Passa ai contenuti principali

Post in evidenza

Il collasso dell’AMOC diventa un rischio reale

  Il collasso dell’AMOC diventa un rischio reale Quando un governo considera una corrente oceanica un problema di sicurezza nazionale, significa che qualcosa è cambiato davvero. L’Islanda ha ufficialmente classificato il possibile collasso dell’AMOC — la grande circolazione che porta calore dall’Atlantico ai mari del Nord — come minaccia esistenziale. Una decisione rara. E un segnale forte per l’Europa. Perché l’AMOC è così importante L’AMOC funziona come un gigantesco nastro trasportatore: acqua calda dai tropici sale verso nord, si raffredda, affonda e torna indietro in profondità. È questo flusso a rendere gli inverni europei sorprendentemente miti per la latitudine. Il problema è la velocità del cambiamento. L’acqua dolce proveniente dallo scioglimento della Groenlandia sta “diluendo” l’Atlantico del Nord, disturbando il meccanismo che permette all’acqua salata di affondare. Se l’affondamento rallenta, l’intero circuito si indebolisce. Se si ferma, collassa. Gli scienzia...

Nokia: materiali piezoelettrici per ricaricare il cellulare con energia cinetica

Il tema delle energie rinnovabili è da qualche tempo al centro delle ricerche dei colossi internazionali della telefonia, impegnati a trovare soluzioni intelligenti per alimentare i propri cellulari, in modo da aumentare l'autonomia, ma anche la loro aura "green", aspetto che ultimamente va molto di moda. Accanto alle soluzioni basate sull'energia solare, proposte tra i big da Samsung, altri produttori sono alla ricerca di strade differenti.

Per Nokia il futuro potrebbe essere nell'energia cinetica e nei movimenti tipici dell'uso quotidiano del cellulare. In particolare la chiave della questione sarebbe lo sfruttamento dell'energia cinetica tramite materiali piezoelettrici, particolari cristalli in grado, semplificando al massimo, di generare elettricità in seguito a deformazione.

Come si legge nel brevetto, inserendo elementi piezoelettrici sui tre assi nel vano batteria è possibile sfruttare l'energia di rotazioni o scuotimenti (ad esempio quelli tipici di un telefono tenuto in tasca durante una camminata) per fornire energia all'accumulatore stesso. Sarebbe la batteria stessa, muovendosi all'interno del vano, o comunque esercitando pressioni sugli elementi piezoelettrici che la tengono in sede, a autogenerare l'energia necessaria per una parziale ricarica.

Al momento stiamo parlando solo di un brevetto e non sono state annunciate applicazioni pratiche, è però interessante immaginare i possibili scenari che le nuove tecnologie legate alle energie rinnovabili potranno aprire nel futuro prossimo.

http://www.hwupgrade.it/news/telefonia/nokia-materiali-piezoelettrici-per-ricaricare-il-cellulare-con-energia-cinetica_31848.html