Passa ai contenuti principali

Post in evidenza

Il collasso dell’AMOC diventa un rischio reale

  Il collasso dell’AMOC diventa un rischio reale Quando un governo considera una corrente oceanica un problema di sicurezza nazionale, significa che qualcosa è cambiato davvero. L’Islanda ha ufficialmente classificato il possibile collasso dell’AMOC — la grande circolazione che porta calore dall’Atlantico ai mari del Nord — come minaccia esistenziale. Una decisione rara. E un segnale forte per l’Europa. Perché l’AMOC è così importante L’AMOC funziona come un gigantesco nastro trasportatore: acqua calda dai tropici sale verso nord, si raffredda, affonda e torna indietro in profondità. È questo flusso a rendere gli inverni europei sorprendentemente miti per la latitudine. Il problema è la velocità del cambiamento. L’acqua dolce proveniente dallo scioglimento della Groenlandia sta “diluendo” l’Atlantico del Nord, disturbando il meccanismo che permette all’acqua salata di affondare. Se l’affondamento rallenta, l’intero circuito si indebolisce. Se si ferma, collassa. Gli scienzia...

COMBUSTIBILE SOLARE


Il chimico James Barber è il padre naturale della fotosintesi artificiale.
La rivista New scients l'ha inserita tra le 50 innovazioni che potrebbero cambiare il mondo. La foglia artificiale potrebbe consentire, in un futuro non lontano, la svolta decisiva per le fonti di energia non inquinanti. La luce solare che cade in un ora sulla terra se opportunamente sfruttata, potrebbe soddisfare il fabbisogno energetico di tutto il pianeta per un anno intero; Utilizzando al meglio tutta l'energia sfruttando il processo piu' antico del mondo: LA FOTOSINTESI.

Lo studio delle diverse fotosintesi e, soprattutto di quelle piante elementari come l' ARAPIDOPIS, ha già portato risultati molto importanti, il principale dei quali è stata l'identificazione, propio da parte del gruppo di studio, delle molecole chiave per tutto il processo.

....."  t e c n i c a  
Il successo della fotosintesi come sistema per generare e immagazzinare energia nasce dal fatto che le materie prime necessarie per la sintesi delle biomasse sono disponibili in quantità praticamente illimitate: si tratta della luce del sole, dell’acqua e dell’anidride carbonica. Al cuore del processo di fotosintesi è la separazione dell’acqua in ossigeno e “idrogeno”; l’ossigeno è rilasciato nell’atmosfera, dove diventa disponibile per la nostra respirazione e per bruciare i combustibili che fanno funzionare i nostri apparecchi tecnologici. L’ "idrogeno” normalmente non è rilasciato nell’atmosfera ma si combina con l’anidride carbonica a dare zuccheri e altre molecole organiche di vario tipo. Quando bruciamo combustibili (gas, carbone, petrolio, biomasse e biocarburanti) per rilasciare energia, quel che succede è che stiamo combinando l’”idrogeno” immagazzinato in queste molecole organiche con l’ossigeno atmosferico, completando un ciclo che iniziò milioni di anni fa proprio grazie alla luce solare. Allo stesso modo l’energia è rilasciata dalle molecole organiche che costituiscono il nostro cibo nel momento in cui sono metabolizzate dal corpo mediante la respirazione. Nel mondo biologico,  pertanto, la fotosintesi porta alla divisione dell’acqua in ossigeno e “idrogeno”, mentre la respirazione agisce al contrario, combinando ossigeno e idrogeno in un modo molto efficiente e molto preciso che porta alla creazione di energia metabolica. Dal punto di vista energetico, di conseguenza, la sintesi delle molecole organiche rappresenta una tecnica di immagazzinamento di idrogeno – e quindi di luce solare sotto forma di legami chimici.
....."