Poco meno di mille dollari: con questa cifra un team di ricerca è riuscito a raccogliere, per anni, traffico satellitare geostazionario non cifrato . È una cifra bassa — e questo è il punto: la vulnerabilità non risiede in hardware esoterico ma in pratiche di configurazione e in assunzioni sbagliate sull’obscurity del mezzo. Come hanno fatto Il principio è semplice: molte stazioni geostazionarie trasmettono segnali che coprono vaste porzioni di superficie; un’antenna direzionale, anche piccola, orientata correttamente riesce a ricevere quei segnali. I ricercatori hanno usato un setup economico, software-defined radio e tool open-source per decodificare e analizzare flussi IP e VoIP. L’operazione è passiva: non si inviano pacchetti né si interferisce — si ascolta. Perché questo è rilevante? Perché la trasmissione on-air non cifrata rimane leggibile a chiunque abbia l’antenna. Non c’è bisogno di attacchi sofisticati o di accessi privilegiati: basta la linea di vista e il know-how ...
Abbiamo partecipato come gruppo alla serata organizzata dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Verona che ringraziamo.
Moderatori: GP. Velo e G. Beghini
Vi pubblichiamo gli interventi dei relatori:
Monitoraggio degli inquinanti nei suoli del Veneto: Paolo Giandon, ARPAV, Dipartimento di Treviso
Effetti respiratori degli inquinanti ambientali: Silvia Tognella, ULSS 22, U.O. di Pneumologia, Bussolengo (VR)
Che aria respiriamo? Sorgenti e inquinanti aerodispersi a Verona: Francesca Predicatori, ARPAV, Dipartimento di Verona
Esperienze e nuove sfide sulla conoscenza degli effetti sulla salute in aree prossime ad inceneritori nella Regione Emilia-Romagna: Paolo Lauriola, ARPAER, Dipartimento di Modena
Rischi per la salute infantile da esposizione ad inceneritori: Patrizia Gentilini, Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE ITALIA, Sezione Provinciale di Forlì
Rischio di sarcoma ed emissione di diossina da inceneritori: Paolo Ricci, Osservatorio Epidemiologico, ASL Mantova.
Se li avete ascoltati attentamente, rimane da fare una sola cosa: facciamoci sentire! Partecipiamo alla manifestazione del 22 Ottobre! la salute nostra e quella dei nostri figli non può passare al di sotto di altri interessi. Non abbiamo bisogno di questi impianti, oggi serve RIUSARE RIDURRE RICICLARE!