normativa vigente ha portato ad un maggiore controllo
delle sostanze attive impiegate nella produzione dei formulati e
l’armonizzazione europea dei limiti massimi di residuo consentito (LMR)
negli alimenti, intervenuta nel 2008, ha rappresentato un importante
passo in avanti, manca ancora una regolamentazione specifica rispetto al
simultaneo impiego di più principi attivi, come pure sulla
rintracciabilità di più residui in un singolo prodotto alimentare.
Occorre dunque una legge che si esprima sul multi residuo perché alcuni
prodotti sono contaminati da 7, 8 sostanze diverse e bisogna capire che
effetti ha l’interazione di queste sostanze sulla salute dei
consumatori. I prodotti maggiormente contaminati dal multiresiduo sono i
vini e le sanissime mele, l’uva, le arance e le pere. I
residui più rintracciati sono l’insetticida clorpirifos, noto
interferente endocrino; il fungicida potenziale cancerogeno captano ed
il Fosmet, insetticida che danneggia pesantemente le popolazioni di api.
Francesco Ferrante, senatore Pd, aveva presentato tre anni fa un
disegno di legge sul multi residuo. Oggi, alla luce dei dati emersi nel
rapporto di Legambiente, spiega:
La questione del multi residuo non è più rinviabile. Ora sta al Governo
recepire questo campanello d’allarme prevedendo le dovute contromisure
nel Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti
fitosanitari che è in via di definizione e che ad oggi non contempla il
riferimento al multi residuo.
Di seguito l’infografica di Legambiente che ci mostra i prodotti pluricontaminati.
Fonte:
http://www.ecoblog.it/post/38441/pesticidi-nel-piatto-2012-residui-in-un-terzo-della-frutta-e-della-verdura