Le vittime delle alluvioni che hanno duramente colpito laToscana, la Liguria e ultimamente la Sicilia, infatti, sono la triste conseguenza di una cattiva gestione forestaleperpetrata per anni sul territorio e aggravata dalla tropicalizzazione del clima anche nel bacino del Mediterraneo.
Gli alberi, infatti, non rappresentano una riserva inesauribile di ossigeno, ma hanno l’importante compito di contenere leprecipitazioni, fortificaregli argini dei fiumi e dare ospitalitàe nutrimento agli animali. Malgrado lo sviluppo urbano sia inarrestabile, negli ultimi 50 anni la superficie boschiva nel nostro paese è più che raddoppiata (complice l’abbandono di molte aree rurali) e tra le specie più diffuse spiccano il faggio(tipico dei versanti appenninici) e il pino rosso, simbolo per eccellenza dei boschi alpini.
Per accelerare il progetto di tutela e gestione virtuosa delle aree boschive italiane, nell’ultimo anno è aumentato notevolmente il numero dei boschi a marchio PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), il sistema di certificazione assegnato alle foreste gestite in modo sano e sostenibile.
Il marchio PEFC assicura, cioè, che la foresta non sparirà mai e che per ogni albero tagliato ne verrà piantato un altro per garantire la continuità del ciclo vitale dell’ecosistema. Il legno proveniente da un bosco PEFC, inoltre, è lavorato nel pieno rispetto dei diritti socialie lavorativi dell’uomo e delle norme di sicurezza a tutela del lavoratore.
Attualmente in Italia sono certificati 773.667 ettari di foresta, che corrispondo all’ 8,5% della superficie totale a bosco; 744.538 con lo schema PEFCe 59.456 con quello FSC (Forest Stewardship Council, ente che garantisce la provenienza ecosostenibile del legno), oltre a 28.925 ettari con doppia certificazione PEFC-FSC.
Il legno proveniente da foreste certificate PEFC E FSC è per lo più utilizzato nel settore immobiliare/abitativo, ma grazie all’attività delle 1300 aziende specializzate nella trasformazione di questo materiale, la tendenza è destinata senz’altro a crescere e differenziarsi ulteriormente. Una bella boccata d’aria per l’ambiente e un buon affare anche per le nostre finanze…