Quando da questo Blog, abbiamo parlato di un sistema cinetico stradale, abbiamo pensato in parte anche ad un sistema che potesse sfruttare le turbolenze , prodotte dal passaggio di automobili e camion sulle strade ed autostrade. L’idea, che voglio presentare è molto interessante e semplice per certi aspetti e sfrutta il concetto di turbolenza stradale, opportunamente integrata a sistemi fotovoltaici ( barriere assorbenti ) .
Allo stato attuale, l’azienda che ha prototipato questo ingegnoso sistema, si chiama tonchev. Al loro sito di riferimento, ci sono elencati una serie di “ mirabolanti “ quanto incredibili progetti e prototipi animati in 3 D. I quali sfruttano, oltre che le turbolenze, stradali, anche i vortici prodotti dall’acqua, nonchè presenta prototipi integrati di sistemi fotovoltaici e a vento .
Facendo pressione , o magari semplicemente parlandone, non sarebbe poi cosi male pensare a qualche lungimiranza industriale o politica, che prenda in seria considerazione un sistema siffatto di produzione della corrente elettrica.
La strada cinetica, stà proprio in questo: produrre energia elettrica, dal movimento ( passaggio in questo caso ) delle auto mobili , produrre cioè energia da qualcosa che c’è gia’. Il traffico stradale.
Andrea Belvedere
Allo stato attuale, l’azienda che ha prototipato questo ingegnoso sistema, si chiama tonchev. Al loro sito di riferimento, ci sono elencati una serie di “ mirabolanti “ quanto incredibili progetti e prototipi animati in 3 D. I quali sfruttano, oltre che le turbolenze, stradali, anche i vortici prodotti dall’acqua, nonchè presenta prototipi integrati di sistemi fotovoltaici e a vento .
Facendo pressione , o magari semplicemente parlandone, non sarebbe poi cosi male pensare a qualche lungimiranza industriale o politica, che prenda in seria considerazione un sistema siffatto di produzione della corrente elettrica.
La strada cinetica, stà proprio in questo: produrre energia elettrica, dal movimento ( passaggio in questo caso ) delle auto mobili , produrre cioè energia da qualcosa che c’è gia’. Il traffico stradale.
Andrea Belvedere