venerdì 30 settembre 2011
NoiPescantina: Sandro Campagnola ( teladoiolavalpolicella ) - Pes...
NoiPescantina: Sandro Campagnola ( teladoiolavalpolicella ) - Pes...: Sul progetto di bonifica della discarica, presentato dalla DANECO, Andrea mi scrive: "sarebbe come se dessi al ladro che mi ha svaligiato...
Italia: riprendiamoci il nostro futuro!
Cari amici,
Ma oggi un barlume di speranza c'è: il Tribunale di Genova ha creato un importante precedente, riconoscendo i diritti degli insegnanti precari econdannando il governo per la violazione della normativa europea contro la disparità di trattamento fra lavoratori a tempo determinato e quelli a tempo indeterminato. Se useremo questa sentenza per una denuncia formale alla Commissione europea, potremo ottenere che l'Italia adotti misure urgenti per combattere il precariato.
Proprio in questi giorni il Parlamento dovrà votare il piano economico del governo, che ignora totalmente i precari. Costringiamo i politici a risolvere questa emergenza! Firma la denuncia alla Commissione europea e la consegneremo insieme al comitato dei giovani precari ai media e alla sede della Commissione europea a Roma non appena avremo raggiunto le 50.000 firme:
http://www.avaaz.org/it/ italia_no_precariato/?vl
La diseguaglianza sociale in Italia sta raggiungendo livelli da record, con il 20% delle famiglie più ricche che detiene quasi il 40% del reddito nazionale, mentre il 20% delle famiglie più povere ha solo l'8% del totale. Non sorprende quindi che 1 bambino su 4 nel nostro paese viva in famiglie povere, il che fa dell'Italia uno dei paesi con il tasso di povertà infantile più alto d'Europa!
A peggiorare le cose ci ha pensato la crisi economica, che si è maggiormente abbattuta sui giovani mettendoli davanti a un bivio: o la disoccupazione o la precarietà assoluta. Milioni di lavoratori sono stati negli anni esclusi dal mercato del lavoro e lasciati senza i diritti fondamentali e senza alcuna protezione sindacale: se si ammalano o se fanno un bambino, non vengono pagati o peggio perdono il lavoro. In più il Presidente dell'INPS ha lanciato l'allarme sulle future pensioni dei precari, dicendo che la loro inadeguatezza potrebbe generare un vero e proprio "sommovimento sociale".
Ma il cambiamento ora è possibile e insieme possiamo aiutare a realizzarlo. Il governo è messo sotto pressione crescente dalle sentenze che danno ragione ai "precari permanenti" e dalle manifestazioni di decine di migliaia di giovani. Avaaz sta lavorando con i massimi esperti per presentare la denuncia formale alla Commissione europea, che ha l'obbligo di rispondere entro un mese. Questo è il miglior modo per ottenere un risultato immediato! Firma sotto per chiedere alla Commissione europea di far rispettare al governo italiano la normativa europea contro l'utilizzo del contratto a termine come forma normale del lavoro dipendente e proteggere così i precari:
http://www.avaaz.org/it/ italia_no_precariato/?vl
Con speranza e determinazione,
Giulia, Luis, Alice, Ricken, Pascal, Benjamin, Milena e tutto il resto del team di Avaaz
Ma oggi un barlume di speranza c'è: il Tribunale di Genova ha creato un importante precedente, riconoscendo i diritti degli insegnanti precari econdannando il governo per la violazione della normativa europea contro la disparità di trattamento fra lavoratori a tempo determinato e quelli a tempo indeterminato. Se useremo questa sentenza per una denuncia formale alla Commissione europea, potremo ottenere che l'Italia adotti misure urgenti per combattere il precariato.
Proprio in questi giorni il Parlamento dovrà votare il piano economico del governo, che ignora totalmente i precari. Costringiamo i politici a risolvere questa emergenza! Firma la denuncia alla Commissione europea e la consegneremo insieme al comitato dei giovani precari ai media e alla sede della Commissione europea a Roma non appena avremo raggiunto le 50.000 firme:
http://www.avaaz.org/it/
La diseguaglianza sociale in Italia sta raggiungendo livelli da record, con il 20% delle famiglie più ricche che detiene quasi il 40% del reddito nazionale, mentre il 20% delle famiglie più povere ha solo l'8% del totale. Non sorprende quindi che 1 bambino su 4 nel nostro paese viva in famiglie povere, il che fa dell'Italia uno dei paesi con il tasso di povertà infantile più alto d'Europa!
A peggiorare le cose ci ha pensato la crisi economica, che si è maggiormente abbattuta sui giovani mettendoli davanti a un bivio: o la disoccupazione o la precarietà assoluta. Milioni di lavoratori sono stati negli anni esclusi dal mercato del lavoro e lasciati senza i diritti fondamentali e senza alcuna protezione sindacale: se si ammalano o se fanno un bambino, non vengono pagati o peggio perdono il lavoro. In più il Presidente dell'INPS ha lanciato l'allarme sulle future pensioni dei precari, dicendo che la loro inadeguatezza potrebbe generare un vero e proprio "sommovimento sociale".
Ma il cambiamento ora è possibile e insieme possiamo aiutare a realizzarlo. Il governo è messo sotto pressione crescente dalle sentenze che danno ragione ai "precari permanenti" e dalle manifestazioni di decine di migliaia di giovani. Avaaz sta lavorando con i massimi esperti per presentare la denuncia formale alla Commissione europea, che ha l'obbligo di rispondere entro un mese. Questo è il miglior modo per ottenere un risultato immediato! Firma sotto per chiedere alla Commissione europea di far rispettare al governo italiano la normativa europea contro l'utilizzo del contratto a termine come forma normale del lavoro dipendente e proteggere così i precari:
http://www.avaaz.org/it/
Con speranza e determinazione,
Giulia, Luis, Alice, Ricken, Pascal, Benjamin, Milena e tutto il resto del team di Avaaz
giovedì 29 settembre 2011
NoiPescantina: PESCANTINA: lettera aperta al comune in merito la ...
NoiPescantina: PESCANTINA: lettera aperta al comune in merito la ...: Ca' Filissine: questa bonifica non ci piace ! Il gruppo NoiPescantina ( gruppo di cittadini ) è nettamente contrario alla bonifica cosi ...
www.noipescantina.it
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mercoledì 28 settembre 2011
NoiPescantina: La convenzione di Århus: Accesso all'informazione,...
NoiPescantina: La convenzione di Århus: Accesso all'informazione,...: ATTO Decisione 2005/370/CE del Consiglio, del 17 febbraio 2005, relativa alla firma, a nome della Comunità europea, della convenzione sul...
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domenica 25 settembre 2011
Quando l'acqua è “a km zero”
Per il quarto anno si rinnova l’appuntamento di Etra all’interno della manifestazione “Capra&Cavoli”, domenica 25 settembre a Bassano del Grappa.
Etra sarà presente in piazzotto Montevecchio nell’”Angolo della Sostenibilità”: uno spazio di informazione e sensibilizzazione sui temi ambientali, studiato per coinvolgere i più piccoli e per interessare gli adulti. Gli appuntamenti sono ad accesso libero.
Per tutta la giornata, dalle 9 alle 18, bambini e ragazzi si sbizzarriranno con gli “Ecopoint”, laboratori creativi dedicati alle attività sull’acqua, sui rifiuti e sull’energia. I partecipanti potranno testare e assaggiare l’acqua che sgorga dalla fontana di piazzotto Montevecchio, nel pieno rispetto del consumo a km zero. Saranno messe in evidenza e spiegate le caratteristiche come la durezza, il pH, il sodio, di cui si sente spesso parlare ma che non tutti conoscono a fondo.
Con la guida degli operatori di Etra, sarà possibile utilizzare quelli che comunemente vengono chiamati “rifiuti” per realizzare oggetti nuovi e giochi. Una lezione insolita, all’insegna del divertimento, che appassionerà i partecipanti sui temi importanti della raccolta differenziata e del riciclaggio.
Accanto allo stand sarà posizionata una mini mostra, un percorso a pannelli fra i lavori vincitori del concorso “La natura insegna”, l’iniziativa artistico-didattica che Etra propone ogni anno alle scuole del suo territorio all’interno del complessivo programma di educazione ambientale chiamato “Progetto Scuole” e che ormai coinvolge 13.000 studenti di 150 istituti.
L’attenzione di Etra verso la sostenibilità quest’anno si arricchisce con il lancio di una nuova campagna, che ha l’obiettivo di perfezionare la qualità della plastica. Dopo le iniziative per il miglioramento della qualità del rifiuto umido, che hanno già portato a buoni risultati, Etra proseguirà nell’ottimizzazione della raccolta differenziata ricordando le regole che stanno alla base del conferimento degli imballaggi in plastica.
La plastica non ben differenziata costituisce uno spreco di materiali ed energia, a scapito del suo impiego nel processo di riciclaggio. Infatti, la plastica correttamente separata dagli altri rifiuti rappresenta un’ottima alternativa a altri materiali, essendo caratterizzata da un ridotto impatto ambientale e da una notevole convenienza economica.
La campagna fa parte delle iniziative di Etra comprese nel progetto LIFE RePlace, finanziato dalla Comunità Europea. Il progetto consiste nella messa a punto di un prototipo di nastro trasportatore con componenti strutturali di plastica riciclata, che potrà essere testato e collocato nell’impianto per il trattamento del rifiuto umido di Camposampiero.
Ma non è tutto, perché prosegue l'attività di informazione "a tappeto" promossa da Etra per diffondere nei Comuni soci del Bassanese la conoscenza delle pratiche corrette di conferimento di una delle frazioni di rifiuto più inquinanti: gli olii alimentari esausti.
Martedì 27 settembre, dalle 20.30, i tecnici della multiutility saranno a Cartigliano, nella sede della Bocciofila di Scalchi (via Scalchi), per una nuova serata informativa a cui tutti i residenti sono invitati.
“Ne stiamo parlando da alcuni mesi - racconta Stefano Svegliado, presidente di Etra - Non c'è dubbio che il tema sia "caldo", sia per la sua ripercussione pratica nelle abitudini quotidiane delle famiglie (l'olio versato nei lavandini intasa le condutture e danneggia gli impianti), sia per i risvolti ambientali ma anche economici che presenta, visto che, grazie al recupero, da parte di aziende specializzate, degli olii usati in cucina, si possono produrre biodiesel e saponi naturali."
"Perciò la campagna "Non siamo solo fritti" - continua Svegliado - è stata una di quelle in cui abbiamo maggiormente investito in termini di informazione degli utenti. Abbiamo registrato buoni risultati, come le 28 tonnellate di olii raccolte a Bassano dall'aprile 2010 al giugno di quest'anno, o la risposta positiva avvertita negli incontri pubblici che sono stati tenuti la scorsa primavera. Cerchiamo di render note le buone pratiche della differenziata nel modo più capillare possibile, un passo alla volta. Questo è il proposito”.
Buone pratiche significa anche adeguate strutture di raccolta. Ecco perché Etra ha predisposto nel Comune di Cartigliano due stazioni di conferimento per gli olii e i grassi animali e vegetali esausti: il primo nel parcheggio del Supermercato A & O, in via Monte Grappa, il secondo nel parcheggio vicino alla Bocciofila di Scalchi. Luoghi accessibili e di grande passaggio, dove gli utenti potranno consegnare l'olio in tutta sicurezza.
Per ulteriori informazioni sulla campagna “Non siamo solo fritti” o per conoscere la posizione delle cisterne per il conferimento si può telefonare al Numero verde gratuito 800 247842 (dal lunedì al venerdì: 8-20, sabato: 9-13), o visitare il sito www.etraspa.it.
http://notizie.bassanonet.it/ambiente/9414.html
Etra sarà presente in piazzotto Montevecchio nell’”Angolo della Sostenibilità”: uno spazio di informazione e sensibilizzazione sui temi ambientali, studiato per coinvolgere i più piccoli e per interessare gli adulti. Gli appuntamenti sono ad accesso libero.
Per tutta la giornata, dalle 9 alle 18, bambini e ragazzi si sbizzarriranno con gli “Ecopoint”, laboratori creativi dedicati alle attività sull’acqua, sui rifiuti e sull’energia. I partecipanti potranno testare e assaggiare l’acqua che sgorga dalla fontana di piazzotto Montevecchio, nel pieno rispetto del consumo a km zero. Saranno messe in evidenza e spiegate le caratteristiche come la durezza, il pH, il sodio, di cui si sente spesso parlare ma che non tutti conoscono a fondo.
Con la guida degli operatori di Etra, sarà possibile utilizzare quelli che comunemente vengono chiamati “rifiuti” per realizzare oggetti nuovi e giochi. Una lezione insolita, all’insegna del divertimento, che appassionerà i partecipanti sui temi importanti della raccolta differenziata e del riciclaggio.
Accanto allo stand sarà posizionata una mini mostra, un percorso a pannelli fra i lavori vincitori del concorso “La natura insegna”, l’iniziativa artistico-didattica che Etra propone ogni anno alle scuole del suo territorio all’interno del complessivo programma di educazione ambientale chiamato “Progetto Scuole” e che ormai coinvolge 13.000 studenti di 150 istituti.
L’attenzione di Etra verso la sostenibilità quest’anno si arricchisce con il lancio di una nuova campagna, che ha l’obiettivo di perfezionare la qualità della plastica. Dopo le iniziative per il miglioramento della qualità del rifiuto umido, che hanno già portato a buoni risultati, Etra proseguirà nell’ottimizzazione della raccolta differenziata ricordando le regole che stanno alla base del conferimento degli imballaggi in plastica.
La plastica non ben differenziata costituisce uno spreco di materiali ed energia, a scapito del suo impiego nel processo di riciclaggio. Infatti, la plastica correttamente separata dagli altri rifiuti rappresenta un’ottima alternativa a altri materiali, essendo caratterizzata da un ridotto impatto ambientale e da una notevole convenienza economica.
La campagna fa parte delle iniziative di Etra comprese nel progetto LIFE RePlace, finanziato dalla Comunità Europea. Il progetto consiste nella messa a punto di un prototipo di nastro trasportatore con componenti strutturali di plastica riciclata, che potrà essere testato e collocato nell’impianto per il trattamento del rifiuto umido di Camposampiero.
Ma non è tutto, perché prosegue l'attività di informazione "a tappeto" promossa da Etra per diffondere nei Comuni soci del Bassanese la conoscenza delle pratiche corrette di conferimento di una delle frazioni di rifiuto più inquinanti: gli olii alimentari esausti.
Martedì 27 settembre, dalle 20.30, i tecnici della multiutility saranno a Cartigliano, nella sede della Bocciofila di Scalchi (via Scalchi), per una nuova serata informativa a cui tutti i residenti sono invitati.
“Ne stiamo parlando da alcuni mesi - racconta Stefano Svegliado, presidente di Etra - Non c'è dubbio che il tema sia "caldo", sia per la sua ripercussione pratica nelle abitudini quotidiane delle famiglie (l'olio versato nei lavandini intasa le condutture e danneggia gli impianti), sia per i risvolti ambientali ma anche economici che presenta, visto che, grazie al recupero, da parte di aziende specializzate, degli olii usati in cucina, si possono produrre biodiesel e saponi naturali."
"Perciò la campagna "Non siamo solo fritti" - continua Svegliado - è stata una di quelle in cui abbiamo maggiormente investito in termini di informazione degli utenti. Abbiamo registrato buoni risultati, come le 28 tonnellate di olii raccolte a Bassano dall'aprile 2010 al giugno di quest'anno, o la risposta positiva avvertita negli incontri pubblici che sono stati tenuti la scorsa primavera. Cerchiamo di render note le buone pratiche della differenziata nel modo più capillare possibile, un passo alla volta. Questo è il proposito”.
Buone pratiche significa anche adeguate strutture di raccolta. Ecco perché Etra ha predisposto nel Comune di Cartigliano due stazioni di conferimento per gli olii e i grassi animali e vegetali esausti: il primo nel parcheggio del Supermercato A & O, in via Monte Grappa, il secondo nel parcheggio vicino alla Bocciofila di Scalchi. Luoghi accessibili e di grande passaggio, dove gli utenti potranno consegnare l'olio in tutta sicurezza.
Per ulteriori informazioni sulla campagna “Non siamo solo fritti” o per conoscere la posizione delle cisterne per il conferimento si può telefonare al Numero verde gratuito 800 247842 (dal lunedì al venerdì: 8-20, sabato: 9-13), o visitare il sito www.etraspa.it.
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martedì 20 settembre 2011
Cina: Aie riduce stime produzione petrolio 2011/2012
Il Sole 24 Ore Radiocor) - Pechino, 13 set - L'Agenzia internazionale dell'energia (Aie) ha leggermente abbassato le sue previsioni per la produzione di greggio della Cina per quest'anno e per il 2012 a causa delle fuoriuscite di petrolio al campo Penglai 19-3 nella baia di Bohai. Le perdite di produzione nel giacimento offshore, una joint venture tra ConocoPhillips (COP) e la cinese China National Offshore Oil Corp, potrebbero portare a un calo della produzione di 50.000 barili al giorno quest'anno e di 30.000 barili al giorno nel 2012, ha detto l'Aie martedi' nel suo rapporto mensile sul mercato del petrolio. "Riteniamo che il campo potrebbe avere difficolta' a raggiungere i suoi precedenti livelli di produzione di picco per motivi di sicurezza dell'operatore e per i danni riportati dal serbatoio dopo lo stop delle operazioni", ha precisato l'Aie. La Chinas State Oceanic Administration ha ordinato uno stop a tutte le operazioni in questo campo all'inizio di questo mese e ha detto che non era soddisfatta dei tentativi della Conoco per ripulire l'ambiente e di avere intenzione di indagare la causa della marea nera fuoriuscita. Il campo Penglai 19-3 aveva prodotto circa 150.000 barili al giorno di greggio nel mese di giugno. Il calo della produzione e' stato di 31 mila barili al giorno nel mese di luglio, 47 mila barili al giorno nel mese di agosto e 150.000 barili al giorno nel mese di settembre a causa delle fuoriuscite di giugno, che hanno visto piu' di 3.200 barili di petrolio e fluidi a base di petrolio rovesciarsi in mare. La Cina prevede di produrre una media di 4,2 milioni di barili al giorno di greggio nel 2011 e di 4,3 milioni di barili al giorno nel 2012. Col-Mai (RADIOCOR) 13-09-11 10:18:07 (0105)CINA,FE,ASIA 5 NNNN
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lunedì 19 settembre 2011
Centinaia di cittadini erano scesi in piazza per chiedere la chiusura della Zhejiang Jinko Solar Company di Hiaining
Centinaia di cittadini erano scesi in piazza per chiedere la chiusura della Zhejiang Jinko Solar Company di Hiaining
Un'azienda cinese che produce pannelli solari chiuderà i battenti a seguito delle proteste dei residenti. Già da mesi la Zhejiang Jinko Solar Company era nell'occhio del ciclone per non aver passato gli ultimi controlli anti-inquinamento a cui è stata sottoposta in aprile. Gli abitanti Haining, la città dove si trova la fabbrica, sostengono che il fiume sia stato inquinato e che dai camini dello stabilimento "esca del fumo denso e puzzolente".
Domenica le autorità locali avevano bloccato il traffico, ma questo non ha impedito ad alcuni residenti di entrare nella fabbrica distruggere alcuni macchinari e danneggiare auto dei dipendenti. Almeno 20 manifestanti sono finiti in manette. Un altro uomo di 33 anni è stato arrestato con l'accusa di "diffusione di false informazioni sull'azienda".
All'inizio di settembre, l'amministratore delegato della Zhejiang Jinko Solar Li Xianhua aveva incontrato un comitato di cittadini, ma l'incontro non aveva avuto esiti positivi.
Non è il primo caso di rivolte cittadine contro grandi aziende: ad agosto in 12mila hanno manifestato a Dalian dopo la rottura di una diga in cui sversava dei rifiuti tossici un'azienda chimica.
Peacereporter
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Un'azienda cinese che produce pannelli solari chiuderà i battenti a seguito delle proteste dei residenti. Già da mesi la Zhejiang Jinko Solar Company era nell'occhio del ciclone per non aver passato gli ultimi controlli anti-inquinamento a cui è stata sottoposta in aprile. Gli abitanti Haining, la città dove si trova la fabbrica, sostengono che il fiume sia stato inquinato e che dai camini dello stabilimento "esca del fumo denso e puzzolente".
Domenica le autorità locali avevano bloccato il traffico, ma questo non ha impedito ad alcuni residenti di entrare nella fabbrica distruggere alcuni macchinari e danneggiare auto dei dipendenti. Almeno 20 manifestanti sono finiti in manette. Un altro uomo di 33 anni è stato arrestato con l'accusa di "diffusione di false informazioni sull'azienda".
All'inizio di settembre, l'amministratore delegato della Zhejiang Jinko Solar Li Xianhua aveva incontrato un comitato di cittadini, ma l'incontro non aveva avuto esiti positivi.
Non è il primo caso di rivolte cittadine contro grandi aziende: ad agosto in 12mila hanno manifestato a Dalian dopo la rottura di una diga in cui sversava dei rifiuti tossici un'azienda chimica.
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Sparare ovunque tutto l'anno, un emendamento per la 'caccia libera'
Il senatore Claudio Molinari ha presentato un emendamento alla legge sui parchi per aprire la caccia per tutto l'anno su tutto il territorio nazionale, inclusi i parchi e le aree protetta. Le associazioni ambientaliste denunciano: “Con la scusa del 'controllo della fauna selvatica' permette di sparare nei parchi, nelle città, anche a ridosso delle case. Fermatelo”.
domenica 18 settembre 2011
L'ACCUSA. Hack: «Poche bici, l'Italia è un paese arretrato»
Secondo l'astrofisica Margherita Hack, "il ritardo dell'Italia sull'uso diffuso della bicicletta é un segno di arretratezza, così come lo è il ritardo sulla rimozione delle barriere architettoniche". Lo ha detto oggi a Pordenone alla presentazione in anteprima nazionale del suo nuovo libro 'La mia vita in bicicletta', nell'ambito della rassegna Pordenonelegge.
La scienziata, che ha sempre usato la bicicletta come mezzo di trasporto, ha spiegato di aver scritto questo libro per richiamare l'attenzione sul tema dell'inquinamento del pianeta.
"Se in Italia si promuovesse di più l'utilizzo della due ruote - ha detto - e se questo Paese fosse attrezzato con piste ciclabili, molta più gente potrebbe usare la bicicletta, con benefici effetti per l'ambiente. Un ottimo esempio - ha aggiunto - è rappresentato dall'Olanda".
Tornando sulla questione della salute del pianeta, la scienziata ha sottolineato che occorre potenziare la ricerca sulle fonti rinnovabili e in particolare quella su fonti nuove, come l'energia delle maree. "Non credo però che le rinnovabili saranno in grado di coprire interamente il nostro fabbisogno energetico, dunque dovremo continuare a ricorrere al nucleare - ha detto Hack -. Quindi si dovrà proseguire con la ricerca da un lato per avere centrali nucleari sempre più sicure e dall'altro per sostituire il nucleare a fissione, che produce scorie, con il nucleare a fusione. Questo è lo stesso processo che avviene nel sole - ha concluso -, ma ancora oggi non siamo in grado di realizzarlo a costi economicamente accettabili". (Ansa)
La scienziata, che ha sempre usato la bicicletta come mezzo di trasporto, ha spiegato di aver scritto questo libro per richiamare l'attenzione sul tema dell'inquinamento del pianeta.
"Se in Italia si promuovesse di più l'utilizzo della due ruote - ha detto - e se questo Paese fosse attrezzato con piste ciclabili, molta più gente potrebbe usare la bicicletta, con benefici effetti per l'ambiente. Un ottimo esempio - ha aggiunto - è rappresentato dall'Olanda".
Tornando sulla questione della salute del pianeta, la scienziata ha sottolineato che occorre potenziare la ricerca sulle fonti rinnovabili e in particolare quella su fonti nuove, come l'energia delle maree. "Non credo però che le rinnovabili saranno in grado di coprire interamente il nostro fabbisogno energetico, dunque dovremo continuare a ricorrere al nucleare - ha detto Hack -. Quindi si dovrà proseguire con la ricerca da un lato per avere centrali nucleari sempre più sicure e dall'altro per sostituire il nucleare a fissione, che produce scorie, con il nucleare a fusione. Questo è lo stesso processo che avviene nel sole - ha concluso -, ma ancora oggi non siamo in grado di realizzarlo a costi economicamente accettabili". (Ansa)
Ragazzo arriva da solo a Berlino: «Da cinque anni vivo nei boschi» - Corriere della Sera
MILANO - È arrivato in un centro di accoglienza giovanile di Berlino lo scorso 5 settembre, dopo aver vagato da solo nella foresta per due settimane, ma sostiene di non ricordare quasi nulla di quanto successo né da dove venga in realtà: agli agenti ha solo detto di chiamarsi Ray e di avere 17 anni, gli ultimi cinque dei quali li avrebbe passati nei boschi insieme con il padre (che di nome farebbe Ryan), morto una quindicina di giorni fa e da lui stesso seppellito in una fossa, che ha poi coperto con delle pietre prima di mettersi in cammino verso nord per cercare aiuto.
I veri geni? Li trovi al ‘Costa'
I veri geni? Li trovi al ‘Costa'
L'invenzione "Salèntide" premiata a Roma al concorso "InvFactor". Premio Cnr per la "Creatività femminile" a Mariangela Fanciullo e Morena Ragione
Più che "i geni", "le geni", o "le genie", o chissaché. Non scomodiamo più di tanto il vocabolario della lingua italiana per arrivare al punto: Mariangela Fanciullo e Morena Ragione, studentesse dell'Istituto Tecnico "Costa" di Lecce, hanno trionfato al concorso "InvFactor – Anche tu genio!" che si è svolto lo scorso venedì, a Roma presso lo "Spazio Europa".
I giudici di gara hanno assegnato proprio alle due salentine il prestigioso "Premio speciale alla creatività femminile" per aver inventato (insieme al resto della classe) il "Comune virtuale di Salèntide", una vera e propria città che vivrà sul web e avrà come "cittadini" i tanti salentini che per lavoro e per studio vivono fuori dal Salento, nel resto d'Italia ed in ogni angolo della terra.
Il concorso "InvFacvtor – Anche tu Genio!" è indetto dal Cnr-Irpps in collaborazione con la Rappresentanza in Italia dell'UE ed è un'iniziativa rivolta a "giovani inventori" con lo scopo di convogliare, stimolare e valorizzare le intuizioni e le energie creative dei ragazzi italiani acquisite durante la formazione scolastica. L'iniziativa è estesa alla partecipazione di tutti i ragazzi italiani con meno di 20 anni. Al Cnr quindi non cercano l' X-factor ma l'Inv factor, ossia sono alla ricerca di giovani con il pallino dell'invenzione. La competizione è organizzata nello specifico dall'Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche Sociali del Cnr ed è una gara destinata appunto ai giovani che abbiano voglia di mostrare le loro abilità creative. La finale di InvFactor si è svolta in due fasi, nella prima i giudici del concorso hanno visitato gli stand di tutte e nove le invenzioni finaliste, facendosi illustrare dagli studenti le caratteristiche peculiari e le finalità delle loro "creature". Nella seconda fase gli studenti hanno presentato a turno le invenzioni in sala conferenze al pubblico e a tutti i giornalisti presenti.
Oltre a "Salentide" sono stati premiati gli studenti dell'Istituto Tecnico "Giua" di Cagliari per l'invenzione di Gavin, un robot capace di giocare a morra, gli alunni dell'Istituto Tecnico "Da Vinci" di Rimini per aver realizzato un paio di occhiali da lavoro capaci di fermare i macchinari se non indossati correttamente e gli studenti dell'Istituto Tecnico "Cannizzaro" di Catania per l'invenzione di solventi naturali a base di agrumi.
// Quel luogo chiamato Salentide
"Salentide" vivrà sul web e avrà un sito internet attraverso il quale erogherà servizireali ai cittadini. Tra questi ci sarà la piazza virtuale in cui ad ogni ora del giorno i cittadini potranno comunicare tra loro, pur vivendo a migliaia di chilometri di distanza.
L'altro importante servizio reale sarà l'anagrafe, con i dati ed i "luoghi" (di origine e di lavoro) di tutti i cittadini. E non saranno certo trascurate le attività che le persone svolgono nelle varie destinazioni, con un occhio particolare alle attività commerciali ed imprenditoriali condotte da salentini che vivono all'estero o nelle altre regioni italiane. Come ogni Comune che si rispetti, anche Salentide ha uno stemma, il quale riporta i quattro simboli del territorio adottati da "Repubblica Salentina" con l'aggiunta, al centro, di una icona emblematica costituita da otto frecce che conducono dal centro (il Salento) in otto direzioni diverse, a rappresentare la forza "centrifuga" dell'energia dei salentini.
In termini numerici di popolazione, Salentide potenzialmente potrebbe diventare in pochissimo tempo il comune più popoloso del Salento, basti pensare all'ingente quantità di persone che negli ultimi 60 anni si sono allontanate per lavoro dalla loro terra e a tutti gli studenti che hanno deciso di frequentare una Università diversa da quella del Salento. Basta attendere il tempo necessario a completare le fondamenta della città virtuale. E poi ci vediamo a Salentide.
I giudici di gara hanno assegnato proprio alle due salentine il prestigioso "Premio speciale alla creatività femminile" per aver inventato (insieme al resto della classe) il "Comune virtuale di Salèntide", una vera e propria città che vivrà sul web e avrà come "cittadini" i tanti salentini che per lavoro e per studio vivono fuori dal Salento, nel resto d'Italia ed in ogni angolo della terra.
Il concorso "InvFacvtor – Anche tu Genio!" è indetto dal Cnr-Irpps in collaborazione con la Rappresentanza in Italia dell'UE ed è un'iniziativa rivolta a "giovani inventori" con lo scopo di convogliare, stimolare e valorizzare le intuizioni e le energie creative dei ragazzi italiani acquisite durante la formazione scolastica. L'iniziativa è estesa alla partecipazione di tutti i ragazzi italiani con meno di 20 anni. Al Cnr quindi non cercano l' X-factor ma l'Inv factor, ossia sono alla ricerca di giovani con il pallino dell'invenzione. La competizione è organizzata nello specifico dall'Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche Sociali del Cnr ed è una gara destinata appunto ai giovani che abbiano voglia di mostrare le loro abilità creative. La finale di InvFactor si è svolta in due fasi, nella prima i giudici del concorso hanno visitato gli stand di tutte e nove le invenzioni finaliste, facendosi illustrare dagli studenti le caratteristiche peculiari e le finalità delle loro "creature". Nella seconda fase gli studenti hanno presentato a turno le invenzioni in sala conferenze al pubblico e a tutti i giornalisti presenti.
Oltre a "Salentide" sono stati premiati gli studenti dell'Istituto Tecnico "Giua" di Cagliari per l'invenzione di Gavin, un robot capace di giocare a morra, gli alunni dell'Istituto Tecnico "Da Vinci" di Rimini per aver realizzato un paio di occhiali da lavoro capaci di fermare i macchinari se non indossati correttamente e gli studenti dell'Istituto Tecnico "Cannizzaro" di Catania per l'invenzione di solventi naturali a base di agrumi.
// Quel luogo chiamato Salentide
"Salentide" vivrà sul web e avrà un sito internet attraverso il quale erogherà servizireali ai cittadini. Tra questi ci sarà la piazza virtuale in cui ad ogni ora del giorno i cittadini potranno comunicare tra loro, pur vivendo a migliaia di chilometri di distanza.
L'altro importante servizio reale sarà l'anagrafe, con i dati ed i "luoghi" (di origine e di lavoro) di tutti i cittadini. E non saranno certo trascurate le attività che le persone svolgono nelle varie destinazioni, con un occhio particolare alle attività commerciali ed imprenditoriali condotte da salentini che vivono all'estero o nelle altre regioni italiane. Come ogni Comune che si rispetti, anche Salentide ha uno stemma, il quale riporta i quattro simboli del territorio adottati da "Repubblica Salentina" con l'aggiunta, al centro, di una icona emblematica costituita da otto frecce che conducono dal centro (il Salento) in otto direzioni diverse, a rappresentare la forza "centrifuga" dell'energia dei salentini.
In termini numerici di popolazione, Salentide potenzialmente potrebbe diventare in pochissimo tempo il comune più popoloso del Salento, basti pensare all'ingente quantità di persone che negli ultimi 60 anni si sono allontanate per lavoro dalla loro terra e a tutti gli studenti che hanno deciso di frequentare una Università diversa da quella del Salento. Basta attendere il tempo necessario a completare le fondamenta della città virtuale. E poi ci vediamo a Salentide.
NoiPescantina: Parola in Consiglio ai cittadini Ora si pronuncerà...
NoiPescantina: Parola in Consiglio ai cittadini Ora si pronuncerà...: VILLAFRANCA. Braccio di ferro con il Comune per reintrodurre la norma della partecipazione attiva all'assemblea La maggioranza ha modificat...
www.noipescantina.it
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NoiPescantina: Ca' del Bue: Class action contro gli amministrator...
NoiPescantina: Ca' del Bue: Class action contro gli amministrator...: Class action contro gli amministratori. Comitati sul piede di guerra 2011/09/16. Superare la logica dei ricorsi individuali per approdare...
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Per il 'mini eolico' è previsto un boom nei prossimi dieci anni
Nell'arco di dieci anni il mercato globale del mini eolico crescerà rapidamente. A sostenerlo è un rapporto pubblicato dall'agenzia di business information Global Data secondo cui il settore toccherà i 3,7 GW entro il 2020. La ricerca ha preso in esame esclusivamente le turbine di capacità inferiore ai 100 Kw concludendo che il mercato degli impianti di questa taglia è cresciuto del 27% negli ultimi cinque anni. Global Data prevede dunque che nei prossimi dieci anni il settore crescerà ancora del 29,7%.
Attualmente le mini turbine eoliche vengo utilizzate soprattutto per la ricarica delle batterie, per usi residenziali, irrigazioni e per scopi industriali e commerciali di 'piccola taglia'. Pur essendo meno conveniente dal punto di vista economico, il mini eolico presenta altri vantaggi quali un minore impatto ambientale, la possibilità di portare energia a edifici in luoghi isolati e la possibilità di fornire una potenza adeguata alle esigenze di una piccola impresa senza occupare molta superficie come con il fotovoltaico.
Al momento a dominare il settore sono Stati Uniti, Regno Unito e Canada che coprono insieme il 68% della capacità installata con queste tecnologie. Negli ultimi tempi questo mercato si sta però sviluppando in Cina. Anche in Italia il mercato è in grande evoluzione.
Proprio degli ultimi giorni è la notizia del rilascio del primo certificato nel settore eolico in Italia. Si tratta dell'aerogeneratoreLibellula 55, prodotto dalla società Aria di Prato, che è diventato la prima turbina eolica certificata nel nostro Paese grazie alla certificazione ottenuta da ICIM, ente di certificazione indipendente dell'eolico in Italia.
Libellula è la prima turbina eolica certificata nonché il primo caso italiano, e uno dei pochi a livello internazionale, di certificazione emessa su una macchina finita per la produzione di energia eolica sotto i 200 kw, un segmento per il quale le associazioni di categoria da tempo richiedono uno standard di valutazione dei generatori.
Molte novità tecniche del settore si potranno trovare ad Eolica Expo 2011, la nona edizione del Salone Internazionale per l'Energia dal Vento in programma dal 14 al 16 settembre 2011 alla Fiera di Roma.
A.P.
http://www.ilcambiamento.it/energie_alternative/mini_eolico_boom_2020.html
sabato 17 settembre 2011
kitegen: ci siamo ?
La cosa è di una pericolosità folle per il volo AG, VDS, elicotteri, e chiunque stia sotto i 500 metri AGL, quindi prendete nota e segnatevi sul GPS!
A FAR DATA DAL 22 SETTEMBRE 2011 INIZIERANNO LE PROVE TECNICHE DI VOLO DEL KITEGEN SISTEMA DI PRODUZIONE DI ENERGIA EOLICA DI ALTA QUOTA QUESTA ATTIVITA’ (autorizzata con NOTAM 1W3180/2011)
SI SVOLGERA’ NELL’AREA SOVRASTANTE LA DISCARICA DI CASCINA DEL MAGO NEL COMUNE DI SOMMARIVA PERNO COORDINATE 44°45’33”N 007°50’54”E CON POSIZIONAMENTIO IN QUOTA (DA 0 A 500 MT AGL E CON DIAMETRO OPERATIVO DI 1.000 MT) DI UN PROFILO ALARE (AQUILONE) FRENATO A TERRA A MEZZO CAVI.
VI INVITIAMO A SEGNALARE L’OSTACOLO ALLA NAVIGAZIONE A TUTTI GLI INTERESSATI E A DARNE ADEGUATA DIFFUSIONE.
NOTAM 1W3180/2011 LIXX 1W3180/2011 12/09/2011 ( IN FORCE )
RACR A)LIMM FIR-CUNEO NNE COO B)22 SEP 2011 00:00 C)20 DEC 2011 23:59 EST E)TEMPORARY RESERVED AREA ACTIVE WI 479M RADIUS OF 444533N 0075054E / SOMMARIVA PERNO-NNE CUNEO/ DUE TO RISING OF AEOLIC ELECTRIC POWER GENERATION KITE - ELEV AGL 479M/1572FT - ELEV AMSL 853M/2799FT F)SFC G)2799FT AMSL Q)LIMM/QRACA/IV/NBO/W /000/028/4445N00750E001
Non commento oltre. Grazie a Gianluca Nigro per la segnalazione.
Riferimenti:
KITE GEN RESEARCH SRL
Per info www.kitegen.com 011 9415745 348 0194810
A FAR DATA DAL 22 SETTEMBRE 2011 INIZIERANNO LE PROVE TECNICHE DI VOLO DEL KITEGEN SISTEMA DI PRODUZIONE DI ENERGIA EOLICA DI ALTA QUOTA QUESTA ATTIVITA’ (autorizzata con NOTAM 1W3180/2011)
SI SVOLGERA’ NELL’AREA SOVRASTANTE LA DISCARICA DI CASCINA DEL MAGO NEL COMUNE DI SOMMARIVA PERNO COORDINATE 44°45’33”N 007°50’54”E CON POSIZIONAMENTIO IN QUOTA (DA 0 A 500 MT AGL E CON DIAMETRO OPERATIVO DI 1.000 MT) DI UN PROFILO ALARE (AQUILONE) FRENATO A TERRA A MEZZO CAVI.
VI INVITIAMO A SEGNALARE L’OSTACOLO ALLA NAVIGAZIONE A TUTTI GLI INTERESSATI E A DARNE ADEGUATA DIFFUSIONE.
NOTAM 1W3180/2011 LIXX 1W3180/2011 12/09/2011 ( IN FORCE )
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Non commento oltre. Grazie a Gianluca Nigro per la segnalazione.
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venerdì 16 settembre 2011
Diventare contadini 2.0
MILANO - Un social network dalle finalità educative. O un modo per diventare dei contadini 2.0. Si chiama Grow the planet ed è il sito creato da una start up italiana che si è distinta al TechCrunch Disrupt di San Francisco. Due le finalità principali del sito che è tuttavia ancora alla versione beta: da un lato imparare a coltivare e riuscire a poter seguire il proprio orto e la crescita delle proprie piante sul pc, dall'altra quella di creare un network di utenti identificato su una mappa in modo che chi vuole possa eventualmente effettuare acquisti di prodotti ortofrutticoli a non più di una trentina di km di distanza.
GEOLOCALIZZAZIONE - Attraverso una funzione di geolocalizzazione è poi possibile cercare amici, clienti, scambiare,vendere e acquistare i prodotti della terra su filiere quasi a km zero, seguendo i criteri dell'economia sostenibile. Ma anche se nel nostroPaese non dovesse prendere piede un social network di coltivatori, per tutti i problemi fiscali e no legati alla vendita diretta, la visione del sito può aiutare a diventare contadini più consapevoli e a stabilire relazioni con chi fa il nostro stesso lavoro o ha il nostro stesso hobby.
NoiPescantina: Zerman: «Ca' del Bue inutile, mancano i rifiuti d...
NoiPescantina: Zerman: «Ca' del Bue inutile, mancano i rifiuti d...: SAN GIOVANNI LUPATOTO. Amareggiato il sindaco per la decisione di Venezia di non sospendere il raddoppio dei forni. Zerman: «Abbiamo propost...
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NoiPescantina: " NoiPescantina Proposta " - Ca' Filissine: valut...
NoiPescantina: " NoiPescantina Proposta " - Ca' Filissine: valut...: Ricavare acqua dal percolato, effettuando la decontaminazione di quello attualmente presente in discarica ed eliminando in questo modo gli a...
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Reggio Emilia, il Pd dice no ai tagli alla casta. Cinque stelle: “Sarà boicottaggio fiscale”
Respinta mozione per ridurre gli assessori, i consiglieri d'amministrazione delle partecipate e il gettone di presenza. Decisiva l'astensione del partito di Bersani
Boicottaggio fiscale. E’ questa la proposta “choc” targata Movimento 5 stelle a Reggio Emilia, conseguentemente alla decisione del consiglio comunale di bocciare, con voto contrario dei consiglieri del Partito democratico (escluso Ernesto D’Andrea), un ordine del giorno del consigliereMatteo Riva, indipendente Idv, in rotta piena orama con il suo ex partito (Riva che è anche consigliere regionale ha recentemente denunciato i costi di trasferta della collega Liana Barbati ndr) che chiedeva di attuare una serie di tagli ai costi della politica locale, come ridurre il numero degli assessori, ridurre i consigli d’amministrazione delle partecipate del Comune e tagliare il gettone di presenza. A favore hanno votato Movimento 5 stelle, D’Andrea (Pd) e tutto il centrodestra. Contro il Pd, astenuta Sel. Bocciata anche un’altra proposta del Movimento 5 Stelle che proponeva di tagliare i dirigenti comunali di nomina politica. Una «protesta fiscale intelligente» la definisco, «contro la casta del Pd».
«Tagliare – si domandano retoricamente – la pletora di 10 assessori? No. Tagliare i gettoni e le seggiole delle partecipate? No. Tagliare i costi della casta? No. Questo il voto del Pd, ad esclusione del consigliere D’Andrea, che è andato in scena lunedì 12 settembre in Sala del Tricolore. Preceduto da nuove tasse. Nuova tassa sui passi carrai? Sì. Parcheggi all’ospedale tutti a pagamento? Sì. Aumento Irpef? Forse».
Da qui la protesta: «Quando dovete pagare – è l’indicazione – uno dei nuovi tributi, prima mandate una mail ai consiglieri del Pd che hanno votato contro chiedendogli se intendono pagare al vostro posto». La proposta del consigliere Riva «era un modo chiaro – proseguono – per far capire ai cittadini che i sacrifici cui sono chiamati tutti i contribuenti vengono fatti anche da parte di tutti i politici, inclusi quelli locali. Una scelta di questo tipo avrebbe anche rafforzato la posizione del Comune nei confronti delle proteste sulla manovra del Governo Berlusconi».
Vediamo come funziona la protesta fiscale: «Quando un cittadino – dicono – sarà costretto a pagare la tassa sui passi carrai, per la sosta all’ospedale, l’aumento dell’addizionale Irpef, dovrà far presente il suo disappunto in maniera palese e civile ed invitare chi ha votato no ai tagli ai costi della politica locale. Scrivendo ai consiglieri comunali del Partito Democratico: Cari consiglieri. Sono un/una contribuente reggiano/reggiana. Dal momento che avete votato no al taglio di assessori ed altri costi della politica locale, vi chiedo gentilmente di pagare voi per mio conto la seguente imposta locale: (inserire il nome della tassa o imposta locale). In attesa di un gentile riscontro da parte vostra, porgo Distinti Saluti».
Il Movimento fornisce dunque anche la pagina web a cui collegarsi per trovare l’elenco delle mail dei consiglieri comunali. «E’ ora che i cittadini onesti – conclude il Movimento Reggio 5 stelle – vessati da una classe politica in continua contraddizione con se stessa da Roma a Bologna a Reggio, si facciano sentire. In maniera pacifica e democratica ma decisa e senza paura. Chiedere è lecito, rispondere è cortesia. Questo non è populismo, è trasparenza, è democrazia diretta». Intanto in città infuria la polemica dopo il voto del consiglio comunale.
La Confesercenti ha preso carta e penna e con il suo presidente Ermes Annigoni ha definito “vergognoso il voto del Pd in questo delicato momento dove si chiedono sacrifici agli italiani. In questo modo si da l’idea che i privilegi siano trasversali. Magari non si potevano approvare tutte le proposte avanzate, ma diverse sì per dare un segnale”. Il Partito Democratico però fa scudo sul suo voto. “Giusto votare contro altrimenti si alimenta l’antipolitica” dichiara il segretario provinciale del PdRoberto Ferrari. “Non siamo una casta, noi consiglieri comunali a seduta guadagnamo solo 70 euro lordi” dice la consigliera comunale del partito di Bersani Valeria Montanari sostenuta da altri colleghi come il giovane Andrea Capelli. Fuori dal coro invece il consigliere Ernesto d’Andrea l’unico a votare a favore della proposta Riva che avrebbe lasciato nelle casse del Comune per il 2012 mezzo milione di euro. “In questo momento è necessario dare l’esempio. Il sindaco Delrio dice che non ci sono soldi per chiudere le buche nelle strade. Io per chiudere le buche se fossi un sindaco mi riduco e dimezzo lo stipendio..”.
Felicia Buonomo
Matteo Incerti
«Tagliare – si domandano retoricamente – la pletora di 10 assessori? No. Tagliare i gettoni e le seggiole delle partecipate? No. Tagliare i costi della casta? No. Questo il voto del Pd, ad esclusione del consigliere D’Andrea, che è andato in scena lunedì 12 settembre in Sala del Tricolore. Preceduto da nuove tasse. Nuova tassa sui passi carrai? Sì. Parcheggi all’ospedale tutti a pagamento? Sì. Aumento Irpef? Forse».
Da qui la protesta: «Quando dovete pagare – è l’indicazione – uno dei nuovi tributi, prima mandate una mail ai consiglieri del Pd che hanno votato contro chiedendogli se intendono pagare al vostro posto». La proposta del consigliere Riva «era un modo chiaro – proseguono – per far capire ai cittadini che i sacrifici cui sono chiamati tutti i contribuenti vengono fatti anche da parte di tutti i politici, inclusi quelli locali. Una scelta di questo tipo avrebbe anche rafforzato la posizione del Comune nei confronti delle proteste sulla manovra del Governo Berlusconi».
Vediamo come funziona la protesta fiscale: «Quando un cittadino – dicono – sarà costretto a pagare la tassa sui passi carrai, per la sosta all’ospedale, l’aumento dell’addizionale Irpef, dovrà far presente il suo disappunto in maniera palese e civile ed invitare chi ha votato no ai tagli ai costi della politica locale. Scrivendo ai consiglieri comunali del Partito Democratico: Cari consiglieri. Sono un/una contribuente reggiano/reggiana. Dal momento che avete votato no al taglio di assessori ed altri costi della politica locale, vi chiedo gentilmente di pagare voi per mio conto la seguente imposta locale: (inserire il nome della tassa o imposta locale). In attesa di un gentile riscontro da parte vostra, porgo Distinti Saluti».
Il Movimento fornisce dunque anche la pagina web a cui collegarsi per trovare l’elenco delle mail dei consiglieri comunali. «E’ ora che i cittadini onesti – conclude il Movimento Reggio 5 stelle – vessati da una classe politica in continua contraddizione con se stessa da Roma a Bologna a Reggio, si facciano sentire. In maniera pacifica e democratica ma decisa e senza paura. Chiedere è lecito, rispondere è cortesia. Questo non è populismo, è trasparenza, è democrazia diretta». Intanto in città infuria la polemica dopo il voto del consiglio comunale.
La Confesercenti ha preso carta e penna e con il suo presidente Ermes Annigoni ha definito “vergognoso il voto del Pd in questo delicato momento dove si chiedono sacrifici agli italiani. In questo modo si da l’idea che i privilegi siano trasversali. Magari non si potevano approvare tutte le proposte avanzate, ma diverse sì per dare un segnale”. Il Partito Democratico però fa scudo sul suo voto. “Giusto votare contro altrimenti si alimenta l’antipolitica” dichiara il segretario provinciale del PdRoberto Ferrari. “Non siamo una casta, noi consiglieri comunali a seduta guadagnamo solo 70 euro lordi” dice la consigliera comunale del partito di Bersani Valeria Montanari sostenuta da altri colleghi come il giovane Andrea Capelli. Fuori dal coro invece il consigliere Ernesto d’Andrea l’unico a votare a favore della proposta Riva che avrebbe lasciato nelle casse del Comune per il 2012 mezzo milione di euro. “In questo momento è necessario dare l’esempio. Il sindaco Delrio dice che non ci sono soldi per chiudere le buche nelle strade. Io per chiudere le buche se fossi un sindaco mi riduco e dimezzo lo stipendio..”.
Felicia Buonomo
Matteo Incerti
E-Cat: ecco le foto e il video del reattore da 1 MW
E-Cat, esiste davvero - Stanno facendo il giro del mondo le prime foto ufficiali, e il video, dell'E-Cat da 1 MW realizzato a Bologna da Andrea Rossi. Il marchingegno dell'ingegnere italiano che sarebbe in grado di realizzare la fusione nucleare fredda, quindi, ha adesso un "volto".
L'impianto, contenuto in un normalissimo container azzurro, è pronto per essere spedito in America, dove dovrebbe essere commercializzato dalla Ampenergo.
L'azienda americana, infatti, è rimasta l'unica a mantenere l'accordo con Rossi dopo il suo misterioso divorzio con i greci di Defkalion, che avrebbero dovuto costruire e vendere gli impianti più piccoli di taglia intorno ai 15 KW e destinati alle "utenze residenziali".
Come è fatto - Guardare in foto, e soprattutto in video, l'E-Cat da un MegaWatt lascia un po' interdetti: sembra fatto in casa. Nel video si vedono una comunissima pompa dell'acqua, rubinetti, flessibili e raccordi normalmente acquistabili in qualunque ferramenta.
A farla molto semplice, l'impianto da 1 MW mantiene le sue promesse: non è altro che tanti piccoli E-Cat collegati tra loro, le cui potenze si sommano.
Scoop svedese - A pubblicare foto e video dell'Energy Catalyzer di Andrea Rossi è stato il quotidiano scientifico online svedese Nyteknik. Non è affatto un caso: a metà luglio, infatti, la Skeptic Association svedese aveva dato una gran mazzata alla credibilità scientifica di Rossi e del suo E-Cat affermando candidamente che nella valutazione dell'E-Cat c'era stata "troppa leggerezza".
Guarda le foto e il video dell'E-Cat da 1 MW
Peppe Croce
http://ambiente.essenzialeonline.it/nucleare/E-Cat-ecco-le-foto-e-il-video-del-reattore-da-1-MW_18647.html
Messina, Ponte sullo Stretto: al via il procedimento per gli espropri
Messina, Ponte sullo Stretto: al via il procedimento per gli espropri
Gli abitanti delle sponde dello Stretto di Messina spiazzati dalla notifica che avvia il procedimento per gli espropri a 586 cittadini di Villa San Giovanni oltre che a un centinaio di proprietari di suoli e fabbricati a Campo Calabro.
di Lucia Russo - 12 Settembre 2011
In attesa sulle sponde dello Stretto la notifica di confische per 586 cittadini di Villa San Giovanni
Ci sono i piani particellari con l’indicazione di tutte le zone interessate sia dagli espropri sia dalle occupazioni d'urgenza e l’elenco delle ditte. Nonostante da qualche tempo fosse stato già firmato un accordo sul piano degli stessi, quando lo scorso 29 giugno la Commissione europea declassò il Corridoio 1 Berlino-Palermo, dirottandolo dal naturale percorso attraverso Calabria e Sicilia per raggiungere, invece, Malta dall'Adriatico, era nata in taluni la speranza che, venendo meno il finanziamento Ue, il ponte potesse restare sulla carta.
Sulle sponde dello Stretto si pensava che di espropri non si sarebbe parlato prima di un deprecato esito positivo dei fondi destinati dal Cipe, la cui pronuncia era attesa entro la fine di questo mese. Almeno così si era detto a inizio 2011, quando la Società Ponte di Messina dichiarò di aver ricevuto il 20 dicembre 2010 dalla Eurolink il progetto definitivo del ponte fra la Sicilia e la Calabria, con le opere connesse comprensive di 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari.
Uno dei dati assunti come certi nelle vicende del Ponte sullo Stretto di Messina è l’affidamento all'archistar Daniel Libeskinddel progetto sulle principali opere connesse alla struttura. Si tratta dell'area del centro direzionale presso la località Piale (Villa San Giovanni), la fascia dal blocco di ancoraggio alla torre del ponte (Cannitello), il lungo mare di Villa San Giovanni; tutte sul versante calabrese. La notizia è stata resa ufficialmente nota a i primi di gennaio 2011. Non si conoscono ancora i disegni.
L’architetto Daniel Libeskind è autore di un maestoso progetto messo a punto nel 2004 per la ricostruzione di Ground Zero
Tornando alla faccenda degli espropri, l'amministratore delegato dello Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha dichiarato che al fine di mettere a disposizione degli espropriandi su entrambe le coste un percorso chiaro, trasparente, agevolato e vigilato, “con anticipo, rispetto all'approvazione da parte del Cipe del progetto definitivo e la conseguente dichiarazione di pubblica utilità (necessaria per dare l'avvio agli espropri) abbiamo individuato un percorso che privilegia la mediazione ed il confronto fra le parti per raggiungereaccordi consensuali con ciascuno espropriato. Il tutto dovrà essere finalizzato ad una tempestiva individuazione del giusto indennizzo in tempi congrui per trovare altre soluzioni abitative o produttive”.
Gli interessati – informa la Società Stretto di Messina - potranno prendere visione degli elaborati espropriativi, pubblicati anche sulsito della Eurolink. Saranno a disposizione del pubblico per 60 giorni.
Pubblicato anche l’avviso relativo all’aggiornamento dello Studio di Impatto Ambientale, lo Studio di Incidenza sui Siti di Interesse Comunitario (SIC) e sulle Zone di Protezione Speciale (ZPS), messi a disposizione del pubblico per trenta giorni presso la Regione Calabria (Dipartimento Politiche dell’Ambiente Ufficio VIA) e presso la Regione Siciliana (Dipartimento Regionale dell’Ambiente, Servizio VAS/VIA).
Sulle sponde dello Stretto si pensava che di espropri non si sarebbe parlato prima di un deprecato esito positivo dei fondi destinati dal Cipe
Ma gli abitanti delle due sponde non sono gli unici cui lo Stretto di Messina riserva novità. Dal 5 settembre è entrato in vigore l'Ecopass, il 'ticket' per il suo attraversamento, a seguito del protocollo d'intesa firmato lo scorso 29 agosto dal Sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, e quello di Villa S. Giovanni, Rocco La Valle. Queste le tariffe: 3 euro per gli autocarri, 1 euro per le autovetture, 30 euro per i mezzi superiori alle 3,5 tonnellate che passeranno dai porti del centro, quello storico e la rada San Francesco. Cifre che si sommano al costo del biglietto normalmente rilasciato dalle diverse compagnie. L’obbligo del pagamento per i viaggiatori deriva da un’ordinanza del Sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, a conclusione di un iter che ha coinvolto anche Tar e consiglio di Stato.
Del preventivato incasso annuale dell'amministrazione messinese, atteso per circa 6 milioni di euro, al Comune di Villa dovrebbe essere destinata una quota pari al 35%. L’accordo, valevole fino al 31 dicembre 2011 per la parte operativa e al 15 gennaio 2012 per quella amministrativa, vuole – secondo le dichiarazioni rese dai due sindaci - “garantire, forse per la prima volta, risposte reali e tangibili a due comunità che per lungo tempo hanno sofferto i disagi ed i costi, non solo economici, del traffico da attraversamento”. A originarlo, ci sarebbe la volontà politica dei due Comuni di avviare un percorso unitario sulle politiche dellamobilità che interessano l’area dello Stretto.
http://www.ilcambiamento.it/territorio/ponte_stretto_messina_espropri.html
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