LE PRINCIPALI AUTORIZZAZIONI RICHIESTE PER UN IMPIANTO MINIHYDRO
Lo sviluppo del minihydro in Italia si colloca in un quadro normativo piuttosto complesso. Le procedure, che possono differire nei dettagli a seconda dei diversi regolamenti adottati a livello regionale e provinciale, riguardano la richiesta di concessione dell’acqua, la compatibilità ambientale delle opere e l’ottenimento di tutte le varie autorizzazioni dovute in caso di realizzazione di un’attività produttiva, oltre che all’allacciamento alla rete.
Il settore mini-idroelettrico gode oggi di una tecnologia molto avanzata e in continuo miglioramento, grazie alla quale è possibile la realizzazione di impianti di grande efficienza energetica ed elevata compatibilità ambientale.
Il potenziamento di questo settore potrà contribuire realmente al raggiungimento degli obiettivi energetici per le fonti rinnovabili?
E' veramente possibile sfruttare il potenziale residuo stimato per il territorio italiano?
Quali sono i problemi che ostacolano la realizzazione di nuovi impianti e come risolverli?
Per rispondere a questi quesiti abbiamo realizzato un'indagine conoscitiva, estesa a tutto il territorio nazionale, per definire il quadro delle barriere non-tecnologiche che sembrano limitare la possibilità di sviluppo del mini-idroelettrico. In sintesi l'indagine tocca i seguenti aspetti:
- normativa nazionale implicata nel processo di autorizzazione alla realizzazione degli impianti mini-idro e decentramento amministrativo
- grado di implementazione regionale della normativa di tutela delle acque, in particolare per quanto riguarda la determinazione dei valori di deflusso minimo vitale e dei regolamenti per l'uso dell'acqua
- il punto di vista degli uffici deputati all'esercizio delle funzioni amministrative in materia di derivazioni di acqua pubblica
- il punto di vista degli operatori del settore mini-idroelettrico (proponenti).
A questo scopo abbiamo chiesto sia agli enti pubblici che agli operatori del settore mini-idroelettrico di rispondere brevemente ad alcune domande inerenti in particolare agli aspetti procedurali (concessione alla derivazione, autorizzazioni, valutazioni ambientali) e alle motivazioni che ne mettono a rischio l'esito.
Le domande sono raccolte nei due questionari scaricabili, dedicati uno alle Pubbliche Amministrazioni e l'altro ai Produttori.
I risultati dell'indagine sono analizzati al fine di evidenziare i punti di forza e di debolezza delle normative locali, di dare risalto alle esigenze di miglioramento sollecitate e di individuare strategie e soluzioni condivise finalizzate al miglioramento della fase autorizzativa, anche ricorrendo a strumenti tecnici messi a punto nel progetto.
I risultati saranno pubblicati nel rapporto di fine attività, che sarà scaricabile da archivio documenti RdS.
Se volete collaborare all'iniziativa, comunicandoci le vostre opinioni, rispondete alle domande del questionario operatori o del questionario enti e inviatene copia ai contatti sottoriportati.
Grazie per la collaborazione!
Daniela.Postiglione@erse-web.it
Elisabetta.Garofalo@erse-web.it
Ref. http://minihydro.erse-web.it/
When is hydropower micro?
The definition of micro hydropower varies in different countries and can even include systems with a capacity of a few megawatts. One of the many definitions for micro hydropower is: hydro systems up till a rated capacity of approximately 300 kW capacity. The limit is set to 300 kW because this is about the maximum size for most stand alone hydro systems not connected to the grid, and suitable for "run-of-the-river" installations.