Per capire come funziona il cervello nell'era digitale sono andati in vacanza: cinque neuroscienziati americani si sono imbarcati in una canoa lungo il fiume San Juan dello Utah, a 300 chilometri dal primo centro abitato, per verificare se è proprio vero che la disintossicazione totale da telefonini, computer, videogiochi, tv e radio serve veramente a chiarire le idee, a ragionare in modo più efficiente e, in ultima analisi, a utilizzare al massimo le proprie capacità cognitive.
Sono partiti in disaccordo, due già convinti dei danni causati dall'assuefazione digitale e tre scettici. David Strayer, professore di Psicologia alla University of Utah e Paul Atchley della University of Kansas, autore di uno studio sull'uso ossessivo del telefonino tra i teenager, hanno iniziato la vacanza già certi che l'uso eccessivo di strumenti elettronici riduce le capacità meditative e causa ansia. Dall'altra parte della barricata lo specialista di imaging del cervello Todd Braver della Washington University di Saint Louis, il professore di Scienze neurologiche della Johns Hopkins Steven Yantis e il professor Art Kramer dell'University of Illinois sono saliti sulla canoa con forti dubbi su questa conclusione a priori: è possibile, dicono, che il cervello sia in grado di adattarsi all'aumento degli stimoli e con il tempo trasformi l'uomo in un abile multitasker, un individuo capace di svolgere parecchi compiti simultaneamente, in modo efficiente e senza un calo di attenzione.
Remando lungo il fiume incassato nei canyon del deserto dello Utah, con aquile e falchi in volo nel cielo, qualche capra lungo le rive, avvolti nell'assoluto silenzio, i cinque scienziati hanno messo sul tavolo le loro idee, si sono lanciati in lunghe disquisizioni, hanno cercato di conciliare le loro posizioni sull'argomento e progettato nuovi studi scientifici per trovare una risposta. Grazie all'avvento di nuove tecnologie negli anni 80, gli effetti del bombardamento digitale sulle capacità cognitive e di concentrazione possono essere misurati: il flusso di sangue e di attività elettrica nel cervello aumenta o diminuisce quando un individuo sposta l'attenzione da un'attività all'altra.