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sabato 27 febbraio 2010

L'INVERNO TORNERA' A MARZO...E POTREBBE ESSERE DURO...

Ecco come può cambiare l'intera evoluzione barica di una zona climatologicamente complessa come l'Italia grazie allo spostamento di non più di 200-300 Km del minimo barico verso nord. In questa immagine vengono messe a confronto le due linee di tendenza esposte dai modelli serali di Reading e GFS. La B blu indica la posizione del minimo barico mediterraneo previsto da GFS, mentre la B rossa quello previsto a ECMWF. Le linee rosse e blu invece indicano le relative linee di confluenza fra masse d'aria diversa conseguenza del posizionamento dei suddetti minimi. Come potete notare abbiamo indicato anche le principali figure bariche in gioco, che appaiono nei due modelli essere poste più o meno nelle stesse posizioni indicate in questa figura. Dunque l'unica variabile appare essere proprio la posizione del minimo. Evidente che la visione di GFS vede la linea di confluenza formarsi a sud delle Alpi, sulla Pianura Padana, dove naturalmente si creerebbero le condizioni per nevicate anche in pianura, mentre per ECMWF tutto è spostato più a nord oltre le Alpi, con l'aggravante che il nucelo gelido andrebbe a retrogredire fin sulla Francia dando origine alla solita risposta libecciale sull' Italia che chiuderebbe di fatto i giochi nevosi per l'intera pensiola.

Analisi meteoscienze.